NUOVO TESTAMENTO
L. Hempel
1. Definizione. - I Cristiani hanno chiamato Nuovo Testamento la seconda parte della Bibbia (v.), contrapposta quale testimonianza del "nuovo patto nel sangue di Cristo" (I [...] 2:34; Samaritana 4:9; guarigione del servo del centurione 0:6; del paralitico 19:33; dell'emorroissa 4:30; del cieco 7:50; resurrezione del figlio della vedova di Naim 0:10; della figlia di Giairo 1:4; di Lazzaro 53:36; discorso della montagna 3:i ...
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Nel Nuovo Testamento, sorella di Marta e di Lazzaro; è raffigurata mentre contempla Gesù, in ascolto della sua parola, o mentre, riconoscente per l'ottenuta resurrezione del fratello, unge il capo e i [...] piedi del Maestro. V. anche Maria Maddalena, santa ...
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Deista inglese (Northampton 1669 - Londra 1731). Famoso per l'interpretazione allegorica del Vecchio Testamento, e per le spiegazioni puramente naturali e allegoriche della nascita e resurrezione di Cristo [...] e dei miracoli evangelici. Fu per questo allontanato dall'insegnamento e imprigionato, fino alla morte. Tra le sue opere: The old apology for the Christian religion revived (1705); The exact fitness of ...
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Moglie di Chusa, procuratore del tetrarca Erode Antipa; guarita da Gesù, lo seguì durante la predicazione in Galilea; fu tra le donne che, la mattina della Resurrezione, si recarono al sepolcro, per imbalsamare [...] il corpo di Cristo (Luca 8, 3; 24, 10) ...
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Eretico (sec. 1º), nominato due volte nell'epistolario paolino (I Tim. 1, 19, assieme a un Alessandro; II Tim. 2, 17, assieme a un Fileto) e denunciato come negatore della resurrezione futura, poiché la [...] considerava già avvenuta. Il cenno brevissimo in II Tim. 2, 17 non permette di definire meglio la sua dottrina, forse affine a quella di alcuni gnostici che riducevano la resurrezione a un fatto spirituale (passaggio dal peccato alla grazia). ...
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ROMANO il Melode
Silvio Giuseppe Mercati
Innografo bizantino del secolo VI, nato a Emesa in Siria da stirpe ebrea. Dopo essere stato diacono nella chiesa della Resurrezione a Berito, venne, sotto l'imperatore [...] Anastasio, a Costantinopoli, dove fu addetto al santuario della Madonna nel quartiere di Ciro e ottenne miracolosamente, secondo la leggenda, il dono di scrivere e modulare contaci (v. contacio). Per la ...
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Pittore (Perugia 1530 circa - Spoleto 1602). Artista eclettico, fu influenzato dallo Spagna e soprattutto da F. Zuccari. Opere sue a Spoleto (in S. Domenico, 1591; nell'Oratorio della Resurrezione, 1593; [...] nella confraternita della Maddalena, 1599), a Scheggino in Val Nerina (in S. Nicolò, 1595), a Caso (nella parrocchiale, 1595) ...
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Pittore (n. prob. Oudewater, presso Gouda, nella prima metà del sec. 15º - m. forse a Haarlem). Sulla base delle indicazioni di C. van Mander, gli è riconosciuta la Resurrezione di Lazzaro (Gemäldegalerie, [...] Berlino-Dahlem), in cui O. si rivela educato sulla pittura di J. van Eyck e di R. van der Weyden e colorista più brillante del suo conterraneo D. Bouts. Altre opere gli sono state attribuite, ma la critica ...
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GESÙ CRISTO
Leone TONDELLI
Giuseppe FILOGRASSI
Alberto PINCHERLE
Guillaume DE JERPHANION
. Secondo la dottrina cattolica è il Figlio di Dio, seconda Persona della Trinità divina, incarnato e fatto [...] . 863); Gesù nel IV Vangelo (p. 865); Il doppio giudizio di Gesù (p. 865); La passione e la morte (p. 866); La resurrezione (p. 867). - Gesù Cristo nel dogma cattolico: L'unione ipostatica (p. 868); Gesù taumaturgo (p. 870); Carattere di Gesù (p. 871 ...
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Pittore padovano (sec. 16º). Discepolo di Tiziano, fu robusto colorista vicino talvolta a G. Savoldo. Opere sue a Venezia (Gallerie dell'Accademia e chiese varie), nella chiesa di Noale (Resurrezione del [...] 1573), nei musei di Bologna, Modena, Padova, Londra ...
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anastasi
anàstaṡi s. f. [dal gr. ἀνάστασις «resurrezione»]. – Nome greco della resurrezione di Cristo e di quella finale dei morti (ad esso si riconnette il nome proprio Anastasio, Anastasia); designò anche il luogo del sepolcro di Cristo,...
pasqua
pàsqua s. f. [lat. pascha, gr. πάσχα, adattamenti dell’ebr. pesaḥ (aramaico pisḥā), propr. «passaggio»; la forma lat. si è incrociata con pascua «pascoli»]. – 1. Presso gli Ebrei, la solennità con cui si commemora e si celebra la liberazione...