MARZIALE (M. Valerius Martialis)
Cesare Giarratano
Poeta latino, nato a Bilbili, municipio della Spagna citeriore, il primo di marzo di un anno incerto fra il 38 e il 41 dell'era volgare. Nell'anno 64, [...] nello stile chiaro, tornito, elegante, che però in M. è meno largo e molto di rado risente degli artifizî retorici. Anche M., come Ovidio, suole ripetersi nella fraseologia, e le reminiscenze ovidiane sono numerosissime. Catullo fu il suo modello ...
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HOENSTEIN, Jodoco
Tammaro De Marinis
Tipografo, stabilito a Napoli nel sec. XV, probabilmente lo stesso Jodocus Huwenstein immatricolato nell'università di Heidelberg in data 11 agosto 1457. Il primo [...] libro da lui stampato, Stefano di Gaeta, sacramentale Neapolitanum, reca la data 14 settembre 1475; due altri (la Retorica di Cicerone e il De rebus ecclesiae non alienandis di A. Barbazza) sono datati 10 luglio e 26 agosto 1476. Altri cinque, i soli ...
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Voce o diatesi del verbo, che indica l'azione pura e semplice senza riferirsi al soggetto (voce media) né alla causa che agisce sul soggetto (voce passiva). Nei vecchi testi di retorica e in dizionarî [...] è identico a "transitivo" (v.). È formalmente distinto dalle altre voci per mezzo di desinenze speciali nelle lingue in cui anche le altre voci hanno possibilità di distinzione formale: lat. laudat, laudatur. ...
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DENORES (de Nores), Giason
Giorgio Patrizi
Nacque a Nicosia attorno al 1530, da Pietro, di potente e nobile famiglia probabilmente originaria della Normandia.
Nell'isola di Cipro possedeva terre e ricchezze; [...] XXII (1927), pp. 326-328; Critics and criticism, a cura di R. S. Crane, Chicago 1952, ad Indicem; Trattati di poetica e retorica del Cinquecento, a cura di B. Weinberg, III, Bari 1972, pp. 431 ss., 517 s.; N. Perella, The critical fortune of Battista ...
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BURLAMACCHI, Cesare Nicolò (Nicolao)
Giuseppe Pignatelli
Nato a Lucca nella seconda metà del sec. XVII da nobile famiglia, dopo aver passato l'infanzia nella città natale, ove compì i primi studi, fu [...] inviato al collegio dei gesuiti di Parma per seguire i corsi di retorica e filosofia; proseguì quindi il cursus studiorum a Roma, dove nel Collegio romano apprese la teologia raggiungendo la laurea e distinguendosi in alcune applaudite dispute ...
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DONATI, Alessandro
Gianfranco Formichetti
Nacque da nobile famiglia a Siena nel 1584.
Dopo essersi trasferito a Roma, il 26 genn. 1600 entrò nel Collegio Romano dove fece il suo noviziato da gesuita. [...] Il 14 maggio 1617 professò i voti. Nello stesso Collegio Romano insegnò retorica, per divenire più tardi prefetto delle scuole di umanità. Il D. rappresenta con coerenza e puntualità quelle direttive di poetica controriformista che si andavano ...
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Lo stile epistolare, cioè l’insieme di regole (stilistiche, grafiche, pragmatiche) con cui si scrivono le lettere, è frutto di un processo di codificazione sedimentato attraverso i secoli (➔ lettere e [...] ❘ Suo Italo Calvino (al traduttore Giovanni Bogliolo), fino alle formule inventive o scherzose, estranee alle consuetudini della retorica epistolare: «Caro Eugenio, sono certo che non vorrai vendicarti del mio lungo silenzio. Scrivimi, e presto, e ...
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MANDOSIO, Carlo
Enrico Renna
Nacque a Roma il 22 ag. 1682 e fu ammesso nella Compagnia di Gesù l'11 maggio 1702. Dal 1711 - anche se, per la precisione, il suo nome figura ufficialmente nell'elenco [...] si ricava anche da un riferimento autobiografico di Girolamo Lagomarsini, il quale fra il 1732 e il 1733 insegnava retorica a Prato - il M. aveva ormai ultimato la redazione manoscritta del vocabolario (Nuovo Vocabolario italiano latino per uso delle ...
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Salutati, Coluccio (o Lino Coluccio)
Salutati, Coluccio
(o Lino Coluccio) Umanista (Stignano, Pistoia, 1331 - Firenze 1406). Visse in un primo tempo a Bologna, dove il padre si era rifugiato esule, [...] e che i S. lasciarono poi nel 1351. Si dedicò agli studi giuridici e alla retorica. Per più di vent’anni esercitò il notariato in diversi centri toscani, e fu cancelliere del comune di Todi e di quello di Lucca. Dal 1374 fu cancelliere della Signoria ...
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Filosofo (Cherso 1529 - Roma 1597). Letterato del Rinascimento, P. fu un difensore del platonismo contro l'aristotelismo, da lui principalmente combattuto nelle Discussiones peripateticae.
Vita
Studiò [...] e delle cause, trattazione che servirà a mostrare la relatività della conoscenza storica e smascherare la vera natura della retorica come arte dell'inganno e come strumento di oppressione politica. Dopo viaggi a Cipro e in Spagna, fu chiamato ...
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retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...
retore
rètore s. m. [dal lat. rhetor -ŏris, gr. ῥήτωρ -ορος]. – Presso gli antichi Greci, nome con cui si indicavano gli oratori e i maestri di eloquenza (e in questo senso il termine si usa ancora con preciso riferimento al mondo greco-romano)....