Neuroscienze cognitive
Alberto Oliverio
L'espressione neuroscienze cognitive risale alla fine degli anni Settanta del 20° sec., quando, in seguito allo sviluppo di una serie di tecniche volte a visualizzare [...] è connessa e della forza delle connessioni o nodi. Da questi cambiamenti della reteneurale deriva l'apprendimento. Per i fautori del cosiddetto connessionismo, la rete (o circuito locale) rappresenta la strategia attraverso cui il cervello si adatta ...
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Intelligenza
Domenico Parisi
Introduzione
Il contributo che la scienza, e in particolare le scienze sociali, ha dato alla comprensione del fenomeno dell'intelligenza è difficile da valutare e, in un [...] forza' della connessione. La forza delle connessioni si modifica, crescendo o diminuendo, nel corso dell'apprendimento. Un modello a reteneurale deve cercare di dar conto, nello stesso tempo, da un lato dei dati comportamentali e dall'altro dei dati ...
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L'Io cosciente: una visione neuroeuristica della mente
Alessandro E.P. Villa
(Laboratoire de Neuro-heuristique, Institut de Physiologie, Université de Lausanne, Losanna, Svizzera)
John G. Taylor
(Centre [...] basali, durante lo stato di riposo, in uno stato di inibizione tonica" (Parent e Hazrati, 1995).
La reteneurale action
Un modello di reteneurale dei gangli basali che agiscono disinibendo i circuiti TRC (con annesse connessioni laterali) è la ...
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La grande scienza. Scienza cognitiva
Domenico Parisi
Scienza cognitiva
Nella seconda metà del XX sec. le ricerche riguardanti il comportamento umano sono state effettuate in gran parte nell'ambito [...] ossia che vivono in un ambiente e interagiscono con esso. È l'ambiente che autonomamente invia input alla reteneurale e gli output della reteneurale danno luogo a modificazioni nell'ambiente o, quanto meno, nelle relazioni fisiche tra il corpo dell ...
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Rappresentazione
Fiorella Giusberti
Renzo Canestrari
Per rappresentazione si intende l'attività e l'operazione di rappresentare con figure, segni e simboli sensibili o con processi vari, anche non [...] attivazione distribuiti attraverso le unità di una rete deroga alla necessità dei simboli: è l'attivazione neurale stessa che rappresenta la realtà esterna percepita ed elaborata dagli individui. Ogni reteneurale è costituita da un certo numero di ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] ipotizza l'esistenza, all'interno di una complessa rete neuronale, di due poli, uno semantico-lessicale, E.S. (1996) The neurobiology of sign language and its implications for the neural basis of language. Nature, 381, 699-702.
JACKSON, J.H. (1879) ...
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Infanzia
Giulio Seganti
Adriana Guareschi Cazzullo
Franco Cambi
L'infanzia (dal latino infantia, da infans, composto di in-, negativo, e participio presente del verbo fari, "parlare", letteralmente [...] recepire l'informazione. Tra le teorie più recenti quella del darwinismo neurale di G.M. Edelman (1989) sembra la più adatta a è fondata sul concetto evolutivo di una rete di cellule nervose (rete neuronale), in cui alcune connessioni vengono ...
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neurale
agg. e s. m. [der. di neuro-]. – 1. agg. In embriologia e in anatomia, che si riferisce al sistema nervoso centrale o che è situato in prossimità di tale sistema: apofisi n., lo stesso che neurapofisi; arco n., l’arco che si forma...
rete
réte s. f. [lat. rēte]. – 1. Intreccio di fili di materiale vario, incrociati e annodati tra loro regolarmente in modo che restino degli spazî liberi, detti maglie: il materiale (canapa, sparto, cocco e altre fibre vegetali; fibre artificiali;...