Oftalmologo (Vevey 1891 - Sierre, Vallese, 1968). Professore di oculistica nelle univ. di Losanna e di Zurigo, è noto soprattutto per gli studî sul distacco di retina e sulle malattie della macula; per [...] la diagnosi di queste ultime ha elaborato un'originale prova ...
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quadro
quadro in geometria descrittiva, piano che si immagina intersecato dai raggi (semirette) passanti per i punti del contorno di un oggetto e confluenti nella retina dell’osservatore; le intersezioni [...] dei raggi con il quadro sono le rappresentazioni dei punti dell’oggetto ...
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sferula In anatomia microscopica, piccola formazione normale o patologica di forma sferica: s. terminale del bastoncello, ingrossamento terminale del prolungamento interno del granulo del bastoncello, [...] nella retina; s. da retrazione del neurite, rigonfiamento sferico che si forma a livello del punto di interruzione del cilindrasse. ...
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metamorfopsia
Disturbo visivo consistente nella visione di oggetti deformati, o di dimensioni minori a quelle reali (micropsia) o maggiori (macropsia). Si può osservare in malattie della retina o della [...] coroide ...
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cellula microgliale
Vito Antonio Vetrugno
Tipologia di cellule abbondantemente presenti in tutte le regioni del SNC (Sistema nervoso centrale), incluso il nervo ottico e la retina. La cellula microgliale [...] possiede proprietà immunologiche che le derivano dalla sua origine embriologica comune con la linea del sangue monocito-macrofagica. In un tempo precoce dello sviluppo, le cellule microgliali migrano dal ...
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Fisiologo finlandese (n. Helsinge, Frederiksborg, 1900 - m. 1991), prof. (dal 1940) presso l'istituto Karolinska di Stoccolma. Le sue ricerche più significative riguardano l'analisi delle risposte elettriche [...] nell'uomo e in diversi animali; meccanismi della percezione dei colori, ecc. Ha scritto, tra l'altro: Sensory mechanism of the retina (1947); Receptors and sensory percep tion (1955). Premio Nobel per la medicina o la fisiologia, con H. K. Hartline e ...
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Arte e tecnica
Porzione di tessuto di lana, o anche di seta, cotone e altre fibre vegetali e artificiali, prodotto in varie grandezze e in vari colori e disegni e generalmente collocato sul pavimento a [...] ) ad alcuni strati continui di cellule, di solito pigmentate. Il t. nero (tapetum nigrum) è l’epitelio pigmentato della retina dell’occhio dei Vertebrati. Il t. lucido (tapetum lucidum) è una membrana che si sviluppa sul lato interno della membrana ...
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fotofobia
Fastidio doloroso per la luce, causato da stati irritativi a carico del bulbo o degli annessi oculari; è un fenomeno riflesso al quale prendono parte la retina e il trigemino. È frequente anche [...] in certe malattie infettive (morbillo) ...
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In terapia, l’uso di elevate energie luminose per provocare una reazione dei tessuti di tipo infiammatorio e, quindi, una cicatrice nel punto trattato. Viene utilizzata soprattutto nella patologia vascolare [...] (retinopatia diabetica, trombosi retinica), nel distacco di retina, nella patologia della coroide, dell’iride ecc. L’emissione di elevate energie luminose viene ottenuta da lampade ad arco voltaico (f. allo xenon), oppure da sorgenti tipo laser ...
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tricromatismo
tricromatismo [Comp. di tri- e cromatismo] [FME] [OTT] Il meccanismo della normale visione dei colori, che dipende prevalentemente dall'attivazione di tre tipi di coni della retina partic. [...] sensibili, rispettiv., al colore rosso, al verde e al blu. ◆ [FME] T. anomalo: frequente disturbo della visione colorata, dipendente da una diminuita sensibilità di uno dei tipi di coni retinici cromatici. ...
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retina
rètina (ant. retìna) s. f. [dal lat. mediev. retina, der. di rete «rete» (per i vasi sanguiferi che vi s’intrecciano), termine introdotto dal medico arabo Costantino Africano († 1087), propriam. come agg. (e con pron. piana), tunica...