Harada, Einosuke
Oculista giapponese (1892-1946). Specializzato in farmacologia oftalmica, lavorò presso l’ospedale di Nagasaki. Nel 1922 scoprì una rara uveite acuta con distacco bilaterale della retina [...] (malattia di H.), che in seguito fu riconosciuta come una forma della malattia descritta nel 1906 da Alfred Vogt (➔) e poi da Yoshizo Koyanagi, e nota come malattia di Vogt-Koyanagi-Harada ...
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Anomalia congenita dell’occhio, che consiste nella fenditura della palpebra o di una parte dell’occhio. Il c. palpebrale può associarsi al c. della coroide, dell’iride, della retina, del cristallino, o [...] altro difetto congenito dell’occhio. A seconda della sede del c. può coesistere, o mancare, un deficit visivo, rappresentato per lo più da uno scotoma ...
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movimento
Tommaso Pizzorussso
I movimenti oculari
Le capacità di analisi del sistema visivo non sono uniformi in tutto il campo visivo. Esiste una zona specializzata della retina chiamata fovea in cui [...] si ha la massima acuità visiva. La zona di campo visivo corrispondente è molto ristretta, quindi, se vogliamo avere un’informazione dettagliata di uno stimolo visivo grazie alla fovea, dobbiamo muovere ...
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In neurofisiologia, relativo ai neuroni altamente specializzati o loro elementi strutturali che ricevono e trasmettono gli stimoli che pervengono agli organi di senso specifico (olfattorecettori, coni [...] e bastoncelli della retina ecc.). ...
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Tumore vascolare suscettibile di evoluzione maligna. Ha la sede più frequente nella fossa cranica posteriore e si associa spesso ad altre formazioni di tipo neoplastico o cistico (a. della retina o del [...] midollo spinale, cisti renali o pancreatiche ecc.) ...
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Con questo termine s' indica la cecità d'una metà del campo visivo d'uno o d'ambedue gli occhi. L'emianopsia unilaterale è rara e s'ha quasi solo nell'emicrania; quando è bilaterale può interessare le [...] e la metà sinistra del campo visivo dell'occhio sinistro (emianopsia eteronima bitemporale). Quando sono ciechi due quadranti delle retine, si parla di emianopsia a quadrante. L'emianopsia omonima può essere causata da una lesione che interessi la ...
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Oftalmologo tedesco (Königsberg 1830 - Londra 1917). Oculista di valore, esercitò a Berlino, a Londra e a Parigi. Descrisse per primo numerose affezioni oculari (retinopatia albuminurica, cisticercosi [...] dell'occhio, distacco della retina). È molto noto il suo oftalmoscopio fisso. ...
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Difetto visivo che consiste nell’incapacità di distinguere i colori. Se totale, dipende da anomalia trasmissibile ereditariamente con carattere recessivo e sembra imputabile a un difetto congenito dei [...] coni della retina; se parziale, cioè limitata ad alcuni colori, è detta anche discromatopsia, o comunemente daltonismo. ...
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calcarina, scissura
Una delle tre scissure della faccia mediale di ciascun emisfero cerebrale. È la zona del cervello connessa con la funzione visiva, cioè l’area di proiezione corticale della retina. ...
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angioblastoma
Tumore vascolare suscettibile di evoluzione maligna. Ha la sede più frequente nella fossa cranica posteriore e si associa spesso ad altre formazioni di tipo neoplastico o cistico (a. della [...] retina o del midollo spinale, cisti renali o pancreatiche). ...
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retina
rètina (ant. retìna) s. f. [dal lat. mediev. retina, der. di rete «rete» (per i vasi sanguiferi che vi s’intrecciano), termine introdotto dal medico arabo Costantino Africano († 1087), propriam. come agg. (e con pron. piana), tunica...