Tumore del sistema nervoso derivante dal tessuto neurogliale (astrocitomi, ependimomi e oligodendrogliomi), a localizzazione più frequente nel cervelletto e nel IV ventricolo, più raramente nel tronco [...] dell’encefalo, nel midollo spinale, eccezionalmente nella retina (astrocitoma della retina). Si includono comunemente nella definizione di g. anche tumori derivanti da tessuti non neurogliali, cioè il medulloblastoma, il neuroepitelioma e il ...
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neuroftalmologia
Ramo dell’oftalmologia che studia i rapporti tra occhio e sistema nervoso, e in partic. le alterazioni patologiche di origine neurologica del globo oculare e della sua motilità, della [...] retina e delle vie ottiche (nervo ottico, chiasma ottico, corpo genicolato, corteccia occipitale; ➔ visione). La compromissione di queste strutture comporta riduzione del campo visivo e dell’acuità visiva, diplopia, difetti nella percezione dei ...
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fotocoagulazione
Reazione dei tessuti di tipo infiammatorio indotta dall’applicazione di sorgenti luminose ad elevata energia: l’esito della reazione è una cicatrice nel punto trattato. La f. viene utilizzata [...] soprattutto nella patologia vascolare della retina (retinopatia diabetica, trombosi retinica), nel distacco di retina, nella patologia della coroide, dell’iride, ecc. La produzione di elevate energie luminose viene ottenuta da sorgenti tipo laser ( ...
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Fenomeno subiettivo, per il quale si vedono doppî gli oggetti. Il vedere unico coi due occhi è un effetto dell'educazione, mentre di ogni oggetto abbiamo due immagini: una per occhio. Quando guardiamo [...] questo genere G. Ovio ha fondato una teoria ottica della retina (v.). Le due immagini d'un oggetto che si un punto S. Questo punto S è ora sulla metà sinistra della retina, e la metà sinistra, abituata a ricevere le immagini degli oggetti situati ...
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Aumento eccessivo della concentrazione plasmatica di isoleucina per deficit enzimatico ereditario della transaminasi per l’isoleucina. I soggetti colpiti presentano disturbi dell’accrescimento e dello [...] sviluppo psichico. È frequente anche la degenerazione della retina fino alla cecità.
L’iperleucinemia è l’aumento eccessivo della concentrazione plasmatica di leucina per deficit della transaminasi per la leucina. I sintomi e la terapia sono simili a ...
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Maffei, Lamberto. - Neurobiologo italiano (n. Grosseto 1936). Professore di neurobiologia presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, ha incentrato la sua ricerca sullo studio del sistema visivo, a livello [...] sia delle cellule della retina sia dei neuroni del talamo e della corteccia cerebrale, nell’uomo e negli animali da laboratorio. Dal 2009 al 2015 è stato presidente dell’Accademia dei Lincei. Nel 2014 è stato insignito del titolo di Cavaliere di ...
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oroptera
oròptera (od oròttera) [Comp. del gr. hóros "confine" e optér "osservatore"] [FME][OTT] Nell'ottica fisiologica, linea luogo dei punti dello spazio esterno le cui immagini si formano su punti [...] corrispondenti della retina dell'uno e dell'altro occhio e sono quindi visti in una stessa posizione apparente, introdotta da H. von Helmholtz in alcune sue ricerche di ottica medica; geometricamente, si tratta di una cubica gobba. ...
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Vogt, Alfred
Oftalmologo svizzero (Menziken 1879 - Basilea 1943). Prof. e direttore della clinica oculistica all’univ. di Basilea (1917) e poi all’univ. di Zurigo (1923). Sviluppò la tecnica della retinoscopia [...] nella cura del glaucoma. Malattia di V.-Koyanagi-Harada: uveite bilaterale granulomatosa con distacco della retina, associata a meningoencefalite e disturbi dermatologici (vitiligine, alopecia). La malattia presenta quadri clinici variabili, ed ...
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visuale, angolo di
visuale, angolo di angolo sotto il quale sono visti gli estremi di un oggetto da un determinato punto di osservazione O che ne costituisce il vertice e che è costituito dalla retina [...] (rispettivamente: dall’apparato elettronico) su cui si fissa l’immagine di chi lo vede (rispettivamente: ne riprende l’immagine). Il minimo angolo di visuale sotto cui due punti sono percepiti come distinti ...
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Hippel, Eugen
Oftalmologo tedesco (Königsberg 1867 - m. 1939). Direttore della clinica oculistica di Halle e poi di Gottinga; autore di innovativi studi sulla stasi della papilla ottica e sulle malattie [...] . Malattia di H. e Lindau: angiogliomatosi della retina e del sistema nervoso centrale; malattia ereditaria che si manifesta con sintomi neurologici e oculari e consiste nella formazione di angiomi nella retina, nel cervelletto e in altri organi. ...
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retina
rètina (ant. retìna) s. f. [dal lat. mediev. retina, der. di rete «rete» (per i vasi sanguiferi che vi s’intrecciano), termine introdotto dal medico arabo Costantino Africano († 1087), propriam. come agg. (e con pron. piana), tunica...