OFTALMIA (dal gr. ὀϕϑαλμός "occhio")
Camillo Giannantoni
Ha il significato generico di affezione oculare; questo termine è tuttavia comunemente usato per designare alcuni particolari stati morbosi e, [...] troppo intensa; l'oftalmia epatica, dovuta ad affezioni croniche del fegato, che si manifesta con infiammazione della retina e della coroide. L'oftalmia simpatica, a etiologia sconosciuta, è conseguente a ferita perforante di un globo oculare ...
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Talbot William Henry Fox
Talbot 〈tòlbët〉 William Henry Fox [STF] (Evershot 1800 - Lacock Abbey 1877) Letterato e cultore di fisica. ◆ [OTT] Bande, o frange, di T.: bande scure che si presentano nello [...] pari al valor medio del flusso effettivo; tale legge, che spiega, tra l'altro, il fenomeno della persistenza delle immagini retiniche, risulta verificata a patto che il periodo del flusso luminoso eccitante non sia maggiore di circa 1/30 di secondo e ...
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abiotrofia
Degenerazione, con progressiva perdita di vitalità, delle cellule del sistema nervoso centrale. L’a. provoca, a seconda delle zone del cervello interessate, diversi quadri clinici; tra le [...] da lesioni degenerative di altri distretti cerebrali: si associano quasi sempre a lesioni del nervo ottico o della retina, a ipoevolutismo psichico, a disturbi motori di tipo mioclonico. Le a. umane acquisite sono spesso identificate come malattie ...
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Sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa composizione spettrale ( c. soggettivo) e la luce stessa ( c. oggettivo), costituita da radiazioni elettromagnetiche di determinate [...] cui sovrapposizione si ha luce bianca si dicono colore c. complementari.
Quando si parla di c. come sensazione prodotta sulla retina dalle radiazioni visibili, ed è questo l’uso corrente del termine, esso viene detto anche colore c. soggettivo. Si ...
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Ordine di Mammiferi Euteri in genere suddiviso nei sottordini Strepsirrini (con gli infraordini Chiromiformi, Lemuriformi, Lorisiformi), comunemente chiamati proscimmie, e Aplorrini (con Tarsiformi, i [...] , spesso con pollice opponibile; hanno occhi diretti in avanti (visione stereoscopica) e una struttura della retina che permette una funzione visiva molto perfezionata; emisferi cerebrali particolarmente sviluppati; clavicola sempre presente; la coda ...
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IRIDE (dal gr. ἶρις "arcobaleno")
Giuseppe Ovio
Membrana dell'occhio, così chiamata perché si presenta di colore diverso. Posta dietro alla cornea, davanti al cristallino, forma la parete posteriore [...] . È tappezzata posteriormente da un epitelio (uvea) a cellule ricche di pigmento, che rappresenta l'estrema propaggine della retina (pars iridica retinae). Un muscolo sfintere, detto per la sua funzione costrittore della pupilla, innervato da fibre ...
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BENCINI, Alberto
Renato Frezzotti
Nacque a La Spezia da Guido e da Medea Tardini il 15 ag. 1897. Trasferitasi la sua famiglia a Siena nel 1911, vi compì tutti gli studi sino alla laurea in medicina [...] idiopatico e sempre nel 1929, quando J. Gonin comunicò al mondo la inedita proposta di un trattamento chirurgico per il distacco di retina da lui ideato e messo a punto, si recò presso di lui a Losanna e vi trascorse sei mesi. Perfezionatosi in ...
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nistagmo
Movimento ritmico, involontario, succedentesi a scosse, che si verifica nei globi oculari solitamente in due fasi: deviazione lenta del globo oculare e veloce ritorno alla posizione di riposo. [...] (sottoponendo il soggetto a una accelerazione angolare) o con uno stimolo calorico (n. termico). Il n. ottocinetico è un n. provocato, che si ottiene agendo su punti diversi della retina con stimoli visivi, succedentisi a una cadenza determinata. ...
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In oculistica è l'eviscerazione del bulbo oculare, operazione con la quale s'allontana il contenuto del bulbo, non lasciandovi che la sclerotica. Si fa in luogo dell'enucleazione, perché con essa rimane [...] , si fa uscire il cristallino e il vitreo e con un cucchiaio ottuso s 'allontanano completamente le membrane uveali e la retina. Prima di praticare la amputazione della cornea è bene staccare tutto all'intorno la congiuntiva, e, finita l'operazione ...
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LANDOLT, Edmund
Agostino Palmerini
Oftalmologo, nato ad Aarau (Svizzera) il 17 maggio 1846, morto a Parigi nel luglio 1926. Si laureò a Zurigo nel 1869; allievo di H. Knapp, di F. Arlt, di A. Graefe, [...] visiva; oftalmotropo, prisma, stereoscopio per lo studio della funzione dei muscoli oculari); descrisse importanti formazioni istologiche nella retina (corpi di Landolt); indicò metodi operativi sui muscoli dell'occhio. Di lui sono da ricordare: The ...
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retina
rètina (ant. retìna) s. f. [dal lat. mediev. retina, der. di rete «rete» (per i vasi sanguiferi che vi s’intrecciano), termine introdotto dal medico arabo Costantino Africano († 1087), propriam. come agg. (e con pron. piana), tunica...