Belgio
La prima proiezione in B. del cinematografo Lumière avvenne a Bruxelles il 1° marzo 1896, ma nel Paese non si sviluppò subito una produzione nazionale, sebbene le premesse scientifiche del cinema [...] immagine in movimento, il taumatropio e il fenachistoscopio, basati sul principio della persistenza delle impressioni luminose sulla retina. Nel periodo del cinema muto furono pochi gli esempi di una cinematografia propriamente nazionale: dall'inizio ...
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FRANCAVIGLIA, Francesco
Salvatore Vicario
Nacque a Motta Sant'Anastasia, presso Catania, da Ignazio e da Giuseppina Caponetto il 31 ag. 1841. Laureatosi in medicina e chirurgia presso l'università di [...] 'istituto di A. von Graefe, noto per avere scoperto mediante l'uso dell'oftalmoscopio l'embolia dell'arteria centrale della retina e la papilla da stasi e per l'introduzione del metodo dell'estrazione lineare della cataratta con uno strumento di sua ...
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riprogrammazione cellulare
riprogrammazióne cellulare locuz. sost. f. – Biotecnologia applicata alle cellule staminali affinché possano acquisire in modo controllato proprietà differenti da quelle di [...] dentale, vasi sanguigni, colonna spinale, muscolo scheletrico, epitelio della pelle e del sistema digerente, cornea, retina, fegato e pancreas. La generazione di cellule staminali multipotenti o pluripotenti direttamente da cellule somatiche ottenute ...
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Astronomia
Figura apparente di un astro; nelle galassie, formazione lenticolare, appiattita e spiraliforne, che circonda il nucleo. D. di Airy D. luminoso centrale della figura di diffrazione in cui consiste [...]
In biochimica, struttura membranosa di circa 160 Å di spessore, contenuta nel segmento esterno dei bastoncelli della retina, nella quale avviene il ciclo biochimico dell’eccitazione visiva.
In embriologia, d. germinativo, piccola zona dell’uovo ...
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Dispositivi neurali elettronici con funzioni specifiche
Joshua Alspector
(University of Colorado, Colorado Springs, Colorado, USA)
In questo saggio illustreremo le motivazioni che spingono a progettare [...] sistema sarebbe più ingombrante, più costoso e a consumo più elevato. Il problema è stato risolto integrando in un chip una retina di silicio, una rete neurale a pesi fissi e una parte di elaborazione digitale che serve a generare un output numerico ...
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L'Ottocento: fisica. La matematizzazione del colore
Steven R. Turner
La matematizzazione del colore
I colori e il loro mescolamento da Newton a Helmholtz
Il moderno approccio allo studio della visione [...] Ciò suggeriva ‒ come notò Maxwell ‒ che i daltonici fossero individui cui mancava uno dei tre insiemi iniziali di recettori retinici postulati dalla teoria di Young (in particolare il recettore del rosso nella condizione comune di cecità per il rosso ...
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COLUCCI, Cesare
F. Di Trocchio
Nacque a Napoli il 31 ott. 1865 da genitori di origine abruzzese, Francesco e Lucilla dei baroni D'Amico. Compiuti i primi studi con brillante esito, nonostante la perdita [...] Giorn. d. Ass. napoletana di medici e naturalisti, II [1891], pp. 245-291; Conseguenze della recisione del nervo ottico nella retina di alcuni vertebrati, in Ann. di neurol., XI [1893], pp. 191-251). I suoi primi lavori di un certo respiro: Malattie ...
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In biochimica, la vitamina A1, precursore inattivo del retinale, che è la forma biologicamente attiva della vitamina A. Ha formula C20H30O e possiede una catena idrocarburica insatura, con 4 doppi legami, [...] 11-cis retinale, la cui formula di struttura è
,
si lega alla proteina opsina, presente nei bastoncelli della retina, formando la rodopsina, direttamente coinvolta nei meccanismi biochimici della visione. Il trasporto del retinale dal fegato alla ...
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Tay, Warren
Chirurgo e oftalmologo inglese (Yorkshire 1843 - Croydon 1927). Collaboratore di J. Hutchinsons, si è occupato anche di dermatologia e pediatria. Con B. Sachs ha descritto l’idiozia amaurotica [...] deficit dello sviluppo somatico e psicomotorio, convulsioni, insufficienza visiva fino alla cecità provocata da lesioni alla retina. La complicazione più frequente, e spesso fatale, è la broncopolmonite. Al microscopio elettronico si osservano delle ...
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accessorio
Di organo, spec. nervo, complementare a un altro. Nervo a. di Willis (o nervo spinale, o nervo a. del vago): l’undicesimo paio dei nervi cranici; ha origine dal bulbo (nucleo ambiguo) e dal [...] laterale; è formato da piccole cellule fusate e da abbondanti fibre mieliniche, riceve fibre provenienti dalla zona maculare della retina ed è punto di partenza di fibre, dirette al mesencefalo, che intervengono in importanti riflessi visivi. ...
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retina
rètina (ant. retìna) s. f. [dal lat. mediev. retina, der. di rete «rete» (per i vasi sanguiferi che vi s’intrecciano), termine introdotto dal medico arabo Costantino Africano († 1087), propriam. come agg. (e con pron. piana), tunica...