Enzimi
Marco Moracci
Mosè Rossi
Il segreto della vita è negli enzimi. Questi catalizzatori naturali sono i responsabili dei processi vitali e quindi anche della crescita e dello sviluppo di tutti gli [...] . Giocano un ruolo fondamentale nei processi naturali che vanno dall'utilizzazione degli alimenti, al funzionamento della retina dell'occhio, alla trasmissione dei messaggi nel cervello e del sistema nervoso centrale, alla dissoluzione dei coaguli ...
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cervello, sviluppo del
Alessandro Sale
Ruolo dell’attività elettrica
Dopo il periodo iniziale, in cui gli eventi della proliferazione, della migrazione e del differenziamento cellulare sono rigidamente [...] la prima volta da Lamberto Maffei. Questi treni di attività sono prodotti da popolazioni vicine di cellule gangliari retiniche e hanno un ruolo cruciale nella formazione delle mappe retinotopiche e nella segregazione degli input provenienti dai due ...
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Tecnica chirurgica basata sull’utilizzazione del freddo a temperature al di sotto del punto di congelamento. Le basse temperature formano cristalli di ghiaccio all’interno delle cellule bersaglio con conseguente [...] attiniche. Può anche essere impiegata per il trattamento di patologie maligne di organi interni come tumori retinici, epatici, prostatici e della cervice uterina. La crioftalmologia prevede l’utilizzazione di procedimenti congelanti negli interventi ...
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MANFREDI, Nicolò
Massimo Aliverti
Nacque a Bosco Marengo, nell'Alessandrino, il 3 apr. 1836, in una distinta famiglia piemontese, secondogenito dei tre figli di Carlo Andrea, avvocato e più volte sindaco [...] 1868, vol. 7, pp. 168-172; 1869, vol. 8, pp. 129 s.; Due parole al prof. Arcoleo sullo sviluppo del glioma della retina, ibid., pp. 344 s.), di altre neoplasie oculari (Mixoma del nervo ottico. Esame anatomico, in Annali di ottalmologia, I [1871], pp ...
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sclera In anatomia, la parte non trasparente della tunica esterna dell’occhio, formata soprattutto da fasci di fibre collagene ed elastiche, orientate in tutte le direzioni e disposte in più strati: di [...] alla tunica vascolare dell’occhio o alla retina. Scleromalacia Rammollimento della s.; la forma perforante chirurgico per la cura del glaucoma e degli interventi sulla retina; è praticata anche nell’estrazione dall’occhio dei corpi estranei ...
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Medico, visse in Alessandria circa il 300 a. C. Fu scolaro di Prassagora e Crisippo. Fu uno dei più rinomati medici dell'antichità classica, fondatore dell'anatomia scientifica, e si dedicò particolarmente [...] parti dell'intestino (il duodeno, δωδεκαδάκτυλος), studiò attentamente l'anatomia dell'occhio (distinse la sclerotica, la coroide, la retina, il cristallino) e quella degli organi genitali femminili. La sua scuola fu la più fiorente di quelle che ...
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KRAUSE, Karl Friedrich Theodor
Arturo Castiglioni
Medico, nato il 15 novembre 1797 a Hannover, ivi morto l'8 giugno 1868. Frequentò la scuola di anatomia di Hannover, entrò come cerusico nell'esercito, [...] muscolo cardiaco, delle ghiandole acinose della congiuntiva (ghiandole di Krause), la scoperta della fine anatomia della retina. Fra le molte sue pubblicazioni sono particolarmente notevoli quelle che trattano dell'anatomia microscopica dei tessuti ...
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Visione a colori per mezzo di reti neurali
Shigeki Nakauchi
(Department of Information and Computer Sciences, Toyohashi University of Technology, Toyohashi, Giappone)
Shiro Usui
(Department of Information [...] i segnali di colore corticali di sette unità cromaticamente selettive. Le unità di input corrispondono alle tre classi di coni nella retina, e le unità di output sono progettate in modo da avere sensibilità spettrali a banda stretta, in accordo con i ...
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CORTI, Alfonso
Mirko D. Grmek
Nacque a Gambarana in Lomellina (allora provincia del Regno sardo, ora prov. di Pavia) il 15 giugno 1822, primogenito di Gaspare marchese di Santo Stefano Belbo e da Beatrice [...] morfologiche, la scoperta del C., della continuità tra le fibre del nervo ottico e le cellule multipolari dello strato interno della retina sarà confermata pienamente dagli studi di H. Müller su pesci e uccelli, di R. Remak sull'uomo e, infine, del C ...
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anatomia Nervo a. di Willis (o nervo spinale, o nervo a. del vago) L’undicesimo paio dei nervi cranici che ha origine dal bulbo (nucleo ambiguo) e dal midollo cervicale; fuoriesce dal cranio attraverso [...] ; è formato da piccole cellule fusate e da abbondanti fibre mieliniche; riceve fibre provenienti dalla zona maculare della retina ed è punto di partenza di fibre dirette al mesencefalo, che intervengono in importanti riflessi visivi.
Botanica
È ...
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retina
rètina (ant. retìna) s. f. [dal lat. mediev. retina, der. di rete «rete» (per i vasi sanguiferi che vi s’intrecciano), termine introdotto dal medico arabo Costantino Africano († 1087), propriam. come agg. (e con pron. piana), tunica...