Dispositivi neurali elettronici con funzioni specifiche
Joshua Alspector
(University of Colorado, Colorado Springs, Colorado, USA)
In questo saggio illustreremo le motivazioni che spingono a progettare [...] sistema sarebbe più ingombrante, più costoso e a consumo più elevato. Il problema è stato risolto integrando in un chip una retina di silicio, una rete neurale a pesi fissi e una parte di elaborazione digitale che serve a generare un output numerico ...
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In biochimica, la vitamina A1, precursore inattivo del retinale, che è la forma biologicamente attiva della vitamina A. Ha formula C20H30O e possiede una catena idrocarburica insatura, con 4 doppi legami, [...] 11-cis retinale, la cui formula di struttura è
,
si lega alla proteina opsina, presente nei bastoncelli della retina, formando la rodopsina, direttamente coinvolta nei meccanismi biochimici della visione. Il trasporto del retinale dal fegato alla ...
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Enzimi
Marco Moracci
Mosè Rossi
Il segreto della vita è negli enzimi. Questi catalizzatori naturali sono i responsabili dei processi vitali e quindi anche della crescita e dello sviluppo di tutti gli [...] . Giocano un ruolo fondamentale nei processi naturali che vanno dall'utilizzazione degli alimenti, al funzionamento della retina dell'occhio, alla trasmissione dei messaggi nel cervello e del sistema nervoso centrale, alla dissoluzione dei coaguli ...
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Visione a colori per mezzo di reti neurali
Shigeki Nakauchi
(Department of Information and Computer Sciences, Toyohashi University of Technology, Toyohashi, Giappone)
Shiro Usui
(Department of Information [...] i segnali di colore corticali di sette unità cromaticamente selettive. Le unità di input corrispondono alle tre classi di coni nella retina, e le unità di output sono progettate in modo da avere sensibilità spettrali a banda stretta, in accordo con i ...
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L'Ottocento: biologia. Neurofisiologia e neuroistologia
Guido Cimino
Neurofisiologia e neuroistologia
Gli studi sul sistema nervoso attuati nel corso dell'Ottocento conseguono grandi risultati, tanto [...] a ottenere tale distinzione (che sarà compiuta solo più tardi nel XX sec.), si avanza allora l'ipotesi che ogni cono della retina sia in qualche modo preposto a tutti e tre i colori fondamentali.
A partire dagli anni Settanta, alla teoria di Young ...
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Biologia
Nella tecnica microscopica, la prima operazione, necessaria a conservare l’oggetto che si vuole osservare (un intero organismo, o un frammento di organo, di tessuto ecc.). Si ottiene mediante [...] capacità dell’occhio di assicurare la formazione dell’immagine, in modo costante, sulla fovea della regione maculare della retina.
Psicologia
In psicanalisi, lo stretto legame tra certi impulsi istintuali e impressioni od oggetti dell’infanzia. Gli ...
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Storia dei concetti e delle tecniche nella ricerca sulle reti neurali
Jack D. Cowan
(Department of Mathematics, University of Chicago Chicago, Illinois, USA)
In questo saggio descriveremo diverse ricerche [...] ex. Il secondo termine spinge W a convergere ad uno stato in cui c'è un peso uguale a N (il numero di neuroni retinici e corticali) in ogni riga e colonna della matrice dei pesi W, e tutti gli altri pesi sono uguali a zero. Queste configurazioni ...
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Adattamento
Rosadele Cicchetti e Per-Olof Åstrand
Il termine indica, in generale, il conformarsi a determinate condizioni e situazioni. In biologia sta a significare la relazione tra le strutture e [...] che è stata per un certo tempo in un ambiente ben illuminato si sposta in uno scarsamente illuminato. La retina si adatta lentamente all'oscurità aumentando la sua sensibilità alla luce. Il massimo dell'adattamento è completato in tempi differenti ...
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RECETTORI
Francesco Ghiretti
Una delle proprietà generali degli organismi viventi unicellulari e pluricellulari è l'"irritabilità'', cioè la capacità di recepire le brusche variazioni chimiche e fisiche [...] neurale (cellule sensoriali primarie, per es. i r. retinici e olfattivi) o non neurale (cellule sensoriali secondarie, a grandi linee solo per quelli visivi. Nei bastoncelli della retina i quanti di luce sono assorbiti da una sostanza fotosensibile, ...
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cellula gliale
Tipologia di cellule che compongono, insieme ai neuroni, il sistema nervoso centrale e periferico. Descritte per la prima volta dal fisiologo tedesco Rudolf Virchow nel 1860, esse svolgono [...] verso le loro cellule bersaglio. Le cellule gliali sono fonte di numerosi tumori (detti gliomi) del cervello, della retina o del midollo spinale; infatti, nel cervello dell’animale adulto, esse vanno incontro a continue divisioni mitotiche e questo ...
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retina
rètina (ant. retìna) s. f. [dal lat. mediev. retina, der. di rete «rete» (per i vasi sanguiferi che vi s’intrecciano), termine introdotto dal medico arabo Costantino Africano († 1087), propriam. come agg. (e con pron. piana), tunica...