Membrana nervosa che costituisce la tunica interna dell’occhio e si estende dal nervo ottico all’orifizio pupillare.
Anatomia
Anatomia umana. Nella r. si distinguono tre porzioni: una posteriore (porzione [...] r. sono disposte in modo che i raggi luminosi, per raggiungerle e stimolarle, debbono attraversare i vari altri strati retinici, si ha la condizione della r. inversa, tipica degli occhi detti cerebrali. Negli Invertebrati, che hanno occhi di origine ...
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Medicina
In fisiologia, il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere. L’acquisizione dell’informazione visiva avviene attraverso diversi processi: fisici (formazione [...] e della corteccia cerebrale). La v. è un processo attivo in grado di discriminare, nell’ambito della rappresentazione retinica iniziale, informazioni a contenuti diversi a seconda delle richieste inoltrate dai centri superiori. In tal modo, di un ...
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Particolare accentuazione dell’acutezza visiva. Centro ossiopico La zona della retina dotata di particolare sensibilità visiva, che corrisponde alla zona della visione distinta. ...
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Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati [...] o. semplici e o. composti. Gli o. semplici (o ocelli) constano di una lente e di uno strato cellulare sensibile (retina). Negli Insetti sono tipicamente in numero di tre, situati sulla regione dorsale del capo, fra gli occhi composti. Lo stesso nome ...
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In oculistica, normale capacità di rifrazione dei mezzi diottrici dell’occhio che determinano una giusta convergenza dei raggi luminosi sulla retina e, pertanto, la formazione di immagini nitide. La mancanza [...] di e. ha il nome generico di ametropia ...
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In neurofisiologia, relativo ai neuroni altamente specializzati o loro elementi strutturali che ricevono e trasmettono gli stimoli che pervengono agli organi di senso specifico (olfattorecettori, coni [...] e bastoncelli della retina ecc.). ...
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L’atto del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna a noi.
Filosofia
Si possono distinguere due sensi con cui il termine p. è usato nella storia della filosofia. In un senso generale [...] oggetti percepiti) sottolineano questa funzione dell’apprendimento.
Per i nativisti, invece, come E. Hering e C. Stumpf, la retina è in grado di percepire direttamente la spazialità e lo spazio è tendenzialmente una qualità sensoriale al pari delle ...
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Ritmo biologico
Gigliola Grassi Zucconi
Tutti gli organismi, dai più semplici ai più complessi, sono capaci di organizzare i loro processi non solo in senso spaziale, ma anche temporale, e sono quindi [...] periodicità di 24 ore, anche in assenza di sistema nervoso. Proteine clock sono state identificate nel nucleo soprachiasmatico e nella retina di Mammiferi come il topo e il criceto, ed è stato visto che, alla mutazione di uno di questi geni, anche ...
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Il protrarsi nel tempo per una durata notevole e senza variazioni considerevoli.
Botanica
Si dice persistente un organo che si mantiene sulla pianta per un tempo assai più lungo del normale, per es., [...] la colonizzazione di un sito; viene indicata anche come fitness darwiniana.
Medicina
P. delle immagini retiniche Il fenomeno per il quale l’immagine di un oggetto sulla retina è percepita più a lungo (≃0,1 s) di quanto duri l’esposizione della ...
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Nel linguaggio scientifico, termine riferito a ciò che si trova nelle zone più marginali o più superficiali rispetto a un centro.
Informatica
Un’unità p. (o semplicemente periferica) è un dispositivo [...] corporei p., nelle arterie e vene di piccolo calibro e nei capillari.
In fisiologia, visione p., quella che avviene fuori della zona centrale della retina, monocromatica e meno chiara (per la mancanza dei coni), ma più sensibile al movimento. ...
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retina
rètina (ant. retìna) s. f. [dal lat. mediev. retina, der. di rete «rete» (per i vasi sanguiferi che vi s’intrecciano), termine introdotto dal medico arabo Costantino Africano († 1087), propriam. come agg. (e con pron. piana), tunica...