BENCINI, Alberto
Renato Frezzotti
Nacque a La Spezia da Guido e da Medea Tardini il 15 ag. 1897. Trasferitasi la sua famiglia a Siena nel 1911, vi compì tutti gli studi sino alla laurea in medicina [...] idiopatico e sempre nel 1929, quando J. Gonin comunicò al mondo la inedita proposta di un trattamento chirurgico per il distacco di retina da lui ideato e messo a punto, si recò presso di lui a Losanna e vi trascorse sei mesi. Perfezionatosi in ...
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FRANCAVIGLIA, Francesco
Salvatore Vicario
Nacque a Motta Sant'Anastasia, presso Catania, da Ignazio e da Giuseppina Caponetto il 31 ag. 1841. Laureatosi in medicina e chirurgia presso l'università di [...] 'istituto di A. von Graefe, noto per avere scoperto mediante l'uso dell'oftalmoscopio l'embolia dell'arteria centrale della retina e la papilla da stasi e per l'introduzione del metodo dell'estrazione lineare della cataratta con uno strumento di sua ...
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Astronomia
Figura apparente di un astro; nelle galassie, formazione lenticolare, appiattita e spiraliforne, che circonda il nucleo. D. di Airy D. luminoso centrale della figura di diffrazione in cui consiste [...]
In biochimica, struttura membranosa di circa 160 Å di spessore, contenuta nel segmento esterno dei bastoncelli della retina, nella quale avviene il ciclo biochimico dell’eccitazione visiva.
In embriologia, d. germinativo, piccola zona dell’uovo ...
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COLUCCI, Cesare
F. Di Trocchio
Nacque a Napoli il 31 ott. 1865 da genitori di origine abruzzese, Francesco e Lucilla dei baroni D'Amico. Compiuti i primi studi con brillante esito, nonostante la perdita [...] Giorn. d. Ass. napoletana di medici e naturalisti, II [1891], pp. 245-291; Conseguenze della recisione del nervo ottico nella retina di alcuni vertebrati, in Ann. di neurol., XI [1893], pp. 191-251). I suoi primi lavori di un certo respiro: Malattie ...
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Tecnica chirurgica basata sull’utilizzazione del freddo a temperature al di sotto del punto di congelamento. Le basse temperature formano cristalli di ghiaccio all’interno delle cellule bersaglio con conseguente [...] attiniche. Può anche essere impiegata per il trattamento di patologie maligne di organi interni come tumori retinici, epatici, prostatici e della cervice uterina. La crioftalmologia prevede l’utilizzazione di procedimenti congelanti negli interventi ...
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MANFREDI, Nicolò
Massimo Aliverti
Nacque a Bosco Marengo, nell'Alessandrino, il 3 apr. 1836, in una distinta famiglia piemontese, secondogenito dei tre figli di Carlo Andrea, avvocato e più volte sindaco [...] 1868, vol. 7, pp. 168-172; 1869, vol. 8, pp. 129 s.; Due parole al prof. Arcoleo sullo sviluppo del glioma della retina, ibid., pp. 344 s.), di altre neoplasie oculari (Mixoma del nervo ottico. Esame anatomico, in Annali di ottalmologia, I [1871], pp ...
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sclera In anatomia, la parte non trasparente della tunica esterna dell’occhio, formata soprattutto da fasci di fibre collagene ed elastiche, orientate in tutte le direzioni e disposte in più strati: di [...] alla tunica vascolare dell’occhio o alla retina. Scleromalacia Rammollimento della s.; la forma perforante chirurgico per la cura del glaucoma e degli interventi sulla retina; è praticata anche nell’estrazione dall’occhio dei corpi estranei ...
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Visione a colori per mezzo di reti neurali
Shigeki Nakauchi
(Department of Information and Computer Sciences, Toyohashi University of Technology, Toyohashi, Giappone)
Shiro Usui
(Department of Information [...] i segnali di colore corticali di sette unità cromaticamente selettive. Le unità di input corrispondono alle tre classi di coni nella retina, e le unità di output sono progettate in modo da avere sensibilità spettrali a banda stretta, in accordo con i ...
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CORTI, Alfonso
Mirko D. Grmek
Nacque a Gambarana in Lomellina (allora provincia del Regno sardo, ora prov. di Pavia) il 15 giugno 1822, primogenito di Gaspare marchese di Santo Stefano Belbo e da Beatrice [...] morfologiche, la scoperta del C., della continuità tra le fibre del nervo ottico e le cellule multipolari dello strato interno della retina sarà confermata pienamente dagli studi di H. Müller su pesci e uccelli, di R. Remak sull'uomo e, infine, del C ...
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anatomia Nervo a. di Willis (o nervo spinale, o nervo a. del vago) L’undicesimo paio dei nervi cranici che ha origine dal bulbo (nucleo ambiguo) e dal midollo cervicale; fuoriesce dal cranio attraverso [...] ; è formato da piccole cellule fusate e da abbondanti fibre mieliniche; riceve fibre provenienti dalla zona maculare della retina ed è punto di partenza di fibre dirette al mesencefalo, che intervengono in importanti riflessi visivi.
Botanica
È ...
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retina
rètina (ant. retìna) s. f. [dal lat. mediev. retina, der. di rete «rete» (per i vasi sanguiferi che vi s’intrecciano), termine introdotto dal medico arabo Costantino Africano († 1087), propriam. come agg. (e con pron. piana), tunica...