È il solo dei trattati retorici latini anteriori all'età di Cicerone giunto fino a noi. Erennio, a cui esso è dedicato, appare unito all'autore da parentela e amicizia, da comunanza di tendenze spirituali [...] lui l'autore, malgrado le occupazioni familiari e la predilezione per lo studio della filosofia, accondiscende a stendere un corso di retorica, movendo dal principio che compito dell'oratore è il saper parlare di tutto ciò che per la pratica civile è ...
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segno
Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze.
La dottrina del segno nell’età antica
Le più antiche formulazioni della dottrina del s. risalgono [...] al mondo dell’opinione, si fonda sugli accidenti (in opposizione alla conoscenza fondata sull’essenza) ed è utilizzata dai retori che mirano a persuadere gli ascoltatori (più tardi Quintiliano riprenderà la dottrina dei s. in funzione essenzialmente ...
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Scrittore greco (n. a Samosata nella Siria Commagene verso il 125 d. C. - m. verso la fine del sec. 2°). Di origine forse semitica, apprendista scultore da ragazzo, si volse presto agli studî letterarî [...] in pubblico le sue operette satiriche e dove sembra abbia avuto una crisi spirituale che lo spinse ad abbandonare la retorica per la filosofia. Più tardi fu capo della cancelleria imperiale presso il prefetto di Egitto, dove probabilmente morì negli ...
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. Il termine greco κανών (cfr. κάννα) che vale originariamente "canna" quindi "regolo", venne presto ad acquistare anche il valore di "regola", "norma", "principio", "esempio": in questo senso si parla [...] delle liste più tarde. Canoni, cioè liste di autori da leggersi in servigio della cultura, continuarono a mettere insieme i retori del periodo romano secondo il loro gusto e i bisogni della scuola, sempre più bassi man mano che la cultura decadeva ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] 1822-23 e 1827, con lavori su autori e opere della tarda grecità (Esichio Milesio, la Vita Plotini di Porfirio, i retori e gli scrittori di storia ecclesiastica dei primi secoli). Corredava i testi, originali o tradotti, con commentari per lo più in ...
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PEITHO (Πειϑώ)
E. Simon
È la dea greca della persuasione, il nome è stato tradotto dagli autori latini con Suada e Suadelo; deriva dal verbo greco πείϑειν (persuadere, convincere), lo si incontra raramente [...] sopraffà l'ira delle Erinni (Petersen, 21). P. ha una parte importante anche in Euripide, vi si nota il diffondersi della retorica sofistica. Non a caso quindi Aristofane (Ran., 1391 ss.) fa discutere nell'Ade i due tragici sulla potenza e i limiti ...
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CHEIRONOMIA (χερονομία)
I. Jucker
Fonte principale per l'identificazione del significato sono le menzioni letterarie, di cui quella nell'Onomastikon di Polluce (2, 153) offre la definizione più esatta: [...] ss.). Egli raccomanda dapprima una certa preparazione nella ch. della danza e della palestra, che deve poi servire come base alla ch. retorica per la quale egli sviluppà nel libro xi un sistema completo (3, 65 ss.; per quanto concerne le mani, 85 ss ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Musica e retorica tra Grecia e Roma
Donatella Restani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La comparazione tra i sistemi di comunicazione [...] da famiglie di rango nobiliare dell’Asia Minore si legano a influenti famiglie romane. Ne è un esempio Dionigi di Alicarnasso, maestro di retorica a Roma tra il 30 e il 21 a.C.
Dionigi ha tra i suoi allievi uno dei giovani rampolli della potente gens ...
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BOUCHERON, Antonio Carlo
Piero Treves
Nacque a Torino il 28 apr. 1773 da Giovanni Battista, argentiere, e da Vittoria Grandi. Indirizzato agli studi umanistici, frequentò all'università di Torino la [...] mecenatismo dei suoi sovrani: ed ebbe per la lingua e la cultura greca l'indifferenza ignorante comune alla maggior parte dei coevi retori e letterati nostrani. Il B. fu, appunto, di questi: nella misura in cui non seppe né volle essere uno storico o ...
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convenienza (convenientia)
Pier Vincenzo Mengaldo
Il problema della c. tra concetti e lingua è trattato, secondo lo schema proposto in VE I XIX 3, nel primo capitolo del secondo libro. Il ragionamento [...] , riducendo a essa, come nel passo sopra citato, i termini della seconda.
Bibl. - Marigo, De vulg. Eloq., 164-170; G. Nencioni, D. e la retorica, in D. e Bologna nei tempi di D., Bologna 1967, 95 ss.; D.A., De vulg. Eloq., a c. di P.V. Mengaldo, I ...
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retore
rètore s. m. [dal lat. rhetor -ŏris, gr. ῥήτωρ -ορος]. – Presso gli antichi Greci, nome con cui si indicavano gli oratori e i maestri di eloquenza (e in questo senso il termine si usa ancora con preciso riferimento al mondo greco-romano)....
retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...