Retore greco e maestro di retorica, vissuto circa tra il 104 e il 22 a. C. Non si sa quando abbia lasciato Pergamo per Roma; era già avanti negli anni e già famoso (tra i Romani l'oratore M. Calidio era [...] poi, dopo la morte di Cesare, lo seguì in Roma dove rimase presumibilmente fino alla morte, a capo di una fiorente scuola retorica. Scrisse una Τέχνη (Quint., Inst. or., III, 1, 18), dedicata a Matius, amico di Cesare, e che fu tradotta in latino da ...
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RUINKEN, David
Filologo, nato a Stolp in Pomerania il 2 gennaio 1723, morto a Leida il 14 maggio 1798. Dopo avere studiato nell'università di Wittenberg, passò a Leida alla scuola di T. Hemsterhuis, [...] critica oratorum graecorum (ivi 1768), Velleio Patercolo, e le opere del Mureto (voll. 4, ivi 1789). Contribuì molto allo studio filologico di Platone, e apportò importanti e numerosi contributi alla conoscenza dei grammatici e retori romani. ...
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(o Pizie; gr. Πύϑια) Festa religiosa nazionale dell’antica Grecia, seconda per importanza solo alle Olimpie. Si celebrava in onore di Apollo Pizio, che l’avrebbe istituita dopo aver ucciso Pitone, il [...] d’alloro. La celebrazione consisteva in un agone musicale, gare ginniche e ippiche; molta parte avevano anche le orazioni di retori, le competizioni di poeti e di logografi. L’evento più significativo fu sempre il nomo pitico (νόμος πυϑικός), brano ...
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Le Origini: Testi latini, italiani, provenzali e franco-italiani – Introduzione
Antonio Viscardi
Il presente volume vuole offrire un quadro quanto più possibile preciso della cultura letteraria italiana [...] alla tecnica è l'espressione o traduzione letteraria di quel mondo.
Ed è la tecnica regolata dai canoni severi della retorica codificati dai maestri dell'età imperiale e al mondo medievale trasmessi da Cassiodoro. Appunto per questo sta all'inizio di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Generi tecnici e marginali
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lungi dall’essere aridi manuali, molti trattati tecnici [...] della riscoperta della Poetica di Aristotele, si intensifica l’attività dei critici letterari, che spesso svolgono la professione di retori.
Una delle figure più importanti in quest’ambito è Dionigi d’Alicarnasso, già citato per la sua opera storica ...
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OSTERIA
Paolino MINGAZZINI
Francesco FORMIGARI
. Antichità. - Come ancora oggi nei piccoli paesi dell'Italia centrale e meridionale, l'osteria (caupona) era nell'antichità unita all'albergo. Testi, [...] moda i banchetti nei locali d'infimo ordine, uso che si perpetuò nonostante tutti i provvedimenti legislativi e le prediche dei retori.
Fra le testimonianze non letterarie sulle cauponae gustosissima è quella d'un rilievo d'Isernia, sotto il quale è ...
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. Conviene, come per l'Atticismo (v.), tener distinto il senso grammaticale da quello retorico di questo termine. Il primo è più antico: già grammatici del periodo ellenistico oppongono al corretto uso [...] Ma asiano è in certo modo anche l'Eraclide, autore del libro intorno alle città (sec. III a. C.). Frammenti di retori asiani si trovano anche nel trattato di Gorgia iunior (sec. I a. C.), conservatoci in parte nel rifacimento latino di Rutilio Lupo ...
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Filologo classico, nato a Napoli il 22 febbraio 1913, morto a Genova il 24 settembre 1991. Formatosi alla scuola di A. Rostagni, dopo un decennio di incarichi universitari, ha ricoperto la cattedra di [...] a Varrone (1937), Varrone, il terzo gran lume romano (1954), Svetonio, eques romanus (1958), Svetonio, grammatici e retori (1968), L'idea della preistoria in Varrone (1976), Gli enciclopedisti prima dell'enciclopedismo (1988); di Catone: Catone il ...
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trobar clus
Gianluigi Toja
Nella sua accezione storico-letteraria è la maniera stilistica propria della poesia occitanica di comporre in forma difficile, ermetica, contrapposta al trobar leu o plan, [...] terzina del divino plenilunio del canto XXIII (25-27), dove la sublimità della poesia cela del tutto il sottile tessuto retorico, il miro gurge (Pd XXX 61-69) e la successiva singolarissima transumptio del ‛ vedere ' nel ‛ bere ' (vv. 82-90).
Questo ...
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Nato in Assisi nel 1587, morto nel 1660, fece i suoi studî letterarî e scientifici a Perugia e nell'università di Padova, dove si laureò in medicina a 18 anni; appunto durante la sua dimora in questa città [...] la Tenda Rossa (1613). Notevole è la sua raccolta Autori del bel parlare (Venezia 1643), nella quale sono accolti i rétori principali e più acclamati, da Diomede, Demetrio, Ermogene, al Patrizi, a Lodovico di Norcia, al Panigarola. V'introdusse anche ...
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retore
rètore s. m. [dal lat. rhetor -ŏris, gr. ῥήτωρ -ορος]. – Presso gli antichi Greci, nome con cui si indicavano gli oratori e i maestri di eloquenza (e in questo senso il termine si usa ancora con preciso riferimento al mondo greco-romano)....
retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...