La prima delle cinque parti in cui la retorica divide tradizionalmente il discorso. È il reperimento delle idee, degli argomenti, veri o verosimili, utili ai fini del discorso stesso. De inventione è il [...] titolo di una trattazione retorica in due libri, di Cicerone, composta nell’85 a.C. circa
Nella filosofia scolastica si parla di i. quando ai vari processi logici di elaborazione di idee è contrapposto il procedimento di scoperta di queste stesse ...
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Scrittore francese (Spincourt 1866 - ivi 1941); prof. di retorica, membro dell'Accademia francese dal 1925, è soprattutto originale nei romanzi di ambiente africano. Tra le sue opere più note: Le sang [...] des races (1899); Le jardin de la mort (1905); L'invasion (1907); Le mirage oriental (1910); Saint-Augustin (1913); Les villes d'or (1921); Hippolyte porte couronnes (1932). Da ricordare anche le sue opere ...
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Umanista (Bologna 1476 - Roma 1527). Insegnò (1505-1511) retorica e greco nello Studio della sua città, dove ebbe ospite Erasmo (1506), che aiutò ad approfondire la conoscenza del greco. Segretario (dal [...] 1513) del cardinale Lorenzo Pucci a Roma, fu stimato da Leone X e Clemente VII, che lo nominò segretario apostolico (1524). Perì durante il sacco di Roma e i suoi pochi scritti andarono quasi tutti dispersi; ...
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La terza delle cinque parti in cui la retorica classica divide l’elaborazione del discorso. Essa riguarda la formulazione linguistica delle idee trovate nell’inventio e ordinate nella dispositio. La materia [...] e argomento (genus humile, genus mediocre, genus grave: stile umile, medio e sublime). La trattazione dell’ornatus abbraccia la classificazione dei tropi e delle figure retoriche di parola e di pensiero (figurae elocutionis, figurae sententiae). ...
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Letterato (Levigliani, Stazzema, 1812 - Capriglia, Pietrasanta, 1884); scolopio, insegnò retorica a Urbino, poi a Firenze; fu maestro di Carducci e, oltre a tre drammi sacri, lasciò inni religiosi dedicati [...] alla Vergine e discorsi morali ...
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Umanista (Acquapendente 1542 - Roma 1594), gesuita (dal 1570); insegnò retorica a Siena, Perugia, Roma; scrisse un poema epico, Quinque martyres e Societate Iesu in India (cioè Rodolfo Acquaviva e i compagni; [...] 1591), orazioni e liriche in latino; compilò le Annuae litterae della Compagnia di Gesù per gli anni 1586-91 ...
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Scrittore catalano (Torrent, Gerona, 1823 - Gerona 1876). Professore di retorica e poetica a Madrid e Barcellona, ha pubblicato interessanti studî ancora oggi di utile consultazione, La sátira provenzal [...] (1861), De los trovadores en España (1866), Diálogos literarios (1868), Los refranes del Quijote ordenados y glosados (1874) ...
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Letterato dalmata (Ragusa, Dalmazia, 1735 - ivi 1820); gesuita, insegnò retorica al Collegio Tolomei di Siena e (dal 1773) eloquenza e letteratura greca a Milano. Fu ambasciatore di Ragusa presso il papa [...] e presso il granduca di Toscana. Lasciò, oltre a traduzioni dell'Odissea (1777) e di altri classici, elegie, epistole, epigrammi e poemetti in latino (De echo, 1764; Navis aeria, ecc. 1768) ...
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Umanista (Cordova 1513 - ivi 1591), sacerdote e professore di retorica ad Alcalá. Pubblicò le opere dello zio Fernán Pérez de Oliva, aggiungendo di suo quindici discorsi di argomento morale e filosofico. [...] Scrisse una Memoria sanctorum qui orti sunt in Hispania (1541) e nel 1559 fu nominato cronista reale. Continuò la Crónica general de España di F. de Ocampo e scrisse Las antigüedades de las ciudades de ...
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Retore greco del 3º sec. d. C., famoso insegnante di retorica in Atene e insignito, sotto Massimino, dalla dignità consolare. Delle sue opere ci è giunta un'Arte retorica (Τέχνη ῥητορική) molto guasta [...] da interpolazioni; ma ha numerosi esempî esplicativi di antichi poeti e oratori e in parte di A. stesso ...
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retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...
retore
rètore s. m. [dal lat. rhetor -ŏris, gr. ῥήτωρ -ορος]. – Presso gli antichi Greci, nome con cui si indicavano gli oratori e i maestri di eloquenza (e in questo senso il termine si usa ancora con preciso riferimento al mondo greco-romano)....