In linguistica, figura retorica che consiste nel sostituire, per scrupolo morale, per riguardi sociali o altro, l’espressione propria e usuale con altra di significato attenuato (andarsene per morire). ...
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Nella retorica classica si intende per anastrofe il sovvertimento del percorso lineare di due o tre parole – o dei costituenti e dei gruppi di parole – di una frase: la seconda diventa prima e la prima [...] dunque dalla percezione della consuetudo (della regolarità convenzionale) con cui l’orecchio avverte la linearità del discorso. Così, nella Retorica a Gaio Erennio (opera del I sec. a.C. per tradizione attribuita a Cicerone ma in realtà di autore ...
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Nella retorica classica e nella linguistica testuale moderna il termine anadiplosi (lat. conduplicatio, adiectio, reduplicatio, e in greco anche epanidiplōsis «reduplicazione», epanastrophē «ritorno», [...] giorno 7
novembre dell’anno 1628, don Abbondio, curato di
una delle terre accennate di sopra.
Cicerone, Marco Tullio (1992), La retorica a Gaio Erennio, a cura di F. Cancelli, in Id., Tutte le opere di Cicerone, Milano, Arnoldo Mondadori, 33 voll ...
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Grammatico e maestro di retorica in Gallia nell'età di Claudio (41-54 d. C.). Per confusione, dovuta a s. Girolamo, nel Medioevo fu identificato col poeta epico P. Papinio Stazio. Nell'errore incorrono [...] anche Boccaccio e Dante (Purg. XXI, 89), che dicono il poeta "tolosano", confondendolo col grammatico ...
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Figura retorica che consiste nella ripetizione dell’ultima parte di un segmento sintattico (prosa) o metrico (verso) nella prima parte del segmento successivo; risponde a una semantica di tipo aggiuntivo [...] e la seconda occorrenza è un’espansione della prima: «Noi assistiamo […] grandi malati: malati di quella strana e talora paurosa malattia» (C.E. Gadda) ...
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Nella retorica classica, figura consistente nel far terminare in maniera foneticamente uguale le parole che chiudono (o più raramente aprono) membri consecutivi del periodo, come cola o commi, anche di [...] diversa estensione.
In filologia, in particolare nella critica testuale, ripetizione a breve distanza di parole graficamente uguali o che terminano in maniera uguale; essa causa facilmente l’omissione ...
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Parte della retorica che riguarda la costruzione della frase. Si occupa da un lato della struttura della frase nel suo insieme e nei suoi membri, dall’altro delle sequenze di parole nella frase (del loro [...] ordine in rapporto al senso, del loro accostamento in relazione al suono, del ritmo). Riguardando l’espressione linguistica, viene considerata come una parte della elocutio (anche se per vari aspetti è ...
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Linguistica
Figura retorica che consiste nel ripetere, in principio di verso o di proposizione, una o più parole con cui ha inizio il verso o la proposizione precedente: «Per me si va nella città dolente, [...] /Per me si va nell’eterno dolore, /Per me si va tra la perduta gente» (Dante).
Religione
In origine il pane offerto per la celebrazione eucaristica; poi, nelle liturgie orientali, la parte principale ...
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Nella tradizione retorica occidentale il termine amplificazione (lat. amplificatio, exaggeratio; greco áuxesis, da auxánō «accrescere») indica un complesso di tecniche che intensificano i discorsi con [...] essa prevede un mescolamento delle tecniche previste dall’antichità coinvolgendo le figure più tradizionali in un gioco sapiente di modulazione retorica. Un esempio si ha in “Falsetto” (da Ossi di seppia, vv. 42-49):
T’alzi e t’avanzi sul ponticello ...
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EUFEMISMI
L’eufemismo è una figura retorica che consiste nel sostituire – per scrupolo morale o religioso, per pudicizia, per ragioni sociali o comunque di rispetto – l’espressione propria e usuale con [...] un’altra di significato attenuato
ha un brutto male (= un cancro)
si è fatto male dove non batte il sole (= ai genitali)
Gianna ha le sue cose (= le mestruazioni).
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retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...
retore
rètore s. m. [dal lat. rhetor -ŏris, gr. ῥήτωρ -ορος]. – Presso gli antichi Greci, nome con cui si indicavano gli oratori e i maestri di eloquenza (e in questo senso il termine si usa ancora con preciso riferimento al mondo greco-romano)....