CICALA, Carlo
Gigliola Fragnito
Nacque a Genova intorno al 1530 in un'antica famiglia appartenente alla nobiltà "vecchia" di quella Repubblica, figlio di Nicolò, fratello del cardinale Giambattista, [...] prima preso parte ai festeggiamenti per il riconosciniento del titolo granducale ai Medici da parte dell'imperatore Massimiliano II.
Aveva retto la nunziatura per quasi tre anni in un periodo in, cui l'alleanza fra il granducato e la Sede apostolica ...
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CAETANI, Francesco
Marina Raffaeli Cammarota
Giuseppe Scichilone
Nato l'11 marzo 1594 da Filippo e da Camilla Gaetani d'Aragona, a quindici anni fu condotto dallo zio cardinale Antonio in Spagna, dove [...] però giunse a Palermo solo il 4 apr. 1667. Il giorno dopo il C. lasciò la capitale con la viceregina, dopo aver retto il Regno per quattro anni, "privatamente… temendo le villanie dell'irritato popolo e il dispregio della nobiltà" (Di Blasi, p. 382 ...
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FILOMARINO, Ascanio
Massimo Bray
Nacque a Benevento nel 1583 dai duchi della Torre. Era figlio di Claudio, fratello di Scipione, maestro di campo al servizio spagnolo, di Gennaro, religioso teatino [...] "normalizzare" i conflitti, incapace di fronteggiare il disegno politico del cardinale, abbandonò il governo del Regno.
Dopo aver retto l'arcivescovato cittadino per venticinque anni il F. morì a Napoli il 3 nov. 1666.
Fu un importante collezionista ...
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CRISTIANOPULO, Ermanno Domenico
Giuseppe Pignatelli
Nato a Traù (oggi Trogir), in Dalmazia, probabilmente nel 1730 (come si desume dal Libro dei morti della parrocchia di S. Maria sopra Minerva), entrò [...] alla giurisdizione limitata dei preti (pp. 41 e 360).
Nel rapporto papa-episcopato il C. sviluppa una teoria comunitaria: il governo è retto dal corpo intero, di cui fa parte, sia pure come capo, il vescovo di Roma. Ma, in pratica, ben poco di quel ...
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D'ADDA, Ferdinando
Franca Petrucci
Di antica famiglia lombarda, nacque a Milano il 27 ag. 1650 da Costanzo conte di Sale e da Anna Cusani.
Intraprese studi giuridici e addottoratosi fu ascritto al Collegio [...] di successione spagnuola. Secondo la testimonianza del solo F. A. Zaccaria (Auximatium episcoporum series, Auximi 1764, p. 114) avrebbe retto il vescovato di Osimo per diciotto mesi dal dicembre 1706.
Rientrato a Roma, il D., che il 16 apr. 1714 ...
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PETRA, Carlo
Dario Luongo
– Nato a Vastogirardi il 24 novembre 1629 da Vincenzo e Settimia Filonardi, si laureò in utroque iure ad appena sedici anni. Nella professione forense conseguì subito notevoli [...] all’epoca normanno-sveva, e sottolineava l’ampiezza della sua iurisdictio. Ma teneva a puntualizzare che l’ufficio era retto col consiglio e col voto decisivo del ministro regio che ricopriva la carica di consultore. Quest’ultimo, scelto fra ...
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BONAVENTURA da Bagnoregio, santo
Raoul Manselli
Nacque a Civita di Bagnoregio, nella Tuscia romana, da un medico di elevata condizione familiare, Giovanni di Fidanza, e da Maria di Ritello. Battezzato [...] un lume per giudicare, così l'affetto ha bisogno di un certo calore e un'inclinazione spirituale per amare rettamente; così dunque come nella parte dell'anima conoscitiva vi è un naturale principio del giudizio (naturale iudicatorium)... così nella ...
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GREGORIO XVI, papa
Giacomo Martina
Ultimo di cinque figli, Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Mussoi, frazione di Belluno e residenza estiva della famiglia, il 18 sett. 1765 da Giovan Battista, [...] nessuno ha confrontato per quegli anni su un piano scientifico il sistema toscano del libero scambio e quello romano, retto da un severo e dannoso protezionismo, sebbene quella differenza colpisse i turisti appena passavano dal Granducato allo Stato ...
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POMPONAZZI, Pietro
Vittoria Perrone Compagni
POMPONAZZI, Pietro (Petrus Pomponatius Mantuanus, de Pomponatiis). – Nacque a Mantova il 16 settembre 1462 in una famiglia agiata, da tempo legata ai Gonzaga, [...] ’uomo è ridotta alla capacità di usare la ragione come mezzo ordinato al fine dalla causa superiore; ma il suo retto uso (e dunque la stessa virtù) dipendono dalla configurazione stellare che ha presieduto alla formazione dell’individuo, anche se l ...
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DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] Gaetano De Sanctis, insegnante di greco, libero docente di storia antica nell'università, di ottimi studi, di grande perspicacia, retto e severo" (cfr. M. Petrucciani, in Nuova Antologia, giugno 1957, p. 257). E fu la prima, commendatio non tecnica ...
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retto-
rètto-. – Primo elemento compositivo di numerosi termini del linguaggio medico, nei quali rappresenta il sost. retto3, indicando quindi rapporto con l’intestino retto, con sign. e uso affine a quelli del prefissoide procto-, con cui...
retto2
rètto2 agg. [dal lat. rectus, propr. part. pass. di regĕre «dirigere, guidar diritto»]. – 1. Che è diritto, che ha o segue un andamento costante, senza curve o cambiamenti di direzione. Raro in usi generici (in cui è com. diritto1),...