SUPERANTIGENE
Daniele Primi-Luisa Imberti
Il termine ''superantigene'' è stato proposto da J. White nel 1989 per descrivere un gruppo di molecole capaci d'interagire e di attivare i linfociti T tramite [...] TCR (T Cell Receptor o recettore per l'antigene delle cellule T). Ogni antigene può essere quindi riconosciuto, complessato alle molecole del sistema HLA, solo dalle poche cellule che esprimono il recettore specifico. Il legame tra recettore e ...
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Nutrizione
Gianni Tomassi
(XXV, p. 85; App. IV, ii, p. 631; V, iii, p. 714)
L'alimentazione e la n. umana stanno acquistando sempre più importanza nella prevenzione di patologie di tipo cronico-degenerativo [...] La sua struttura è analoga a quella di una molecola trigliceridica con 6÷8 molecole di acidi grassi attaccate al saccarosio, invece delle via di estinzione.
Resta il problema di poter riconoscere l'alimento o l'ingrediente biotecnologico rispetto al ...
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(v. carboidrati, VIII, p. 945; App. I, p. 358; II, I, p. 503)
Col termine carboidrati ci si riferisce attualmente a una vasta famiglia di composti organici naturali di massa molecolare variabile entro [...] d'insieme. - Terminologia elementare. - I carboidrati a più basso peso molecolare (n compreso tra 5 e 20, circa) sono composti più o qui al ruolo svolto da taluni carboidrati nel ''riconoscimento'' intra- e intercellulare, ruolo probabilmente ancor ...
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Vita, origine della
Renato Fani
Matteo Brilli
Dalla seconda metà degli anni Novanta del 20° sec., gli studi sull'o. della v. sulla Terra hanno ripreso notevole vigore, principalmente grazie all'enorme [...] Al di là di questo, al problema della instabilità delle molecole di RNA e dei suoi precursori nell'ambiente primordiale vengono date esse agire da catalizzatori multifunzionali in grado di riconoscere diversi substrati simili. Tuttavia, le due ipotesi ...
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Paleontologia
Danilo Torre
(XXVI, p. 50; App. IV, ii, p. 725; V, iv, p. 24)
La p. ha conosciuto a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale un notevole sviluppo, sia per la qualità e quantità [...] ordine definito e perciò ogni periodo di tempo può essere riconosciuto dal suo contenuto fossile. Tale affermazione è valida se peso ha la provata presenza nello spazio interstellare di molecole organiche e di microscopici oggetti dotati di una ...
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Modello
Silvano Petrarca
Il termine modello è diffusamente utilizzato per indicare un ampio insieme di costruzioni formali ottenute mediante schematizzazioni di processi, comportamenti, situazioni ecc., [...] caratteristica sono impiegate per risolvere problemi di riconoscimento delle forme anche in condizioni di disturbo con particolari valori di temperatura, pressione, densità, peso molecolare, fissati in funzione della quota.
La locuzione modello ...
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Immunopatologia
Fernando Aiuti
Giuseppe Luzi
(App. V, ii, p. 622)
Gli aspetti più rilevanti nell'ambito dell'immunologia hanno riguardato, negli anni Novanta, varie malattie, con una migliore definizione [...] i T ma sono presenti i B, il meccanismo patogenetico riconosciuto riguarda alcune mutazioni sulla catena γc dei recettori per le riconoscere epitopi appartenenti a diversi fosfolipidi. In particolare, sembra che l'azione verso una molecola ...
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. Elemento chimico avente simbolo B; peso atomico 10,82; numero atomico 5. Allo stato libero lo si conobbe solo ai primi del sec. XIX; ma da gran tempo erano noti alcuni suoi composti: nel Medioevo il [...] a 100°; fonde a 580° circa, bolle a 1500° circa. Il peso molecolare in H2SO4 è 140 (B4O6). In acqua prima si frantuma poi si scioglie. zona di concentrazione optimum per ottenere il fenomeno.
Riconoscimento e dosaggio. - L'acido borico colora la ...
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SISTEMATICA
Roberto Argàno
(XXXI, p. 922; App. III, II, p. 756)
Scienze biologiche. - La zoologia, come la botanica, è una delle discipline che, per tradizione, è appesantita da una classificazione, [...] di quelle nate successivamente (come la genetica, la biologia molecolare, l'informatica). Definire oggi in maniera esaustiva l'unità , di cui si serve il tassonomo per il loro riconoscimento, sono in genere diversi dai caratteri, morfologici e d ...
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Imprinting animale
Stefano Parmigiani
Il fenomeno definito imprinting animale si riferisce a quelle forme di apprendimento che avvengono durante gli ultimi stadi della vita prenatale e/o le prime fasi [...] il nido poco dopo la schiusa, le oche non possiedono un riconoscimento innato dell'immagine materna: più precisamente, la tendenza a rispondere insensibili all'imprinting.
A livello molecolare le modificazioni biochimiche più salienti riguardavano ...
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impronta2
imprónta2 s. f. [der. di improntare1]. – 1. Segno che lascia un corpo impresso su un altro: fare, lasciare un’i.; cancellare le i.; l’i. del sigillo, del conio, dei caratteri di stampa; le i. delle zampe del gatto sul tappeto; l’i....
enzima
enżima s. m. [dal ted. Enzym (comp. del gr. ἐν «dentro» e ζύμη «fermento»), termine coniato (1877) dal fisiologo ted. W. Kühne] (pl. -i). – In biochimica, nome generico di un gruppo di sostanze di natura proteica (una volta dette fermenti)...