Il nostro sistema immunitario può essere considerato un 'sesto senso' in grado di riconoscere e contrastare tutto quello che può arrecarci danno. Nel corso dell'evoluzione si è sviluppato in maniera da [...] batteri. Per distinguere i propri componenti da quelli estranei, il sistema immunitario ha dovuto imparare a riconoscere, già nella vita prenatale, ogni molecola propria, attraverso un processo che avviene nel timo o nel midollo osseo e che prende il ...
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SUPERANTIGENE
Daniele Primi-Luisa Imberti
Il termine ''superantigene'' è stato proposto da J. White nel 1989 per descrivere un gruppo di molecole capaci d'interagire e di attivare i linfociti T tramite [...] TCR (T Cell Receptor o recettore per l'antigene delle cellule T). Ogni antigene può essere quindi riconosciuto, complessato alle molecole del sistema HLA, solo dalle poche cellule che esprimono il recettore specifico. Il legame tra recettore e ...
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Vita, origine della
Renato Fani
Matteo Brilli
Dalla seconda metà degli anni Novanta del 20° sec., gli studi sull'o. della v. sulla Terra hanno ripreso notevole vigore, principalmente grazie all'enorme [...] Al di là di questo, al problema della instabilità delle molecole di RNA e dei suoi precursori nell'ambiente primordiale vengono date esse agire da catalizzatori multifunzionali in grado di riconoscere diversi substrati simili. Tuttavia, le due ipotesi ...
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Paleontologia
Danilo Torre
(XXVI, p. 50; App. IV, ii, p. 725; V, iv, p. 24)
La p. ha conosciuto a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale un notevole sviluppo, sia per la qualità e quantità [...] ordine definito e perciò ogni periodo di tempo può essere riconosciuto dal suo contenuto fossile. Tale affermazione è valida se peso ha la provata presenza nello spazio interstellare di molecole organiche e di microscopici oggetti dotati di una ...
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Immunopatologia
Fernando Aiuti
Giuseppe Luzi
(App. V, ii, p. 622)
Gli aspetti più rilevanti nell'ambito dell'immunologia hanno riguardato, negli anni Novanta, varie malattie, con una migliore definizione [...] i T ma sono presenti i B, il meccanismo patogenetico riconosciuto riguarda alcune mutazioni sulla catena γc dei recettori per le riconoscere epitopi appartenenti a diversi fosfolipidi. In particolare, sembra che l'azione verso una molecola ...
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Molecola
Amilcare Carpi De Resmini
(XXIII, p. 548; App. II, ii, p. 338)
Molecole messaggere gassose
Nell'organismo vivente, ordini e informazioni percorrono una rete nella quale le fibre nervose e gli [...] e veicolati all'esterno da complessi meccanismi di estrusione, attivano recettori specifici che ne riconoscono la conformazione molecolare e vengono successivamente inattivati per rifissazione nei depositi o per demolizione a opera di enzimi ...
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Il problema è stato studiato in questo ultimo decennio specialmente dal punto di vista fisiologico e chimico-biologico. La maggior parte delle ricerche è stata eseguita su uova di Echinodermi. Le già ricordate [...] con una terza sostanza, anch'essa di elevato peso molecolare, indicata col nome di cosupporto o di trasportatore secondario ooforo dell'uovo dei mammiferi. L'enzima è stato riconosciuto come appartenente al gruppo delle mucinasi. Le ricerche ...
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Per e. si intende il cambiamento storico dell'insieme delle istruzioni necessarie alla formazione di un organismo (Luria, Gould, Singer 1984). In particolare, con riferimento all'e. biologica, tale definizione [...] selezione naturale (e. neutrale); 3) il riconoscimento che il processo evolutivo è descritto nella sua è frequente il fenomeno della pleiotropia, in cui la stessa molecola regolatrice agisce su più geni bersaglio, eventualmente in tessuti e stadi ...
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TIMO
Giuseppe Tridente-Dunia Ramarli
(XXXIII, p. 852)
Il microambiente timico è un sistema complesso, multicellulare, nella cui compagine avviene il differenziamento della linea linfoide T, cui è affidata [...] per cui sono programmati (fenomeno della restrizione), così come quelli endogeni da ignorare. Se la presenza di molecole MHC è condizione indispensabile per il riconoscimento delle cellule T, sia helper che citotossiche, l'assenza delle stesse ...
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Per quanto riguarda il c. (v. anche citogenetica, in App. IV, i, p. 458; citologia, X, p. 467; App. II, i, p. 626; IV, i, p. 467; genetica, XVI, p. 513; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. [...] dell'attività genica in quanto hanno la possibilità di riconoscere specifiche sequenze del DNA.
Centromeri. − Le conoscenze sempre terminare con un telomero. Dal punto di vista molecolare si deve trattare di zone specificamente strutturate, dato che ...
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impronta2
imprónta2 s. f. [der. di improntare1]. – 1. Segno che lascia un corpo impresso su un altro: fare, lasciare un’i.; cancellare le i.; l’i. del sigillo, del conio, dei caratteri di stampa; le i. delle zampe del gatto sul tappeto; l’i....
enzima
enżima s. m. [dal ted. Enzym (comp. del gr. ἐν «dentro» e ζύμη «fermento»), termine coniato (1877) dal fisiologo ted. W. Kühne] (pl. -i). – In biochimica, nome generico di un gruppo di sostanze di natura proteica (una volta dette fermenti)...