Scienza greco-romana. Scienza e forme di sapere in Platone
Luc Brisson
Scienza e forme di sapere in Platone
L'atteggiamento di Platone nei confronti del sapere relativo al mondo sensibile è oggetto [...] i casi interviene la nozione di perspicuità, che si riferisce a realtà distinte soltanto per statuto ontologico: da un coltivate" (ibidem, 77 a-b). La sostanza delle piante è dunque affine alla nostra (cfr. apò syngenõn, 80 e; tò syngenés, 81 a ...
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Scienza greco-romana. Tolomeo
Ferruccio Franco Repellini
Tolomeo
L'indagine scientifica
Di Claudio Tolomeo si sono conservate numerose opere, che nel loro insieme coprono un ampio settore dell'enciclopedia [...] si serve in molti casi di osservazioni fatte in riferimento a certe stelle fisse e inoltre richiede anch'essa il con il centro dell'epiciclo, C). A questo punto il problema è affine a quello già visto per la Luna, ossia trovare il rapporto tra ...
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Scienza greco-romana. La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Giulio Lucchetta
La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Problemi di metodo
Nel Libro I della Metafisica, Aristotele traccia un [...] Siro, contemporaneo di Talete, il quale in effetti in un paesaggio affine ambientò lo scambio di doni di nozze tra Zas e Ctonia cataloghi di Ippia possa essere stato il manuale di riferimento per la genealogia filosofica aristotelica, e se così fosse ...
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Epistemologia delle scienze sociali
Hans Albert
Introduzione
Le moderne scienze sociali si articolano in una pluralità di discipline teoriche, storiche e normative aventi per oggetto lo studio dei contesti [...] a tale scopo un modello del sistema reale al quale si riferisce la spiegazione. Un esempio tipico è sempre stato il modello Georg Gadamer, Karl Otto Apel e Jürgen Habermas. Un movimento affine è quello che si ricollega, nell'ambiente anglosassone, a R ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] buona letteratura. La madre, Giulia Carbone, era di distinta famiglia, affine a quella degli Spaventa poi divenuti amicissimi del De Meis.
Compiuti i che sto tirando giù in furia" (e si riferiva a IMammiferi, pubblicato a Torino nel 1858 nell'unico ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giordano Bruno
Michele Ciliberto
In seguito alla morte sul rogo, sull’opera di Giordano Bruno si è accumulata la densa polvere di una fortuna, e di un mito, che ha stravolto per un lungo periodo tratti [...] è il nodo interessante, dal punto di vista filosofico. I riferimenti alla sua vita personale, a episodi della sua infanzia, occhi è più che sufficiente.
A Venezia si comporta in modo affine: decide di pentirsi e si pente (chiedendo che la cerimonia ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] cui debolezza ha bisogno di quell'aiuto (auxilium, etimologicamente affine ad auctoritas) che è costituito appunto da Dio, dalla sua delle forme d'autorità è un decisivo punto di riferimento sia per le scienze sociali sia per le scienze politiche ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] che sta alla base dei singoli contenuti matematici, all'affinità nel processo di formazione delle idee e alle numerose In particolare, fissando in maniera opportuna la conica di riferimento, la geometria metrica si rivela essere parte della geometria ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Benedetto Croce
Michele Maggi
La disposizione civile, o etico-politica, della filosofia guida l’intera opera di Croce: non un programma intellettuale, ma un riconoscimento di realtà, non una regola [...] l’impegno intero di Croce in un ruolo di riferimento ideale e insieme di indirizzo e direzione politica effettiva. diversità è proprio la scelta di Vico quale pensatore sentito più affine: «Il primo filosofo – scrive nella Logica – che innalzasse ...
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Utilitarismo
Carlo Augusto Viano
Le origini
John Stuart Mill diceva che "in uno dei romanzi di Galt, Gli annali della parrocchia, [...] il membro della Chiesa scozzese di cui il libro costituisce un'immaginaria [...] a quella humiana in termini di utilità, perché così emergeva un riferimento più diretto al piacere e al dolore. Infatti l'utilità è estranea. In Inghilterra il programma benthamiano trovò affinità con i movimenti riformatori che chiedevano una ...
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affinita
affinità s. f. [dal lat. affinĭtas -atis; v. affine 2]. – 1. Vincolo di parentela che passa fra un coniuge e i parenti dell’altro. Per analogia, a. etimologica, parentela tra vocaboli corradicali. 2. a. Attrazione, simpatia: a. elettiva,...
affine2
affine2 s. m. e agg. [dal lat. affinis «confinante», comp. di ad- e fines «confini»]. – 1. s. m. Si dicono affini i parenti di un coniuge rispetto all’altro coniuge, e questo rispetto a quelli; la linea (retta o collaterale) e il...