Rivoluzionario e uomo di stato cinese (Shaoshan, prov. Hunan, 1893 - Pechino 1976). Nato da media famiglia contadina, passò la giovinezza nello Hunan, dove svolse varî mestieri e compì studî irregolari. [...] guidò il partito in una strategia che saldava insieme la lotta antimperialista e la lotta antifeudale applicando la riformaagraria nelle zone liberate (Il ruolo del Partito comunista cinese nella guerra nazionale, 1938; Sulla nuova democrazia, 1940 ...
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Uomo politico italiano (Napoli 1925 - Roma 2023). Dirigente del PCI e poi del PDS, è stato deputato, presidente della Camera e ministro dell'Interno, oltre che presidente della commissione affari costituzionali [...] altro alle riviste Società e Cronache meridionali (1954-60) con saggi sul dibattito meridionalista, sulle politiche di riformaagraria e sull'industrializzazione del Mezzogiorno. È autore di diversi libri: Movimento operaio e industria di Stato (1962 ...
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Uomo politico cileno (Valparaíso 1908 - Santiago 1973). Deputato socialista, nel 1970 divenne, a capo di una coalizione di sinistra, presidente della repubblica. Attuò la riformaagraria e nazionalizzò [...] privilegiati cileni e delle grandi società multinazionali, soprattutto statunitensi. Procedette infatti alla integrale attuazione della riformaagraria, e successivamente alla nazionalizzazione di alcune industrie e delle miniere di rame. In politica ...
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Uomo politico italiano (Fratta Polesine 1885 - Roma 1924). Più volte deputato, fu segretario del Partito socialista unitario (1922). Convinto antifascista, fu ucciso in seguito alla denuncia che aveva [...] della manodopera. Venne eletto alla Camera nel 1919, 1921 e 1924; come parlamentare sostenne la riformaagraria e la polemica antiprotezionistica, mentre, testimone degli esordî dello squadrismo padano, maturava un antifascismo senza cedimenti ...
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Uomo politico venezuelano (Sabaneta, Barinas, 1954 - Caracas 2013). Nel 1992 tentò un colpo di stato militare, il cui fallimento lo portò in carcere, dove rimase fino al 1994. Eletto presidente nel 1998 [...] . Il suo operato, e in particolare alcune delle leggi promulgate fino agli inizi del 2002 (in primis, la riformaagraria), ha alimentato un crescente malcontento, materializzatosi nell'aprile 2002 in un colpo di stato, tramato da alti ufficiali dell ...
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Uomo politico russo (Simbirsk 1881 - New York 1970). Socialista moderato, dopo la rivoluzione del febbr. 1917 fu ministro della Giustizia, poi della Guerra e infine (luglio) primo ministro. Contrario a [...] . Eletto nel 1912 deputato per il partito del lavoro (trudoviki) alla quarta Duma, si occupò dei problemi della riformaagraria. A partire dalla dichiarazione di guerra, ritenne primo obiettivo la vittoria: mentre continuava, dunque, la sua lotta ...
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Donna politica filippina (prov. di Tarlac 1933 - Manila 2009). Proveniente da una famiglia di grandi proprietari terrieri, assunse un ruolo pubblico durante la prigionia del marito B. Aquino (1972-80) [...] mancato accordo con le forze della guerriglia. La politica di austerità adottata da A. C. e i limiti della riformaagraria (1988) non permisero di risolvere i problemi sociali del paese, mentre ulteriori tensioni suscitò il suo tentativo di rinnovare ...
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Uomo politico e militare algerino (Guelma, Bona, 1925 - Algeri 1978). Unitosi a Ben Bella allo scoppio della guerra d’indipendenza algerina (1954), nel 1955-57 diresse le operazioni di guerriglia nell'Oranese. [...] di una politica rivolta in senso socialista: nazionalizzazioni nel campo petrolifero, industriale e bancario e ripresa della riformaagraria (1970-71). In campo internazionale orientò la politica algerina verso un aperto sostegno ai movimenti di ...
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Appartenente a una famiglia della piccola aristocrazia moldava (Galaţi 1820 - Heidelberg 1873) tornato in patria dagli studî all'estero (Parigi, Pavia e Bologna) con idee liberali, prese parte ai moti [...] due i principati vita natural durante. Col proposito di creare l'unità dei principati negli ordinamenti, promosse la riformaagraria, la legge sull'istruzione pubblica e l'espropriazione dei cosiddetti conventi "dedicati". Tutto questo gli alienò la ...
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Uomo politico danese (Gartow, Hannover, 1735 - Copenaghen 1797). Chiamato in Danimarca dallo zio Johan Hartvig B., divenne ministro degli Esteri nel 1773 (e tale rimase, salvo una breve interruzione, fino [...] convenzione, gli attirarono l'ostilità russa. Nel 1794 fece un trattato di neutralità con la Svezia, molto favorevole al commercio danese. All'interno contribuì alla attuazione della riformaagraria e alla liberazione dei servi della gleba (1788). ...
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riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...
agrario
agràrio agg. e s. m. [dal lat. agrarius agg., der. di ager agri «campo»]. – 1. agg. Che riguarda la coltivazione dei campi (talora usato anche come sinon. di agricolo): scuola a., istituto a., scuola, istituto di agraria; perito a.,...