Il movimento e l'organizzazione cooperativa
Luigi Trezzi
Questo contributo vuole mostrare quanto fecero i cattolici italiani per la diffusione delle cooperative, accennando all’ipotesi che esse fossero [...] dalle banche maggiori o di natura analoga, come le casse agrarie della Basilicata, anche se in alcuni casi, come nel Lazio La presenza di uomini nostri in seno agli enti di riforma da affidamento per l’incremento della cooperazione». Anche grazie ...
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MONACHESIMO
Vito Fumagalli
Francesco Sferra
Monachesimo cristiano
di Vito Fumagalli
1. Lo spirito del monachesimo
Il fenomeno monastico appartiene, sotto forme diverse, all'intera storia della civiltà, [...] dalla vicinanza e dalla sovrapposizione della scienza agraria musulmana. Grandi creatori di oasi, gli Arabi di tutto ciò, nel dar vita a questi e ad altri movimenti riformatori contò anzitutto il cambiamento che investì, anche se in diverse misure e ...
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Le forme del ministero cristiano alle soglie della secolarizzazione
Gaetano Greco
Premessa
Nel 1860 sui campi di battaglia di Capua e del Gargano si coprì di gloria Atanasio Bracci Cambini da Buti, [...] In questo programma di studi era assente quella cultura civile (a partire dall’economia agraria), che di lì a poco le correnti del riformismo cattolico porranno come un’esigenza non più rinviabile per il bagaglio culturale del sacerdote, soprattutto ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Etnici, conflitti
Daniele Conversi
Introduzione
I conflitti etnici costituiscono ormai la maggiore causa e il principale catalizzatore di guerre interne ed internazionali. La guerra fredda aveva apparentemente [...] ultimo non è ipotizzabile in una società prevalentemente agraria, in cui la divisione del lavoro tra e la diffusione del culto della lingua contribuirono assai prima della Riforma a creare un senso di comunità immaginata, quindi di nazione italiana ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] da posizioni liberali: aveva piuttosto in mente moderatissime riforme amministrative. Era però teso a farsi benvolere e «paese legale», creando un grande partito conservatore a base agraria, che accogliesse in un alveo nazionale anche la sensibilità ...
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Fare la carita: attivita e attivismo
Gianni La Bella
Intervenendo al Troisième Congrès scientifique international des catholiques, tenutosi a Bruxelles dal 5 all’8 settembre 1894, Giuseppe Toniolo afferma: [...] dal Senato. Questi dati troveranno conferma nell’inchiesta agraria deliberata dal Parlamento e affidata al senatore lombardo sua Chiesa attorno all’obiettivo di «farsi prossimo».
La riforma del Concordato nel 1984 segna la fine del sistema beneficiale ...
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Metamorfosi della vita religiosa: frati e clero regolare
Daria Gabusi
Gli ordini religiosi nati sul territorio nazionale nei primi centocinquant’anni di vita dell’Italia unita, così come quelli più [...] il napoletano Ludovico da Casoria (1814-1885), dei frati Minori Riformati, si proponeva lo scopo di riscattare dalla schiavitù i bambini che sarebbe poi divenuto l’«Istituto Bonsignori», scuola agraria tutt’oggi molto attiva) era Giovanni Bonsignori ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] e piccoli ceti agrari, tra industriali illuminati e sindacati cristiani, tra proprietà agraria e ceti Meda e, al suo interno, per Vercesi, in funzione riformista e anticonservativa; per il cauto connubio integrista-moderato del padre Pavissich ...
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Cattolici e cultura costituzionale
Nicola Antonetti
Lo Stato liberale: ‘opposizione’ o ‘conciliazione’
Vari furono gli approcci che, dopo l’Unità d’Italia, il pensiero politico cattolico sviluppò verso [...] in Parlamento un partito conservatore a base agraria, i possibili sviluppi della tradizione autonomistica , Roma 1988; M.S. Piretti, Roberto Ruffilli: una vita per le riforme, Bologna 2008.
19 Cfr. G. Miglio, Una repubblica migliore per gli italiani ...
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URBANO VI
Ivana Ait
Bartolomeo Prignano nacque a Napoli nel 1318. Scarse sono le notizie sulle origini della famiglia. Si ritiene che il padre Nicolò, probabilmente proveniente da Pisa, emigrato a Napoli [...] Massello, dalle quali sembra trapelare anche un tentativo di riforma (O. PŠrerovsk´y). In particolare il 28 aprile ; S. Carocci, Tivoli nel Basso Medioevo. Società cittadina ed economia agraria, Roma 1988; G.G. Merlo, Dal papato avignonese ai grandi ...
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riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...
agrario
agràrio agg. e s. m. [dal lat. agrarius agg., der. di ager agri «campo»]. – 1. agg. Che riguarda la coltivazione dei campi (talora usato anche come sinon. di agricolo): scuola a., istituto a., scuola, istituto di agraria; perito a.,...