concili ecumenici
Antonio Menniti Ippolito
Le assemblee universali della Chiesa
Nella Chiesa antica era l'intera comunità dei fedeli che si riuniva per eleggere i propri pastori e per deliberare su [...] a chiedere al papa di convocare un concilio che riformasse la Chiesa e riunificasse la cristianità.
Le trattative perché l'assemblea prese ferma posizione in materia di dottrina cattolica (Controriforma). Ribadì la validità dei sacramenti e definì ...
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BAURA, Andrea
Franco Gaeta
Frate agostiniano, presente al capitolo generale dell'Ordine tenuto a Venezia nel 1519, cominciò a far parlare di sé dopo una serie di prediche tenute a Venezia nel 1520, [...] stampa del B. lo fa comunemente catalogare nei dizionari e nei repertori soltanto come campione dell'ortodossia cattolica nei primi anni della Riforma.
Il Perini attribuisce al B. l'Opera spirituale del P. Andrea ferrarese, dedicata a Lucrezia Borgia ...
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BERETTI, Adriano
Giovanni Pillinini
Nacque a Valentigo, nel territorio di Oderzo (Treviso), il 25 nov. 1506, da Giovanni e da una Domenica originaria di Oderzo. Gli fu imposto il nome di Gerolamo, mutato [...] luterana. Dopo la fuga del Vergerio ed il suo clamoroso passaggio alla Riforma, il nuovo vescovo, Tommaso Stella, aveva iniziato una vasta azione di recupero della diocesi all'ortodossia cattolica, e il B., divenuto a sua volta vescovo dopo la morte ...
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BAGLIONI, Luca
Nicola De Blasi
Nacque, intorno al 152o, a Perugia e appartenne quasi certamente alla nobile e potente famiglia cittadina (cfr. C. Cartari, Advocatorum Sacri Consistorii Syllabum, Romae [...] è da ravvisare un'anticipazione di quella che sarà la riforma nel campo della predicazione di Francesco Panigarola.
Nella polemica vuol sostituire un'esposizione semplice e serena dell'ortodossia cattolica, sì che si giunga a confutar l'eresia quasi ...
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BERNARDO da Venezia (al secolo Bernardo Baffo)
Giuseppe Pignatelli
Nacque il 22 apr. 1712 da nobile famiglia veneziana. Nel 1729 indossò l'abito dei padri riformati di stretta osservanza dell'Ordine [...] del celibato del clero romano, e progetto per la sua riforma, migliore che non è quello del Trattato teologico-politico del teme, perciò, di usare in funzione apologetica della religione cattolica frasi di Rousseau e Bayle, e di citare spesso con ...
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evangelizzazione
Predicazione e diffusione del Vangelo, soprattutto con riferimento ai primi secoli della Chiesa o alla prima introduzione del cristianesimo in un Paese o presso una popolazione. Le missioni [...] . Nel corso dell’Ottocento la concorrenza interna alle famiglie religiose cattoliche e protestanti, nonché il confronto fra i riformati tutti e Roma, aumentò soprattutto in relazione alla «corsa» per il controllo dell’Africa e alla coeva necessità ...
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Trento, Concilio di
Concilio universale, fra i più importanti della Chiesa cattolica (1545-63). A premere per la convocazione di un concilio era stato soprattutto Carlo V, già nel tempo di Clemente VII: [...] legati pontifici e senza la partecipazione dei protestanti. Subito si discusse se il concilio dovesse iniziare a trattare di riforma disciplinare della Chiesa, come chiedeva, con altri, Carlo V, o di questioni dottrinarie, come auspicava il papa. Si ...
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ANTONELLI, Nicola Maria
Elvira Gencarelli
Nacque a Pergola, nella Legazione di Urbino, l'8 luglio 1698, da una nobile famiglia di Senigallia. Terminati a Roma gli studi filosofici, seguì quelli di diritto [...] alla commissione incaricata di preparare i lavori per la riforma del breviario, cui l'A. lavorò per molti anni , p. 72; Dict. d'Hist. et de Géogr. Ecclés., III, coll. 840-841; Dict. de Théol. Cath., I, col. 1449; Enciclopedia Cattolica, I, col. 1518. ...
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gioachimismo
Corrente di pensiero e di spiritualità religiosa alimentata da quanti, nella vita religiosa dei secc. 13° e 14°, si richiamarono all’opera di Gioacchino da Fiore. Subito dopo la morte, questi [...] con la loro antinomia tra Chiesa spirituale e Chiesa carnale, Cristo e Anticristo, influirono profondamente sia sulla stessa Chiesa cattolica (s. Bernardino da Siena), sia sui movimenti eterodossi come quelli di Wycliffe e dei lollardi, di Hus, e ...
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AGAZZARI, Stefano
Ludovico Gatto
Figlio di Giovanni, nacque a Siena nel 1354. A quattordici anni entrò nell'Ordine degli eremitani di S. Agostino, nel monastero di S. Salvatore di Lecceto, a poche miglia [...] XII, trasformò l'eremo in priorato di canonici regolari. Questa riforma, di cui l'A. s'era fatto iniziatore, incontrò il 29 ott. 1433. Secondo lo Iacobilli ed il Widloecher (Encicl. Cattolica), l'A. sarebbe stato beatificato, ma non c'è giunta di ciò ...
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riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...
controriforma
controrifórma (o Controrifórma) s. f. [comp. di contro- e riforma, secondo il modello del ted. Gegenreformation]. – 1. Varia e multiforme opera svolta dalla Chiesa cattolica per arginare la Riforma protestante e riconquistare...