Movimento religioso, politico, culturale che produsse nel 16° sec. la frattura della cristianità in diverse comunità, gruppi o sette.
La R. scaturì principalmente da motivazioni religiose dettate dalla [...] con la quale si sancì la divisione tra cattolici e protestanti in base al principio cuius regio, eius religio che imponeva 'appoggio delle autorità locali, aveva attuato un piano di riforme antipapali e anticuriali (diffuse in Svizzera e in Germania ...
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Nella storia delle religioni, in generale, operazione rituale che mira a rendere partecipi, momentaneamente o permanentemente, della divinità. I due presupposti principali dell’idea del sacramento sono [...] tentativi di spiegazione, pur avendo affermato sempre categoricamente la realtà di una simile causalità, contro i riformatoriprotestanti che di solito riducevano l’efficacia dei sacramenti a un semplice simbolismo esterno.
Riguardo al ministro dei ...
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(X, p. 7; App. II, i, p. 569; III, i, p. 359; IV, i, p. 414; V, i, p. 578)
Chiesa cattolica
di Giuseppe Alberigo
Con Giovanni Paolo ii la C. cattolica si dava, dopo oltre quattro secoli, un papa non italiano, [...] dopo un secolo circa di storia e di espansione planetaria, taluni suoi contenuti qualificanti sono quelli tipici della Riformaprotestante, come lo erano all'inizio: la Sacra Scrittura come criterio formale e sostanziale del messaggio cristiano, Gesù ...
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CLEMENTE XIV, papa
Mario Rosa
Giovan Vincenzo Antonio Ganganelli nacque il 31 ott. 1705 a Sant'Arcangelo di Romagna (Forlì) nella legazione di Romagna da Lorenzo e da Angela Serafina Macci (o Mazzi) [...] (1773), o a contatti con le piccole corti protestanti tedesche attraverso le quali C. XIV intese cautamente nuce i principî informatori sui quali si baserà di lì a poco il riformismo di papa Braschi. Ma C. XIV dovette limitarsi ad abolire il dazio ...
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MARCELLO II, papa
Giampiero Brunelli
Marcello Cervini nacque il 6 maggio 1501 a Montefano, presso Macerata, da Ricciardo, appaltatore delle imposte nella Marca d'Ancona, e da Cassandra Benci.
Trascorse [...] , dove si tornava a parlare di accordo con i protestanti, proprio mentre il sinodo generale muoveva i primi passi. Suggerì quindi al pontefice di farsi carico a Roma di una profonda riforma, in modo che in qualche mese il concilio potesse sbrigare ...
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protestantesimo
Raffaele Savigni
I movimenti religiosi nati dalla riforma di Lutero
Il termine protestanti indica i gruppi cristiani che si danno il nome di evangelici e si ispirano alle idee di Lutero. [...] della vita cristiana, fondato sull’adesione al Vangelo. Ciò che caratterizza la Riformaprotestante del 16° secolo, rispetto ad altri movimenti riformatori, è l’esplicita contestazione del ruolo della gerarchia ecclesiastica e della tradizione ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] istituzionali
La difesa contro la diffusione delle dottrine riformate, il sostegno ai partiti cattolici che in Europa si battevano contro i protestanti, la riorganizzazione della gerarchia e la fondazione delle istituzioni preposte alla preparazione ...
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Cattolicesimo
Jean Daniélou
di Jean Daniélou
Cattolicesimo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il ritorno al Vangelo: a) i mistici; b) gli scrittori; c) gli esegeti. 3. I dialoghi: a) il laicismo; b) la religiosità; [...] delega. Come gli è data questa delega, così gli può essere tolta. Questa concezione si riallaccia a quella della riformaprotestante. È un esempio tipico degli errori a cui può portare una falsa analisi sociologica.
Questa crisi del sacerdozio è ...
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Paolo III
Gino Benzoni
Terzogenito - prima di lui sono nati Angelo e Girolama; dopo di lui nasceranno Beatrice e Giulia - di Pierluigi di Ranuccio Farnese e di Giovannella figlia del signore di Sermoneta [...] a metà strada: e quelle e queste, e definire dogmi e prospettare riforme. Disincagliati così i lavori, di fatto è la formulazione dottrinale - e l'agevola la mancata partecipazione protestante sicché non c'è da preoccuparsi più che tanto della "causa ...
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Pio V, santo
Simona Feci
Antonio Ghislieri nacque a Bosco (oggi Bosco Marengo, Alessandria), diocesi di Tortona, nel Ducato di Milano, il 17 gennaio 1504 da Paolo e Domenica Augeria. La famiglia, presente [...] tra Carlo IX e gli ugonotti aveva rinfocolato le proteste papali, che pure si erano susseguite attraverso numerosi messaggi pp. 381-99.
A. Pascal, La lotta contro la Riforma in Piemonte al tempo di Emanuele Filiberto, studiata nelle relazioni ...
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riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...
riformatore
riformatóre s. m. (f. -trice) e agg. [dal lat. reformator -oris]. – Chi compie o ha compiuto una riforma: il r. di un ordine religioso; si fece r. dell’esercito; un r. dei costumi (anche come agg.: i prìncipi r. del Settecento;...