PAOLO III, papa
Gigliola Fragnito
PAOLO III, papa. – Alessandro Farnese nacque a Canino il 28 febbraio 1468, secondogenito di Pier Luigi e di Giovannella Caetani, figlia di Onorato III duca di Sermoneta.
La [...] e Valois al fine di affrontare la minaccia turca, sconfiggere i protestanti, riassorbire lo scisma anglicano, convocare il concilio e attuare una profonda riforma della Chiesa, nell’ultima fase del pontificato fu fortemente alterata dall’ansia ...
Leggi Tutto
MARCELLO II, papa
Giampiero Brunelli
Marcello Cervini nacque il 6 maggio 1501 a Montefano, presso Macerata, da Ricciardo, appaltatore delle imposte nella Marca d'Ancona, e da Cassandra Benci.
Trascorse [...] , dove si tornava a parlare di accordo con i protestanti, proprio mentre il sinodo generale muoveva i primi passi. Suggerì quindi al pontefice di farsi carico a Roma di una profonda riforma, in modo che in qualche mese il concilio potesse sbrigare ...
Leggi Tutto
protestantesimo
Raffaele Savigni
I movimenti religiosi nati dalla riforma di Lutero
Il termine protestanti indica i gruppi cristiani che si danno il nome di evangelici e si ispirano alle idee di Lutero. [...] della vita cristiana, fondato sull’adesione al Vangelo. Ciò che caratterizza la Riformaprotestante del 16° secolo, rispetto ad altri movimenti riformatori, è l’esplicita contestazione del ruolo della gerarchia ecclesiastica e della tradizione ...
Leggi Tutto
cattolicesimo
Emanuela Prinzivalli
Chiesa cristiana che riconosce nel Papa la suprema autorità religiosa
Nel corso della storia, la religione cristiana ha dato luogo a varie confessioni, ossia a diverse [...] l'avvio del cattolicesimo fu segnato dal conflitto religioso innescato dall'azione di Lutero (Riformaprotestante). In realtà il desiderio di purificare la Chiesa con una riforma che riguardasse sia i costumi del clero sia la coscienza dei singoli si ...
Leggi Tutto
L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] istituzionali
La difesa contro la diffusione delle dottrine riformate, il sostegno ai partiti cattolici che in Europa si battevano contro i protestanti, la riorganizzazione della gerarchia e la fondazione delle istituzioni preposte alla preparazione ...
Leggi Tutto
Ecumenismo
Thomas F. Torrance
di Thomas F. Torrance
Ecumenismo
sommario: 1. Ecumenicità e cattolicità. 2. Il problema ecumenico. 3. Il movimento ecumenico. 4. Ecumenismo cattolico-romano. 5. L'ecumenismo [...] sacerdozio sia del sacrificio eucaristico - proprio a proposito di quei punti cruciali sui quali si accentrarono le istanze riformatrici dei protestanti nel sec. XVI. Ci sono scarsi motivi di dubitare, quindi, che il recupero del sacerdozio umano di ...
Leggi Tutto
Pio V, santo
Simona Feci
Antonio Ghislieri nacque a Bosco (oggi Bosco Marengo, Alessandria), diocesi di Tortona, nel Ducato di Milano, il 17 gennaio 1504 da Paolo e Domenica Augeria. La famiglia, presente [...] tra Carlo IX e gli ugonotti aveva rinfocolato le proteste papali, che pure si erano susseguite attraverso numerosi messaggi pp. 381-99.
A. Pascal, La lotta contro la Riforma in Piemonte al tempo di Emanuele Filiberto, studiata nelle relazioni ...
Leggi Tutto
DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] residentia di un agente per la lega smalcaldica et protestanti unitamente, può fondar la risposta della esclusione sopra dei conti di Collalto in Nervesa, Torino 1903; F. C. Church, I Riformatori italiani, 1, Firenze 1935, pp. 98 ss., 213 ss.; L. von ...
Leggi Tutto
Benedetto XIV
Mario Rosa
Prospero Lambertini nacque a Bologna il 31 marzo 1675 da Marcello e Lucrezia Bulgarini. Educato dai Somaschi a Bologna e poi, dal 1688, a Roma nel Collegio Clementino, si laureò [...] ad un fatto assolutamente nuovo nella storia dei rapporti tra papato e paesi protestanti: per la prima volta, dal tempo della Riforma, rappresentanti di un principe protestante (al plenipotenziario si era affiancato l'agente del Palatinato a Roma ...
Leggi Tutto
L'Italia della Riforma, l'Italia senza Riforma
Silvana Seidel Menchi
Serena Luzzi
Premessa1
In che modo e in che misura gli italiani parteciparono al movimento che fuori d’Italia produsse la Riforma [...] di quantificarne lo spessore numerico.
Nei centri nei quali siamo in grado di quantificare il movimento protestante, i numeri degli adepti della Riforma non superavano – se ci si rapporta allo stato attuale della ricerca – il 3% della popolazione ...
Leggi Tutto
riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...
riformatore
riformatóre s. m. (f. -trice) e agg. [dal lat. reformator -oris]. – Chi compie o ha compiuto una riforma: il r. di un ordine religioso; si fece r. dell’esercito; un r. dei costumi (anche come agg.: i prìncipi r. del Settecento;...