CADIOLI, Giovanni
Chiara Tellini Perina
Nato nel 1710 a Mantova, fu una delle personalità promotrici della cultura mantovana settecentesca, nel clima di iniziative favorite dal riformismo asburgico. [...] Pittore, architetto e scenografo, nel 1752 aprì in Mantova un'Accademia di Belle Arti, autorizzata da Maria Teresa d'Austria. Fu in relazione con il rimatore bernesco Vittore Vettori, di cui fece un ritratto ...
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Teologo e riformatore musulmano (Qalamūn, Tripoli di Siria, 1865 - Il Cairo 1935). Formatosi secondo la tradizione islamica, si recò poi in Egitto dove conobbe Muḥammad ῾Abduh, che lo iniziò alle teorie [...] del panislamismo. Nel 1890 fondò al Cairo la rivista mensile al-Manār ("Il faro"), sulla linea del riformismo islamico della Salafiyya. Animato da uno spirito panarabo, compì numerosi viaggi nei varî paesi arabi, in Turchia e in Europa, e prese parte ...
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Guangxu
Imperatore cinese della dinastia Qing (n. 1871-m. 1908). Fu dal 1875 fino al 1889 sotto la reggenza di Cixi. Nel 1895 mostrò interesse per il riformismo di Kang Youwei, che chiamò a corte nel [...] 1898, avviando la cosiddetta «riforma dei cento giorni», ma nello stesso anno fu messo in disparte da un colpo di Stato che restituì a Cixi la sua posizione. Più tardi fu relegato in Mongolia, dove morì. ...
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Tempo, Il Quotidiano politico pubblicato a Milano dal 1899 al 1912; fondato da R. Gianderini, passò nel 1902-10 sotto la direzione di C. Treves, divenendo l’organo del riformismo italiano. ...
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Drammaturgo norvegese (Cristiania 1857 - ivi 1929). La sua produzione teatrale, che anche dal punto di vista tecnico segue la falsariga di H. Ibsen, costituisce una mordace satira del riformismo sociale [...] della letteratura norvegese contemporanea (Kong Midas "Re Mida", 1890, contro B. Bjørnson; Folkeraadet "Il consiglio del popolo", 1897, satira del parlamentarismo). Nelle commedie, il conflitto tra ragione ...
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puritanesimo
Indirizzo confessionale sorto all’interno dell’anglicanesimo, a partire dagli anni Cinquanta del 16° sec., e sviluppatosi in Inghilterra e nelle colonie americane anche in chiave di riformismo [...] (ala del p. che osteggiava la creazione di una struttura ecclesiastica permanente) impedirono l’attuazione della riforma religiosa che era rimasta al centro del programma presbiteriano e che venne definitivamente travolta dalla restaurazione della ...
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Uomo politico tedesco (Lipsia 1871 - Berlino 1919). Eletto deputato socialdemocratico (1912) al Reichstag, fu spesso in conflitto con la linea ufficiale del partito in favore di interventi diretti e azioni [...] di Wilhelm. Avvocato a Berlino, nel 1899 aderì al partito socialdemocratico tedesco, di cui cercò di contrastare il crescente riformismo battendosi per un'aperta agitazione, mediante lo sciopero di massa, e la propaganda in seno all'esercito, contro ...
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Economista e letterato (Milano 1728 - ivi 1797), figlio di Gabriele; fratello di Alessandro e di Carlo. Uomo d'assai varia cultura e di notevole indipendenza di pensiero, tipico rappresentante del riformismo [...] attività pratica intanto veniva indirizzata al fine di ottenere la riforma del sistema delle ferme, cioè degli appalti delle imposte indirette. Consigliere dell'apposita giunta di riforma (1764), ottenne (1770) che gli appalti passassero ...
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Wicksell, Knut
Economista svedese (Stoccolma 1851 - Stocksund 1926). Laureatosi in filosofia e matematica a Uppsala, insegnò economia nell’Università di Lund (1900-16). Di sensibilità liberale e radicale, [...] professò un marcato riformismo sociale, attirando su di sé l’ostilità degli accademici più conservatori. Si occupò di filosofia sociale e, in campo economico, fu seguace dell’approccio marginalista, che applicò allo studio della distribuzione del ...
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Patriota (Genova 1800 - ivi 1878), figlio del marchese Ambrogio. Educato a La Flèche in Francia, marito (1823) di Teresa Durazzo, fu coinvolto nella congiura mazziniana del 1833 e subì una breve prigionia. [...] moderato, diresse nel 1847-48 tutte le grandi dimostrazioni genovesi volte a spingere Carlo Alberto prima alle riforme, poi alla costituzione, e fu tra i primi ad accorrere a Milano all'inizio delle Cinque giornate. Nominato senatore, il 3 apr ...
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riformismo
s. m. [der. di riforma]. – Movimento e metodo d’azione politica che, ripudiando sia i sistemi rivoluzionarî sia il conservatorismo, riconosce la possibilità di modificare l’ordinamento politico, economico e sociale esistente solo...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...