Clemente VIII
Agostino Borromeo
Ippolito Aldobrandini nacque a Fano (provincia di Pesaro e Urbino) il 24 febbraio 1536 da Silvestro e Lisa Deti. Il padre, noto giureconsulto fiorentino costretto all'esilio [...] di restaurare la disciplina ecclesiastica in tutta la Chiesa. Tali provvedimenti, però, altro non erano se non i prodromi di una riforma globale cui diede l'avvio, a partire dal 1599, con la serie dei decreti generali. Anche se tali decreti non sono ...
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Venezia e le campagne
Giuseppe Gullino
Il rapporto psicologico dei Veneziani con la terra
I Veneziani che hanno potuto conservare qualche ricordo della loro città prima che lo spartiacque degli anni [...] da vicino San Leucio di Caserta (37).
Il nostro discorso sul patriziato e sul rapporto dei Veneziani con la campagna nell’età delle riforme si ferma qui. C’è da dire che i nomi elencati, gli esempi descritti non sono poi molti; tuttavia occorre tener ...
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Con la questione meridionale aperta da oltre un secolo, l’Italia è forse lo Stato paradigmatico dei divari regionali, almeno nel mondo occidentale. Ben nota è la differenza di sviluppo fra il Nord e il [...] del Veneto non riesce a toglierle il primato. All’inizio le principali istituzioni intermedie sono quelle comunali: è il riformismo socialista delle città, di epoca giolittiana, che in questa regione più che in Toscana ottiene buoni frutti in termini ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] I libri proibiti, Bari 1999, pp. 61-120.
70 P. Del Piano, Il governo della lettura. cit., p. 168.
71 F. Venturi, Settecento riformatore, II, La chiesa e la repubblica, cit., p. 241.
72 Per Paolo Frisi cfr. D. Sella, C. Capra, Il ducato di Milano dal ...
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I cenacoli intellettuali/1: ricerca religiosa e crisi modernista
Fabio Milana
Intellettuali e cultura religiosa
Proponendo panoramiche sue Riflessioni sulla cultura religiosa in Italia sul «Ragguaglio [...] XIII aveva voluto esemplarmente applicata la sua svolta teologica in senso neo-tomista, era cresciuta la nuova covata di riformatori. Di ciò si sono date interpretazioni diverse56, ma in nessun caso è stato possibile sottrarsi alla suggestione di un ...
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Istituzioni di cultura
Giuseppe Gullino
Alla caduta della Repubblica l’organizzazione culturale pubblica e privata in terra veneta era incentrata sull’asse Venezia-Padova. Volessimo poi distinguere, [...] fisiche, matematiche e naturali, 152, 1993-1994, pp. 33-61. Se poi volessimo dare un giudizio sulla validità del riformismo settecentesco in questo settore, a Padova e a Venezia, ebbene ci si troverebbe di fronte al classico dilemma del bicchiere ...
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L'editoria religiosa del secondo Novecento: progetti, libri, sogni, mode
Alberto Melloni
Lo strumentario della nuova cristianità perduta
Le case editrici che provengono da una congregazione religiosa, [...] C. Guala, L. Severini, Dialogo, obbedienza “critica” e dissenso nel “Gallo”: momenti di una lunga presenza, in Intellettuali cattolici tra riformismo e dissenso, a cura di S. Ristuccia, Milano 1975, pp. 101-164.
57 Il Gallo teneva i rapporti con la ...
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Lavoro e culture sindacali nel Nord-Ovest
Stefano Musso
Il Nord-Ovest, area della prima industrializzazione italiana tra fine Ottocento e primo Novecento, ha ospitato a lungo la componente più avanzata [...] di centrosinistra e confermato dal Patto per il lavoro del 1996 e dal Patto di Natale del 1998, furono varate riforme tese a flessibilizzare il mercato del lavoro: in particolare l’abolizione della chiamata numerica nel 1991 e la fine del monopolio ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] fare piacere a lei, non è obbligo che gli altri Stati sieno mal governati". Non rifiutò quindi la sua partecipazione all'opera riformatrice e agli organi di governo promossi da Leopoldo II.
Il 24 ag. 1847 fu nominato "a far parte della R. Consulta di ...
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Economia internazionale
Enzo R. Grilli
Sommario: 1. Premessa. 2. Sviluppi istituzionali. 3. Cambiamenti strutturali. 4. Risultati e tendenze. 5. Eventi economici di maggiore importanza. 6. Il clima [...] del keynesianesimo a quella del neoclassicismo nei paesi economicamente più avanzati, e dallo strutturalismo in economia chiusa al riformismo in economia aperta nei paesi in via di sviluppo, è stato nettamente caratterizzato dalla perdita di fiducia ...
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riformismo
s. m. [der. di riforma]. – Movimento e metodo d’azione politica che, ripudiando sia i sistemi rivoluzionarî sia il conservatorismo, riconosce la possibilità di modificare l’ordinamento politico, economico e sociale esistente solo...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...