QUARTAPELLE, Berardo
Alberto Tanturri
QUARTAPELLE, Berardo. – Nacque a Teramo il 6 luglio 1749, da Domenico e da Prassede Lelii.
Il suo itinerario formativo si svolse attraverso tre fasi: frequentò [...] (1798-1815), I, Aquila 1928, pp. 27-28; III, Roma 1939, pp. 61-62; V. Clemente, Rinascenza teramana e riformismo napoletano (1777-1798). L’attività di Melchiorre Delfico presso il Consiglio delle Finanze, Roma 1981, passim; C. Petraccone, Rivoluzione ...
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BON COMPAGNI (Bon-Compagni, Boncompagni) di Mombello, Carlo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 25 luglio 1804. Il padre, Ludovico, fu dal 1809 al 1814 procuratore generale per il dipartimento dell'Arno, [...] alquanto problematiche, proprio in quanto esse non escludevano, ma se mai implicavano una precisa aspirazione del B. alla riforma della Chiesa. Ciò risulta in particolare dai suoi scritti e discorsi sull'asse ecclesiastico. Ponendosi sulle orme del ...
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DE AUGUSTINIS, Matteo
Silvio De Majo
Nacque a Felitto (nella provincia di Salerno) da Domenico e da Angela Migliaccio il 15 aprile del 1799, come riferiscono i suoi contemporanei Moreno e De Sterlich: [...] maggior parte dei dazi in vigore nel paese dal 1823-24. Si trattava di nulla più che una dettagliata e perentoria proposta di riforma doganale, e non è da condividersi il giudizio del Parente che la definisce l'opera cui è affidata la sua fama di ...
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CAGGESE, Romolo
Mario Simonetti
Figlio di Potito e di Amalia Ursomando, nacque ad Ascoli Satriano (Foggia) il 26 giugno del 1881.Alunno fino ai sedici anni del seminario locale, proseguì gli studi classici [...] C., che militava nel P.S.I. e che collaborava talora all'Avanti! (1908-10) e che dalle posizioni riformiste partecipò alla ricostituzione della sezione socialista napoletana dirigendone per qualche numero anche l'organo Il Socialista, se ne distaccò ...
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MARCORA, Giuseppe
Marco Soresina
– Nacque a Milano il 14 ott. 1841 da Giuseppe e da Paolina Civelli, terzo di cinque figli. Il padre, che combatté nelle Cinque giornate, era un maestro assai stimato [...] presidente statunitense accogliendolo durante la sua visita in Italia (3 genn. 1919). Dopo essersi espresso contro la riforma proporzionale del sistema elettorale, diede il suo ultimo autorevole parere politico nel settembre 1919, quando al Consiglio ...
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FALQUI, Enrico
Renato Bertacchini
Nacque a Frattamaggiore (Napoli) il 12 ott. 1901 da Gaetano e Angelina Carlomagno, entrambi sardi, e sino dalla giovinezza risiedette a Roma, dove eserciterà "bene [...] antiprezzoliniana, già verificabile nel lavoro bibliografico Indice della "Voce" (Roma 1938), sembra far dimenticare al F. il riformismo della prima Voce di Prezzolini (1908-1913), che pure aveva inteso combattere "la retorica degli italiani", nello ...
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CESTARI (Cestaro), Giuseppe
Maria Aurora Tallarico
Nacque a Napoli il 12 dic. 1751 primogenito di Serafina de' Sio e di Giacomo Cestaro (questa la forma con cui il C. firmava la corrispondenza privata, [...] , 254;G. Galasso, La legge feudale napoletana del '99, in Riv. stor. ital., LXXVI (1964), pp. 519 s.;D. Ambrasi, Riformatori e ribelli a Napoli nella seconda metà del Settecento. Ricerche sul giansenismo napoletano, Napoli 1979, pp. 171, 231, 258-89 ...
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MATTEI GENTILI, Paolo
Marco Severini
– Nacque a Pennabilli, nel Montefeltro, il 15 ott. 1874 da Cherubino, possidente, e dalla contessa Maddalena Begni.
L’appartenenza a una famiglia borghese, fortemente [...] nella lista del PPI. Alla Camera votò dapprima la fiducia al governo Nitti, che si era impegnato ad attuare la riforma tributaria guadagnando un «voto di attesa» da parte dei popolari (30 marzo 1920). Una volta transitato il PPI all’opposizione ...
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CONTIN, Tommaso Antonio
Paolo Preto
Nato a Venezia il 4 giugno 1723 da Tomaso e Regina Morandi, entrò giovanissimo nella Congregazione dei chierici regolari teatini dove completò i suoi studi letterari [...] ed i suoi ultimi cinquant'anni. Studi storici, I, Venezia 1855, pp. 316 s.; W. Cesarini Sforza, Il p. Paciaudi e la riforma dell'Univeri. di Parma ai tempi del Du Tillot, in Arch. stor. ital., LXXIV (1916), pp. 130 ss.; G. Natali, Il Settecento ...
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DURANDI, Iacopo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Santhià (Vercelli) il 25 luglio 1739, dal notaio Domenico, "persona di comoda fortuna", di famiglia originaria di Candelo (Vercelli), e da Benedetta [...] in qualche modo legato alla tradizione più retriva, ché anzi venne sempre considerato uomo di grande apertura, sostenitore delle riforme e della necessità di aggiornare il diritto all'evolversi dei tempi. è degno di nota che, sebbene fosse apprezzato ...
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riformismo
s. m. [der. di riforma]. – Movimento e metodo d’azione politica che, ripudiando sia i sistemi rivoluzionarî sia il conservatorismo, riconosce la possibilità di modificare l’ordinamento politico, economico e sociale esistente solo...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...