Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Criminalistica in antico regime
Michele Pifferi
La criminalistica delle origini nel Medioevo
L’origine della criminalistica, branca della scienza giuridica che si occupa sia della procedura sia del [...] della prassi tra Sei e Settecento
Tra il 17° e il 18° sec., fino ai grandi progetti di riforma illuministici, si accentua negli Stati territoriali italiani il carattere egemonico e verticistico dell’amministrazione della giustizia penale: a seconda ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La progettazione della modernità: l’Illuminismo giuridico
Bernardo Sordi
Il varo delle riforme
«Changer toutes les magistratures»; «refondre les loix»: sono passati appena due mesi dall’arrivo dei lorenesi [...] .
Da un lato, sarà sempre di più la legge (e, più tardi, il codice) la voce e lo strumento privilegiato delle riforme: una legge che cade dall’alto, dall’illuminato arbitrium del principe, ma che comincia pure a essere avvertita come il prodotto di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Messina
Luca Nogler
Giuseppe Messina fu uno dei primi giuristi italiani ad abbandonare il metodo esegetico a favore di quello 'tecnico-giuridico' praticato dalla dottrina pandettistica (Mengoni [...] », 1908, 5 e 6, pp. 460-82 e 550-73). La controversia ebbe peraltro il merito di perorare e preparare la riforma della materia (Fulvio Maroi parlerà poi di «dissidio per amore della scienza»: 1947, rist. 1956, p. 577). Con Ferrara, Messina fu ...
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GALEOTTI, Federico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Pozzuolo di Castiglione del Lago, nella delegazione di Perugia, il 3 genn. 1791, da Francesco, proprietario terriero, e da M. Angela Cantini. Compiuti [...] di tipo politico. Bisogna aspettare il 1846 e l'elezione di Pio IX per vedere il G. accendersi d'interesse per il riformismo del nuovo papa e infiammarsi di patriottismo di fronte all'occupazione austriaca di Ferrara: mai, però, si può dire che egli ...
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Mario Rusciano
Abstract
In una visione sistematica, si illustra la proiezione giuridica, in linea generale e teorica, delle esigenze politiche, sindacali e organizzativo-burocratiche che, nei vari periodi [...] rimane pur sempre unilaterale (D’Orta, C., L’organizzazione delle p.a. dal diritto pubblico al diritto privato: il fallimento di una riforma, in Lav. pub. amm., 2011, 3-4, 391 ss.).
Il rischio è che, mediante l’atto di indirizzo di fonte legale, nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il diritto di famiglia
Marco Cavina
Un recente manuale sul diritto di famiglia così definisce il proprio ambito disciplinare:
Il diritto di famiglia è quell’insieme di norme giuridiche che disciplina [...] famiglia, Napoli 1881.
E. Cimbali, La nuova fase del diritto civile nei rapporti economici e sociali; con proposte di riforma della legislazione civile vigente, Torino 1885.
E. Gianturco, Sistema di diritto civile italiano, 1° vol., Parte generale e ...
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L'economia: imprenditoria, corporazioni, lavoro
Walter Panciera
Venezia al centro di uno spazio economico regionale
Oltre la crisi seicentesca
La crisi abbattutasi sul commercio veneziano nei primi [...] 57-59.
42. A.S.V., Censori, b. 39, scrittura dei capi furlani in data 31 maggio 1786.
43. Franco Venturi, Settecento riformatore, V/2, La Repubblica di Venezia (1761-1797), Torino 1990, pp. 117-131.
44. L. Dal Pane, Il tramonto delle corporazioni, pp ...
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Claudio Franchini
Abstract
Viene esaminato l’ordinamento dei ministeri sia in termini generali, sia con riferimento ai singoli dicasteri.
1. L’ordinamento ministeriale
I ministeri sono uffici complessi, [...] organizzazione dei ministeri
Con il d.lgs. 30.7.1999, n. 300, l’ordinamento dei ministeri è stato assoggettato a una profonda riforma che ne ha determinato, tra l’altro, la riduzione del numero. Il nuovo assetto è entrato in vigore nel 2001, anche se ...
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GROSSO, Giuseppe
Fausto Goria
Nacque a Torino il 24 luglio 1906 da Carlo, avvocato, e da Anna Ferrero Gola.
Il G., perso il padre in giovane età, compì gli studi secondari presso il liceo Cavour e si [...] alla legalità, alla scuola, alla Costituente, al contenuto della democrazia (che secondo il suo pensiero, ispirato al riformismo sociale cristiano, doveva andare al di là del liberalismo prefascista).
L'impegno politico-culturale del G. trovò fin ...
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FORTI, Francesco
Lauro Rossi
Nacque a Pescia, nell'odierna provincia di Pistoia, il 10 nov. 1806 da Anton Cosimo, discendente di una delle più antiche e ricche famiglie del luogo, e da Sara Sismondi, [...] in quanto contrario all'uso della violenza nelle controversie politiche (la strada da battere era per lui quella delle riforme lente e graduali), al principio del '32 pubblicò sull'Antologia l'articolo Dubbi ai romantici, nel quale manifestava grandi ...
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riformismo
s. m. [der. di riforma]. – Movimento e metodo d’azione politica che, ripudiando sia i sistemi rivoluzionarî sia il conservatorismo, riconosce la possibilità di modificare l’ordinamento politico, economico e sociale esistente solo...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...