Rivoluzione culturale
Campagna politica cinese, il cui nome completo è Grande rivoluzione culturale proletaria (Wuchan jieji wenhua da geming), lanciata da Mao Zedong durante il suo ultimo decennio di [...] Partito comunista (PCC), indebolitasi in seguito al fallimento della politica del Grande balzo in avanti (1958-61) e frenare il riformismo promosso dai pragmatici Deng Xiaoping (1904-97) e Liu Shaoqi (1898-1979). Nel corso dell’11° plenum dell’VIII ...
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I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] di creare un terzo polo (o un ‘primo polo’ come è nell’aspirazione del suo fondatore Rutelli), democratico, liberale, popolare, riformatore, in grado di unirsi con le altre forze moderate presenti nel paese: come l’Udc di Casini e Buttiglione e il ...
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Comunismo
Massimo L. Salvadori
sommario: 1. Crisi dell'internazionalismo e ‛multipolarismo' comunista. 2. Il mondo sovietico da Breznev a Gorbačëv. 3. L'eurocomunismo. 4. La ‛demaoizzazione' in Cina [...] e statali della Cina.
La Cina attuale è quindi ormai profondamente ‛demaoizzata' e si è data una linea di riformismo pragmatico, la quale, nonostante l'omaggio sempre tributato al pensiero del fondatore della Cina comunista, ha trovato il proprio ...
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rivoluzioni russe
Massimo L. Salvadori
Le giornate che sconvolsero la storia del Novecento
La rivoluzione del 1905 e le due rivoluzioni del 1917, l’una di febbraio che provocò la caduta dello zarismo [...] si mostrò incapace di evitare il rafforzamento delle tendenze rivoluzionarie che miravano a distruggerlo. Esso oscillò tra un riformismo inadeguato e incoerente, l’immobilismo e la reazione. L’abolizione della servitù della gleba, voluta dallo zar ...
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destra storica italiana
Denominazione assunta nel Parlamento del regno d’Italia sin dal 1861 dal raggruppamento politico-parlamentare nato nel 1852 nel Parlamento subalpino dalla grande alleanza centrista [...] a Cavour di assumere la guida del governo, sulla base di un programma che prevedeva una più energica politica interna di riforme economiche e civili e un più deciso impegno, anche militare, del Piemonte nella ricerca dell’unità nazionale. Al nucleo ...
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Meridionale, questione
GGuido Pescosolido
di Guido Pescosolido
Meridionale, questione
sommario: 1. Un problema antico, controverso e irrisolto. 2. Nord e Sud all'inizio del XX secolo. 3. Le strategie [...] -civile.
6. L'intervento straordinario
Lo strumento fondamentale della nuova strategia, in aggiunta al varo delle prime leggi di riforma agraria, fu la Cassa per il Mezzogiorno, un ente creato nel 1950 appositamente per gestire, con un elevato grado ...
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Gianfranco Pasquino
Il signor quaranta per cento
Matteo Renzi, la sua ascesa e il suo impatto politico e mediatico sull’Italia in recessione visti attraverso la lente d’ingrandimento di uno dei maggiori [...] paladino dell’ottimismo e dell’azione in confronto a coloro che si sarebbero limitati per trent’anni a parlare di riforme senza (sapere/volere) farle.
Il renzismo ha nemici da sconfiggere anche nell’Unione Europea, le cui regole rigorose critica con ...
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Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] ibn Sa‛ūd, nacque infatti l’influenza politica della dinastia sull’Arabia che tuttora porta il suo nome. Il riformismo moralizzatore del movimento fu alimentato dal timore di al-Wahhāb di vedere le tribù abbandonare l’ortodossia islamica per tornare ...
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Leila El Houssi
Il modello Tunisia
La ‘primavera tunisina dei gelsomini’ non ha ceduto il passo al temuto ‘inverno’, anche grazie alla nuova Costituzione frutto della mediazione tra laici e islamici. [...] concordata di buon senso che riflette la matrice transculturale del paese. Una transculturalità che risale alla tradizione di riformismo avviata nel 19° secolo dal ministro Khair ad-din e alla storica presenza nel paese di persone di cultura ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] . Nel 1943 era sorto anche, per iniziativa di M. Ruini e M. Cevolotto, il Partito democratico del lavoro, di ispirazione riformista, che rimase in vita fino al 1947.
Caduto il fascismo, i socialisti fecero parte, con l’eccezione del secondo governo ...
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riformismo
s. m. [der. di riforma]. – Movimento e metodo d’azione politica che, ripudiando sia i sistemi rivoluzionarî sia il conservatorismo, riconosce la possibilità di modificare l’ordinamento politico, economico e sociale esistente solo...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...