RUSSIA (A. T., 11-16, 66-74 ,84-87, 102-104)
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jozef KOSTRZEWSKI
Giovanni MAVER
Arthur HABERLANDT
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Tomaso NAPOLITANO
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Egon [...] è vizio, L'Uragano.
Poche letterature del mondo presentano in un così breve spazio di tempo, quale è quello che va dalle riforme di Alessandro II fin quasi alla morte di Alessandro III, una così grandiosa messe di scrittori e di opere quale ci offre ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] si pensi del medioevo, fatto sta che quel che se ne pensa è indicativo di quel che si pensa di lumi e riforme. Direttamente proporzionale il medioevo vagheggiato di Ortes all'illuminismo da lui avversato. Va da sé che se, invece, nel medioevo si ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] , C.M. 270.
221. Cf. Piero Del Negro, Alcune note su Gian Rinaldo Carli tra Padova e Venezia, in AA.VV., Un grande riformatore del '700. Gian Rinaldo Carli tra l'Istria, Venezia e l'Impero, "Acta Histriae", 5, 1997, pp. 135-156.
222. Cf. in questo ...
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riformismo
s. m. [der. di riforma]. – Movimento e metodo d’azione politica che, ripudiando sia i sistemi rivoluzionarî sia il conservatorismo, riconosce la possibilità di modificare l’ordinamento politico, economico e sociale esistente solo...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...