Scrittore e storico cinese (Xinhui, Canton, 1873 - Pechino 1929); allievo del riformista Kang Youwei, fu esiliato in Giappone per la sua opposizione all'imperatrice Cixi (1898) e vi svolse vivace attività [...] letteraria e giornalistica aprendosi alla cultura occidentale e al liberalismo. Fine poeta classico, critico letterario e drammaturgo, compose anche un dramma, Xin Luoma ("La nuova Roma"), ispirato al ...
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Fourier, Charles-Francois-Marie
Fourier, Charles-François-Marie Pensatore politico e riformista sociale francese (Besançon 1772 - Parigi 1837). Fu tra i principali esponenti del socialismo utopico ottocentesco, [...] teorizzò l’avvento di una società strutturata in corporazioni di lavoratori (falangi), nella quale il libero soddisfacimento delle passioni avrebbe assicurato l’armonia sociale. Figlio di un agiato imprenditore ...
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Movimento politico risorgimentale d’ispirazione unitaria, fautore di un programma legalitario e riformista, alternativo a quello di democratici e mazziniani. Nato con il neoguelfismo, di cui costituì lo [...] prefiggeva la nascita di una confederazione tra gli Stati della penisola e la concessione di riforme, poi di costituzioni liberali. Ispiratore del movimento riformista del 1846-47, dopo le delusioni del 1848, subì un’eclissi; riprese vigore grazie a ...
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UIL Sigla della Unione Italiana del Lavoro, organizzazione sindacale di area laico-riformista, nata a Roma nel 1950, dopo la scissione dalla CGIL. Nel 1972 aderì alla Federazione CGIL-CISL-UIL. Nel 2020 [...] ne è divenuto segretario generale P. Bombardieri ...
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Giurista e uomo politico britannico (n. 1802 - m. Londra 1880). Deputato liberale riformista (1847), difese la politica del ministero Palmerston in Italia. Attorney general (1851-56), divenne poi chief [...] justice della corte di Common Pleas; e fu nominato da Palmerston lord chief justice nel 1859. Giudice eminente e stimato, le sue sentenze fanno testo ancor oggi. Fu rappresentante britannico a Ginevra ...
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Uomo politico italiano (Mantova 1873 - Roma 1952). Tra i fondatori del Partito socialista riformista (1912), ricoprì numerosi incarichi di governo, ma con l'avvento del fascismo si ritirò dalla vita politica. [...] problemi (1903), Questioni urgenti (1903), Le vie nuove del socialismo (1906), opere con cui accentuò un socialismo puramente riformista, che aveva già difeso al Congresso di Imola del 1902; Dieci anni di politica italiana (1924), Dal socialismo al ...
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afà IV Sultano ottomano (Costantinopoli 1779 - ivi 1808). Successe (1807) al cugino, il riformista Selīm III, deposto dai giannizzeri; quando, l'anno dopo, una controrivoluzione militare tentò di liberare [...] Selīm, lo fece uccidere. Deposto a sua volta, fu messo a morte ...
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Almohadi (ar. al-muwahhidun, «gli unicisti»)
Almohadi
(ar. al-muwahhidun, «gli unicisti») Movimento riformista musulmano e dominazione nordafricana (12°-13° sec.). Sostenitori dell’unicità divina assoluta, [...] gli A. sorsero nel territorio dell’attuale Marocco, seguendo la predicazione di Ibn Tumart, proclamatosi Mahdi («messia») in opposizione al regime almoravide. Dal suo incontro con il capo berbero ‛Abd ...
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fabianésimo Movimento che fa capo alla Fabian Society (1883), associazione socialista inglese di ispirazione riformista, oggi assorbito in pratica dal partito laburista. ...
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Donato Di Santo
José Luis Rhi-Sausi
L'America Latina vive un periodo di forte slancio riformista. La retorica politica in tutti i paesi dell’area riempie la comunicazione con annunci di riforme ‘storiche’ [...] dei paesi latino-americani richiedono una profonda revisione.
Ad uno stadio più avanzato, ma non meno bisognoso di riforme, si rilevano altre due agende fondamentali per la competitività delle economie dei paesi latino-americani: l’agenda energetica ...
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riformista
s. m. e f. e agg. [der. di riforma] (pl. m. -i). – Fautore di riforme; sostenitore o seguace del riformismo: i r. del sec. 19°; prìncipi r.; partiti r.; socialisti r., nel socialismo italiano delle origini (gli appartenenti alla...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...