Pittore francese (Parigi 1902 - ivi 1949). Si formò all'Accademia Ransom sotto la guida di E. Vuillard; fu geniale disegnatore di scene e di costumi per balletti e illustratore di opere di Rimbaud e di [...] Cocteau ...
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Poeta e critico d'arte italiano (Firenze 1914 - ivi 2007). La sua attività si svolse soprattutto nel campo della critica, con saggi e monografie sui principali pittori e artisti moderni e contemporanei, [...] specie italiani; e nel campo della poesia, con traduzioni da Mallarmé, Nerval, Rimbaud, Racine, ecc. Come poeta, la sua produzione, che risente con discrezione e indipendenza dei modi dell'esperienza ermetica nella quale egli si formò, è raccolta in: ...
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Pittore e illustratore italiano (Oderzo 1876 - Milano 1954). Soggiornò a Monaco (1898) e collaborò alla rivista Jugend; s'impose con le illustrazioni per La secchia rapita di Tassoni (1903) e col ciclo [...] forte stimolo alle sue allucinanti invenzioni. Nello stesso gusto dipinse quadri, acquerelli e pastelli e illustrò Baudelaire, Rimbaud, Verlaine. Invitato dai surrealisti francesi a entrare nel loro gruppo, preferì lavorare in totale solitudine. Ha ...
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Lusini, Marco. – Pittore, scultore, fotografo e poeta italiano (Siena 1936 - Firenze 1989). Dopo gli studi all’Istituto d’arte D. Boninsegna a Siena, nel 1960 si è trasferito a Firenze; in questo periodo [...] cicli caratterizzano il percorso artistico di L., in olii, tempere, disegni, scultura: Gli amanti, Personaggi misteriosi, Da Rimbaud, Da Brecht, Manifesto Palio di Siena, Donna-oggetto e Paesaggi onirici. “Paesaggista dell’animo”, nelle sue opere L ...
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surrealismo Movimento di avanguardia nato in Francia nei primi anni 1920, che ebbe vasta diffusione internazionale nel periodo tra le due guerre mondiali, estendendo la sua influenza dal campo letterario [...] per ‘moderni’ come P. Picasso e G. Apollinaire, riscoprivano D.A. de Sade e C. Baudelaire e indicavano in A. Rimbaud, A. Jarry e soprattutto in Lautréamont gli iniziatori di un genere di poesia basato sull’esplorazione degli strati più profondi della ...
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Poeta e critico d'arte francese, nato a Tours il 24 giugno 1923. Compiuti studi di matematica e filosofia, frequenta fino al 1947 a Parigi il gruppo dei Surrealisti. Nel 1953 pubblica la sua prima opera, [...] originale attività di critico è testimoniata da Le nuage rouge, raccolta di saggi (1977), da un secondo saggio su Rimbaud e soprattutto dalle sue ricerche sui prospettivisti italiani del Trecento e del Quattrocento (Les tombeaux de Ravenne, 1953; Un ...
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Poeta francese (n. Lione 1933); ha fatto parte dal 1962 al 1982 del comitato di redazione di Tel quel. Ha insegnato estetica (1987-98) all'École nationale supérieure des beaux-arts di Parigi. Nelle sue [...] : poésie et sculpture (1996), Notes sur le motif (1998), Les voyageurs de l'an 2000 (2000), Judit Reigl (2001), Rimbaud (2002), Poésie et révolution (2002), Alechinsky, le pinceau voyageur (2002), Le savoir-vivre (2006); la raccolta poetica Le Póntos ...
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SCIPIONE
Virgilio Guzzi
. Pseudonimo del pittore Gino Bonichi, nato a Macerata il 25 febbraio 1904, morto ad Arco il 9 novembre 1933. Cominciò ad essere più largamente noto e apprezzato dopo la mostra [...] cultura e d'un gusto, d'un atteggiamento psicologico e morale dove entrerebbero facilmente i nomi di Mallarmé, Rimbaud, D'Annunzio, Barrès, De Chirico, De Montherlant, Chagall, Barilli, Ungaretti; d'una virtù disegnativa esperimentatasi sulle opere ...
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Scrittore e pittore (Rignano sull'Arno 1879 - Forte dei Marmi 1964); lasciò presto le scuole per studiare liberamente pittura; dal 1903 al 1907 visse a Parigi; tornato in Italia, fu tra i principali collaboratori [...] conservatore di Marsia e Apollo (1938). Fra i numerosi altri scritti: Il caso Rosso e l'impressionismo (1909); Arthur Rimbaud (1911); Cubismo e futurismo (1914); Scoperte e massacri (1919); Statue e fantocci (1919); Primi principi di un'estetica ...
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maledettismo
s. m. [der. di maledetto, nel sign. 1 e]. – Atteggiamento di ostentato anticonformismo, di plateale superamento dei canoni morali, sociali, estetici proprî di un gruppo o di un ambiente, adottato da artisti del periodo romantico...
allusivo
alluṡivo agg. [dal lat. mediev. allusivus, der. di alludĕre «alludere»]. – 1. Che allude, che contiene allusione: discorso a.; parole a.; usare un linguaggio a.; e seguito da compl.: credette che quella frase, in apparenza innocua,...