Poeta francese (Charleville 1854 - Marsiglia 1891). Dopo studî molto brillanti, ebbe un'adolescenza assai inquieta e vagabonda, fuggendo più volte di casa e aderendo agli ideali comunardi. Soggiornò quindi a Parigi (1871-72), dove frequentò gli ambienti letterarî legandosi a P. Verlaine, con il quale si recò e convisse in Inghilterra (1872-73). Dopo litigi e riappacificazioni, Verlaine fuggì a Bruxelles; ...
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Poeta canadese di lingua francese (Montréal 1879 - ivi 1941). Ammiratore di Baudelaire, Verlaine e soprattutto Rimbaud, s'impose giovanissimo tra i maggiori esponenti dell'École de Montréal. Colpito nel [...] 1899 da una grave forma depressiva, finì i suoi giorni in una casa di cura. Nella sua poesia, anteriore alla malattia ma pubblicata nel 1904 dall'amico L. Dantin sotto il titolo Émile Nelligan et son ceuvre, ...
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Minore, Renato. – Scrittore italiano (n. Chieti 1944). Dagli anni Settanta giornalista RAI, autore di film televisivi su Rimbaud, Flaiano, Leopardi, Poe, Bufalino, collaboratore di testate quali Il Mondo, [...] e romanzi (Melampus: dalla sceneggiatura al racconto, 1976; Leopardi, l’infanzia, la città, gli amori, 1987, finalista Premio Strega; Rimbaud, 1991; Il dominio del cuore, 1996; il testo per bambini Re Tontolo, 2011; Ennio l’alieno, 2022, con F. Pansa ...
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Pseudonimo dello scrittore Frédéric Sauser (Chaux-de-Fonds 1887 - Parigi 1961); sotto l'influenza di A. Rimbaud e G. Apollinaire esordì con poesie d'avanguardia (Les Pâques à New York, 1912; Séquences, [...] 1913). Viaggiò moltissimo, e partecipò alla prima guerra mondiale. Tutta la sua opera poetica è riunita in Poésies complètes (1967-68, 2 voll.). Della sua copiosa produzione di romanzi e libri di viaggio ...
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Poeta francese (Pourrières, Var, 1851 - ivi 1920). Stabilitosi nel 1872 a Parigi, dove frequentò Ch. Cros, Mallarmé, Rimbaud e Verlaine, intorno al 1880 scrisse i versi d'ispirazione mistica La doctrine [...] de l'amour (pubbl. a sua insaputa col tit. Savoir aimer nel 1904; poi con quello di Les poèmes d'Humilis, 1910; infine come Poésies d'Humilis, post., 1924, trad. it. 1948). Nel 1885 conobbe Valentine Renault, ...
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Poeta italiano (Taranto 1939 - Roma 2019). Traduttore dal francese, ha tradotto tra le altre opere di Mallarmé, Baudelaire, Rimbaud, e recensore, ha esordito nel 1975 come poeta con La passione della biografia [...] pubblicato su Carte segrete. Ha pubblicato le raccolte di poesie Il bagno degli occhi, (1980, Premio Viareggio opera prima), La nera costanza (1985), Nel progetto di un freddo perenne (1989), Serraglio ...
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Pseudonimo del poeta René Ghilbert (Tourcoing 1862 - Niort 1925). Discepolo di Mallarmé, e fortemente suggestionato dalla poesia di Rimbaud, partecipò fin dall'origine al simbolismo. Teorico di una poetica [...] nuova da lui chiamata "la strumentazione verbale", che voleva sottoporre le leggi dell'espressione verbale ai dati scientifici, giunse a cercare una sintesi tra i più diversi rami delle conoscenze umane ...
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Poeta statunitense (n. Garretsville, Ohio, 1899 - m. suicida nel Golfo del Messico 1932). Sensitivo, entusiasta, dalle sue letture (Eliot, Pound, Blake, Rimbaud, Laforgue, Whitman) trasse una cultura incerta [...] e confusa, risolta, nelle prime, poesie (White buildings, 1926), in riecheggiamenti più che in assimilazioni. Nel poema The bridge (1930) C. volle creare una grande rapsodia americana, culminante nella ...
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Poeta e drammaturgo francese (Châteauroux 1924 - Parigi 2000). Seguace di A. Artaud e dei surrealisti, pubblicò nel 1946 la raccolta Apoèmes, con evidenti echi di Rimbaud e Lautréamont, e successivamente [...] Lettres arc-en-ciel (1950) e Les revendications (1957), in cui si accentua il carattere militante della sua poesia. A un suo lungo soggiorno in Canada, dove si schierò per l'indipendenza del Québec, risalgono ...
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Scrittore algerino di lingua francese (Beni Saf, Tlemcen, 1926 - Algeri 1973). Trascorse la prima giovinezza a Orano, dove fondò la rivista Soleil (1950). Discepolo di Rimbaud e di Gide, nel 1954 esordì [...] con i Poèmes, pubblicati da Gallimard con una prefazione di R. Char. Trasferitosi a Parigi, allo scoppio della guerra d'Algeria militò nei ranghi del Front de libération nationale. Nel 1962 fece ritorno ...
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maledettismo
s. m. [der. di maledetto, nel sign. 1 e]. – Atteggiamento di ostentato anticonformismo, di plateale superamento dei canoni morali, sociali, estetici proprî di un gruppo o di un ambiente, adottato da artisti del periodo romantico...
allusivo
alluṡivo agg. [dal lat. mediev. allusivus, der. di alludĕre «alludere»]. – 1. Che allude, che contiene allusione: discorso a.; parole a.; usare un linguaggio a.; e seguito da compl.: credette che quella frase, in apparenza innocua,...