GHINI, Giovanni di Lapo (Giovanni di Lapo)
Maria Grazia Ercolino
Non si hanno notizie precise sulla data di nascita di questo architetto attivo a Firenze nella seconda metà del XIV secolo.
Sull'identità [...] il G. di sovrintendere ai lavori di distruzione e riedificazione in altro luogo della chiesa di S. Michele Visdomini.
La rimozione dell'antica costruzione, che si ergeva all'interno del perimetro della cattedrale, era divenuta urgente. Dell'edificio ...
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ZACCARIA, papa
Paolo Delogu
ZACCARIA, papa. – Di origine greca, figlio di un Policronio, è l’ultimo della serie di papi di origine orientale che pontificarono a Roma tra la seconda metà del VII e la [...] di Cristo, e il primo gesto pubblico con cui l’impero aveva dato inizio all’iconoclastia era stata la sua rimozione, per sostituirla con una nuda croce. Recuperando l’originaria decorazione della porta, Zaccaria ristabiliva a Roma la corretta ...
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PEPOLI, Giovanni
Cesarina Casanova
PEPOLI, Giovanni. – Figlio di Filippo e di Elena Fantuzzi, nacque a Bologna il 28 maggio 1521. In gioventù continuò la vocazione militare che aveva caratterizzato [...] e la S. Sede offre un’immagine ricalcata sui clichés dei buoni sudditi e del buon sovrano – e corrispondeva a una intenzionale rimozione degli anni del banditismo e del ribellismo nobiliare della città tutta: da subito, già nel 1586, a un anno dall ...
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CUTELLI, Mario
Vittorio Sciuti Russi
Nacque a Catania alla fine del sec. XVI (1589 ?), figlio naturale di Agatino, esponente di un'antica casata della nobiltà urbana, fin dall'età aragonese al servizio [...] affannosamente sollecitate dalla monarchia nel momento di maggiori difficoltà finanziarie e militari. Da ciò la sostanziale rimozione di un personaggio scomodo, anacronistico di fronte all'ormai evidente fallimento del progetto olivaresiano della ...
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BONO, Giovanni Battista Agostino
Giuseppe Ricuperati
Nacque a Verzuolo (Cuneo) il 26 genn. 1731 (0 1738?) dal medico Giovanni Antonio e da Anna Maria. Frequentò l'università di Torino fra il 1750 e [...] Rivoluzione francese. Fra il 1790 e il 1791 comincia la sua disgrazia presso il sovrano che si concluderà con la rimozione dalla cattedra.
Nel gennaio del 1790 (Torino, Archivio di Stato, Regia Università, mazzo 3 add.) la censura colpiva duramente ...
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TORNIOLI, Niccolò
Giulia Martina Weston
Nacque a Siena nel 1606, figlio di Lorenzo, pesatore alla Dogana, e di Maria Cassati.
Documentato nella città natale nel 1622 quale compare di cresima di Matteo [...] il colore sopra le tessere messe in opera. Siffatto stratagemma gli procurò il definitivo allontanamento dal cantiere vaticano, la rimozione del mosaico realizzato (ad opera di Giacomo Balsimelli, pagato il 7 luglio 1654: ibid., p. 212), l’inimicizia ...
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ELFITEO, Fabrizio (Genesio)
Nadia Covini
Nacque nella prima metà del sec. XV, forse ad Ancona.
Le notizie che ci sono giunte si riferiscono prevalentemente alla sua attività cancelleresca, politica e [...] dopo essersi consultato con i sostenitori degli Sforza in città, l'E. avvisò il Consiglio segreto "di non tentare subito la rimozione perché è pericoloso, e che occorre trovare una via più sicura" (Acta in Consilio secreto…, p. 207).
Alla missione a ...
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ROSSI, Jacopo (Giacomo, Iacopo)
Fabrizio Pagnoni
– Figlio di Bertrando e di Eleonora di Ugolino Rossi, nacque probabilmente negli anni Sessanta del Trecento.
Della numerosa prole di Bertrando, Litta [...] , quali l’aver stretto accordi con Francesco da Carrara e con il governatore francese di Genova in chiave antiveneziana. La rimozione non fu tuttavia immediata, per via di alcune amicizie che Jacopo vantava presso i più alti uffici della Curia romana ...
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MOLA, Giacomo
Susanna Falabella
– Nacque a Coldrerio, presso Balerna, diocesi di Como, intorno al 1576 da Aurelia della Porta (Gilardi) e da Giovan Pietro «della Molla», appartenente a un’antica famiglia [...] della Ss. Trinità dei Pellegrini: sotto la sua direzione furono condotti nella chiesa sia lavori di minore entità, quali «la rimozione di alcune sepolture o il ripristino dei pavimenti a mattoni» (Vasco Rocca, p. 41) saldati nel 1642, sia, tra il ...
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TORRINI, Giulio
Andrea Merlotti
– Nacque a Lantosca, nella Contea di Nizza, l’8 febbraio 1607, figlio di Bartolomeo, un archivista, e di Francesca Thaon. Gli venne dato il nome dello zio e padrino Giulio [...] , i rapporti fra i due furono assai tesi, e Bartolomeo Torrini, figlio di Giulio, giunse a chiederne (senza successo), la rimozione dal Collegio dei medici (p. 339).
Nel 1662 Torrini passò dalla lettura di filosofia a quella di medicina, come teorico ...
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rimozione
rimozióne (meno com. remozióne) s. f. [dal lat. remotio -onis, der. di removēre «rimuovere», part. pass. remotus]. – 1. a. L’azione di rimuovere, il fatto di venire rimosso: lavorare alla r. delle macerie; i tecnici stanno ancora...
rimuovere
rimuòvere (pop. o letter. rimòvere) v. tr. [lat. removēre «allontanare», comp. di re- e movēre «muovere»] (coniug. come muovere). – 1. non com. Muovere di nuovo: il vento muoveva e rimuoveva la tenda. 2. a. Muovere una cosa dal luogo...