Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella vita di Federico II, re di Sicilia e imperatore, le vicende della guerra, contro i Comuni e i pontefici, [...] questa lingua, come numerosi ministri e collaboratori della sua corte, Jacopo da Lentini, Rinaldod’Aquino, Pier delle Vigne, i figli Manfredi e Enzo, scrive poesie d’amore, meritando la lode di Dante nel De vulgari eloquentia: "Quegli uomini grandi ...
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Movimento letterario che diede luogo a una vasta produzione lirica in volgare, e che si svolse durante i primi tre quarti del 13° sec., con centro nella corte di Federico II re di Sicilia e dei suoi figli, [...] Iacopo Mostacci che visse a Messina. Parecchi altri sono meridionali: Pietro della Vigna, Rinaldod’Aquino, Giacomino Pugliese, Folco di Calabria, Iacopo d’Aquino. Altri, di diverse regioni, accettarono il linguaggio della corte s.: Perzivalle Doria ...
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GIACOMINO Pugliese
Giuseppina Brunetti
Con questo nome è conosciuto uno dei principali poeti della scuola siciliana, la cui identificazione è tuttora controversa e la cui attività poetica è da collocare [...] particolare col Notaro ("S'io doglio", "Dolze coninzamento", "Madonna mia a voi mando", "Troppo son dimorato", "Meravigliosamente"), con Rinaldod'Aquino ("In gioi mi tegno", "Gia mai non mi [ri]conforto", "Amor che m'à 'n comando"), con Pietro Della ...
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MOSTACCI, Jacopo
Marco Grimaldi
– Non sono noti gli estremi biografici di questo poeta attivo nel sec. XIII, che appartiene al nucleo fondamentale della scuola siciliana. I suoi componimenti sono contenuti [...] che, dal punto di vista quantitativo, a parte Giacomo da Lentini, si colloca al terzo posto assieme a Mazzeo di Ricco, dopo Rinaldod’Aquino (12 testi) e Giacomino Pugliese (7). Il Vat. lat.,3793 contiene tutte le sei canzoni a lui attribuite, la cui ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, LINGUA
RRosario Coluccia
Ogni valutazione concernente la lingua usata dai rimatori della Scuola poetica siciliana deve tener conto in primo luogo delle particolari modalità [...] mai non mi conforto, 14 la dia 'il giorno', sicilianismo per il genere [: 16 sia]; 62 (la notte né) la dia [: 64 mia];
Rinaldod'Aquino, Venuto m'è in talento (ed. A. Comes), [66 tutavia :] 73 (nott'e) dia [nella versione di V; in P abbiamo 66 varria ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, FORTUNA E TRADIZIONE
LLino Leonardi
"Oggi il termine di Siciliani vale a designare i rimatori, di qualsiasi regione italiana, che appartennero a quella corte o le gravitarono [...] comunque i testi derivano. Interessante è piuttosto l'ordinamento del nucleo, dove i principali autori siciliani (Rinaldod'Aquino, Giacomo da Lentini, Pier della Vigna, Mazzeo di Ricco) sono preceduti dai due rappresentanti della dinastia, Federico ...
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MAZZEO DI RICCO
FFortunata Latella
Rimatore di Messina appartenente al movimento poetico della Scuola siciliana (v.); la sua attività è da collocarsi nel periodo posteriore alla morte di Federico II [...] , sequenze di rimanti; analogie e coincidenze espressive si rinvengono in varia misura con Federico II, Pier della Vigna, Rinaldod'Aquino, Tommaso di Sasso, Guido delle Colonne.
L'opera di M. appare in gran parte conosciuta da rimatori contemporanei ...
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FEDERICO II, ATTIVITÀ POETICA
SStefano Rapisarda
Sono sei i componimenti che, con vario grado di attendibilità, diversi testimoni assegnano al nome di Federico. Pressoché certa è l'attribuzione della [...] fortuna, moraleggiando anch'essi, per una volta, come facevano [...] altri poeti della loro corte, Giacomo da Lentini o Rinaldod'Aquino" (ibid., p. 53). È sempre difficile avanzare congetture circa la cronologia interna del corpus siciliano, ma, se ...
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Cultura cavalleresca
Maria Luisa Meneghetti
Nell'arco dei cent'anni che precedono gli inizi della Scuola poetica siciliana, un genere letterario del tutto nuovo ‒ il romanzo cortese-cavalleresco ‒ nasce, [...] e son us, vv. 11-12, quanto da Guiraut de Salinhac, En atretal esperansa, vv. 26-28; per quella di Paride ed Elena in Rinaldod'Aquino, In gioi mi tegno tutta la mia pena, v. 3, che deriverebbe da Guiraut de Bornelh, Car non ai, vv. 29-30; per quella ...
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Poeti del Duecento: Testi arcaici, Scuola siciliana, Poesia cortese, didattica, popolare e giullaresca, Laude, Dolce StilNovo
Gianfranco Contini
Poeti del Duecento: Testi arcaici, Scuola siciliana, [...] corsivo romanticismo, da Giacomino Pugliese a certo Rinaldod'Aquino; per non dire dell'imperatore, che poi di Dante), se addirittura non rispose al sonetto di Dante ai fedeli d'Amore, e carteggiò col Cavalcanti, era tuttora attivo in versi nel 1330-1 ...
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gente1
gènte1 (o giènte) agg. [dal provenz. ant. gent, che è il lat. (homo) gentis «(uomo) di famiglia nobile»], ant. – 1. Nobile, in senso proprio: Vassene lo più giente In terra d’oltra mare (Rinaldo d’Aquino); E cavalieri armati che sien...
vernare1
vernare1 v. intr. [dal lat. vernare, der. di ver veris «primavera»] (io vèrno, ecc.; aus. avere), ant. – 1. Far primavera: redole Odor di lode al sol che sempre verna (Dante), al sole che vi mantiene un’eterna primavera; in primavera...