BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] potuto dire se non: 0 costor non saranno dalla morte vinti, o ella gli ucciderà lieti": un emblema di sapore rinascimentale, il quale deve essere comunque interpretato nel senso che l'arte dello scrittore trascende ed unifica entrambi i termini dell ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] , fatta di pezze rubate".
Fra Sei e Settecento, nella prima Arcadia, la ricostituzione polemica, antibarocca e antifrancese, del mito rinascimentale, giocò di nuovo per breve tempo a favore del Bembo. Ma era per l'appunto un mito, cui sottostava ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] persino le questioni più chiare e indubitabili! Sul finire del Quattrocento il complesso fu adeguato al gusto rinascimentale mediante l’inserimento in un’imponente cornice modanata d’ispirazione classica, che comportò però l’asportazione delle ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] di "primato" e troppo forse concedendo al "mito" storiografico, fra protestantico risorgimentistico e neoguelfo, della corruttela rinascimentale. Il C., d'altronde, amava ribadire il carattere "plebeo" della Repubblica fiorentina, "perché ivi non era ...
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Pio IX, beato
Giacomo Martina
Giovanni Maria Mastai Ferretti, ultimo di nove figli, nacque a Senigallia il 13 maggio 1792, dal conte Girolamo e da Caterina Solazzi, in una famiglia di agiati proprietari [...] chiudeva in sacrestia, si mostrava incapace di coglierne la cultura, di ammirare le grandezze della Roma cristiana e di quella rinascimentale. Del resto la tensione fra la Roma papale e l’Italia, fra il Vaticano e il Quirinale, si sarebbe aggravata ...
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BRAMANTE, Donato (Donnino o Donino, come lo chiamavano i suoi genitori e Leonardo da Vinci)
Arnaldo Bruschi
Figlio di Angelo di Antonio di Renzo da Farneta e di Vittoria di Pascuccio da Monte Asdrualdo, [...] Bramantino, Milano 1953 (cfr. recens. di R. Longhi in Paragone, VI [1955], 63, pp. 57-61); P. Arrigoni, L'incisione rinascimentale milanese, in Storia di Milano, VIII, Milano 1957, pp. 706-708; F. Mazzini, La pittura del primo Cinquecento,ibid., VIII ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...