Sigismondo I Iagellone
I Iagellone Re di Polonia (Cracovia 1467-ivi 1548). Figlio di Casimiro, nel 1506 divenne granduca di Lituania e re di Polonia. Sconfitta la Moscovia, si alleò con gli Asburgo, [...] ai quali aprì la strada per l’acquisizione della Boemia e dell’Ungheria (1526). Consolidò i confini dello Stato polacco-lituano, sia verso la Germania sia verso la Russia e favorì lo sviluppo della cultura rinascimentale in Polonia. ...
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Storico, nato a Russi (Ravenna) il 30 agosto 1904; prof. univ. dal 1939, ha insegnato all'univ. di Messina e in quella di Pisa; dal 1951 insegna storia moderna all'univ. di Firenze.
Studioso del Rinascimento [...] attività a discussioni metodologiche sul concetto di periodizzazione e al rapporto tra le esigenze critico-speculative della cultura rinascimentale e l'opera e gli atteggiamenti degli "eretici" italiani del '500 (B. Ochino, uomo del Rinascimento e ...
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DELLA ROVERE, Lavinia Feltria
Marina Frettoni
Nacque a Pesaro il 16 genn. 1558 da Guidobaldo II duca di Urbino e da Vittoria Farnese. Prima di lei erano nati Virginia, Francesco Maria, Isabella e, quali [...] tra i castelli dell'Imperiale e di Gradara e le corti di Pesaro e Urbino, nella gaia e raffinata atmosfera rinascimentale regnante ai tempi del duca Guidobaldo 11, quando la corte paterna era punto di riferimento di artisti e letterati; tra ...
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LIPPOMANO, Girolamo
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1460, nella parrocchia di S. Fosca, dal patrizio Tommaso di Nicolò e da Paola Cappello di Vettore di Giorgio.
Il padre, personaggio di notevole [...] la famiglia della madre avrebbe fatto società proprio con i Lippomano fondando uno dei più cospicui banchi della Venezia rinascimentale. Rimasto vedovo della Cappello, Tommaso si risposò (1469) con la vedova di Bulgaro Vitturi, e infine in terze ...
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Uomo politico e umanista (Firenze 1396 - Napoli 1459). Dal 1437 al 1452 fu continuamente membro delle magistrature di Firenze e inviato nelle più importanti legazioni. Venuto in dissidio, per motivi politici, [...] , tra cui quelle di Dante, Petrarca, Boccaccio e la Vita Nicolai V. Significativo come espressione della nuova concezione rinascimentale dell'uomo, è il trattato in 4 libri De dignitate et excellentia hominis (1452; pubbl. 1532). Importanti le ...
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COSTABILI, Antonio
Franca Petrucci
Di antica e potente famiglia ferrarese, fratello di Beltrando, Camillo e Lancellotto, nacque probabilmente a Ferrara da Rinaldo, consigliere prima del duca Borso d'Este [...] impartitagli da precettori privati, fra i quali Luca Ripa, e cavalleresco-militare, propria di un rampollo di una nobile famiglia rinascimentale. La prima parte della sua vita fu dedicata alla carriera delle armi, ed egli militò, al comando di dieci ...
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BENTIVOGLIO, Ercole
Gaspare De Caro
Nacque a Bologna nel 1450 da Ludovico. Il prestigio politico del padre, al quale nel 1445 la fazione bentivogliesca era giunta ad offrire il governo della città, [...] vede perciò partecipare alle fastose cerimonie pubbliche di cui si compiaceva Giovanni Bentivoglio, ad imitazione dello sfarzo rinascimentale delle altre maggiori corti italiane del tempo; le cronache ricordano in particolare la sua partecipazione al ...
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Comune dell’Emilia-Romagna (405,16 km2 con 132.899 ab. nel 2020) e capoluogo di provincia. È situata a circa 4 km a S del Po (lungo il quale è ubicato il centro satellite di Pontelagoscuro).
Il nucleo [...] V ottenne la bolla di fondazione dell’università (1391) e nel 15° sec. la città divenne centro di risonanza europea della cultura rinascimentale. Durante il governo di Ercole II (1543-59), per opera della moglie Renata di Francia, si diffuse a F. il ...
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Poeta francese (Cahors 1496 - Torino 1544). Figlio del "rhétoriqueur" Jean, studiò a Parigi sotto la guida del padre; iniziò quindi la carriera di cortigiano e alla morte del padre ereditò la carica di [...] , in Svizzera, e ancora in Italia, a Torino, dove morì. Fu poeta originale che nella nuova sensibilità rinascimentale seppe anche riprendere e fondere elementi tradizionali, medievali e quattrocenteschi: apprezzò Villon, delle cui opere curò un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] ciò non perché filosofia e senso dell’uomo non vengano a essere innovati, e anche profondamente, nel moto umanistico e rinascimentale, ma perché questo dato di fatto non può essere trasformato in una chiave onnivalente di lettura di tutti gli aspetti ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...