Pittore e disegnatore (Francoforte sul Meno 1799 - Stoccarda 1859). Più dei suoi quadri (soggetti storici e religiosi, ritratti di famiglia) sono notevoli i suoi disegni, in cui rivivono i modi degli antichi [...] Suo figlio Ferdinand (Vienna 1847 - ivi 1916), architetto, costruì, con H. Helmer, numerosi teatri a Vienna, Budapest, Graz, Fiume e in altre città dell'Impero austro-ungarico in forme rinascimentali e barocche e, da ultimo, vicine allo Jugendstil. ...
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Scrittore argentino (Buenos Aires 1910 - Córdoba, Argentina, 1984), critico d'arte del giornale La Nación. Ha pubblicato un volume di saggi, Glosas castellanas (1936), le liriche Canto a Buenos Aires (1943); [...] Gallo y el Pollo (1966); El cisne (1977). Nel suo romanzo più celebre, Bomarzo (1962), ricostruì ambienti e atmosfere rinascimentali che tornano anche in Crónicas reales (1967) e in De milagros y melancolías (1968). Le Obras completas (3 voll.) sono ...
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graffiti
Flaminia Giorgi Rossi
Vecchie e nuove incisioni
Il graffito è un'incisione eseguita in modo da lasciare una traccia distinguibile. Gli uomini primitivi incidevano sulle pareti delle caverne [...] chiamiamo graffiti nuove forme di pittura murale, nate nelle periferie delle nostre metropoli
Dai graffiti preistorici ai palazzi rinascimentali
Nel Paleolitico l'uomo sente l'esigenza di esprimere con il disegno o il graffito la propria concezione ...
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In epoca ellenistica o romana, costruzione di forma rettangolare o circolare o ellittica, spesso absidata, con nicchie e prospetto architettonico a colonne, contenente una fontana, che in alcuni casi raggiunge [...] delle loro forme architettoniche con quelle dell’antichità, anche le fontane monumentali delle grandi ville rinascimentali e barocche, costituite da portici, esedre, nicchie, grotte artificiali, scenograficamente realizzate sul declivio naturale del ...
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Scultore (n. 1450 circa - m. Saragozza tra 1515 e 1518). Lavorò al tabernacolo del Sacramento nella cattedrale di Saragozza (1482) e, aiutato dallo scultore fiammingo Pietro de Amberes, eseguì (1492) il [...] , il retablo in alabastro del monastero di Montearagón, nel quale agli spunti formali di tradizione gotica si fondono elementi rinascimentali. Da ultimo iniziò le sculture per la facciata di S. Engracia, a Saragozza, poi continuate dal figlio Gil il ...
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GALILEI, Alessandro
Silvia Cusmano
Nacque a Firenze il 25 ag. 1691, figlio di Giuseppe Maria, proconsole dei notai dal 1707 al 1711, e di Margherita Merlini, figlia del medaglista della Zecca granducale, [...] di Antonio Ferri si avvicinò alla lezione di B. Ammannati, B. Buontalenti e Michelangelo; lo studio dei trattati rinascimentali e dei principî vitruviani completò la sua formazione. Nel gennaio 1713 si recò, insieme con l'inviato inglese presso ...
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Pittore, architetto e incisore (Pullendorf, Bodensee, 1550 circa - Strasburgo 1599); delle sue pitture ci rimangono soltanto gli affreschi del Frauenhaus di Strasburgo. La sua opera Architectura von Ausstheilung, [...] classici sono in realtà il punto di partenza o la cornice per la sua inesauribile fantasia nell'inventare forme, effetti di luce, ornamentazioni fito- e zoomorfiche che accolgono elementi gotici e rinascimentali e preludono al barocco maturo tedesco. ...
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DAL POZZO, Girolamo
Alessandro Bevilacqua
Nacque a Verona nel 1718 da antica e facoltosa famiglia nobiliare veronese. Ricevette un'accurata educazione umanistica ad opera di due insigni pedagoghi dena [...] necessità di maestri diretti, dallo studio sia della trattatistica architettonica, sia degli edifici classici e rinascimentali: "Questi furon i suoi maestri, e singolarmente Vitruvio, Palladio, Scamozzi. Osservò attentamente le fabbriche antiche ...
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Architetto (Parigi 1803 - ivi 1872). Figlio di Antoine-Laurent (Parigi 1756 - ivi 1842), un architetto, influenzato da E.-L. Boullé, che svolse un ruolo importante come insegnante con il suo atelier livre [...] , 1830 circa), V. fu sostenitore di un architettura intesa come rinnovata sintesi di forme greco-romane, bizantine, gotiche e rinascimentali; ristrutturò a Parigi il priorato di St.-Martin-des-Champs in Conservatoire des arts et métiers (1845-72) e ...
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Architetto (n. Bergamo poco prima del 1490 - m. tra il 1546 e il 1552). Fu attivo soprattutto a Bergamo, dove costruì tra l'altro la chiesa di S. Spirito (1530-35 circa), il campanile di S. Lucia, alcune [...] (1516), del Palazzo Pubblico (1520), dell'ospedale (1536). Sono suoi, inoltre, la chiesa e il chiostro di S. Benedetto a Orzinuovi (1546) e la chiesa di S. Pietro Martire in Alzano Maggiore. Fu interprete garbato di forme rinascimentali venete. ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...