Opera letteraria medievale di carattere didattico-scientifico, in cui sono descritte pietre di vario genere (le più rare o preziose) e le loro virtù curative e talismaniche; i l. sono indirizzati a interpretazioni [...] o astrologica del mondo fisico e dei rapporti simpatetici tra le sue parti. I l. trovarono ampia diffusione fino al Rinascimento, in prosa o versi, in latino, francese, spagnolo, italiano, derivando quasi tutti dal Liber lapidum seu de gemmis di ...
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PEKÁR Gyula
Eugen KOLTAY KASTNER
Scrittore ungherese nato l'8 novembre 1867 a Debrecen e morto il 19 agosto 1937 a Budapest. Seguì le scuole nella sua città natale a Budapest e in America; studiò diritto [...] C. Csathó. Tra i suoi drammi storici primeggia Mátyás es Beatrix (Mattia e Beatrice, 1904) che ritrae felicemente il Rinascimento italiano in Ungheria. Tra i suoi romanzi, furono tradotti in italiano La dama del giglio (Bologna 1928) e Il pellegrino ...
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MANACORDA, Guido
Scrittore, nato ad Acqui il 5 giugno 1879. Compiuti gli studî alla Scuola normale di Pisa, all'Istituto superiore di Firenze e all'estero, fu prima direttore delle biblioteche universitarie [...] . Partecipò come volontario alla prima Guerra mondiale.
E autore di numerose opere di critica (La poesia latina del rinascimento germanico, 1907; La selva e il Tempio, 1935; Medaglioni 1940; Die italienischen Madonnen des Quattrocento, 1937), di ...
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ACCURSIO (Accorso), Mariangelo
Augusto Campana
Nato ad Aquila, come sembra, nel 1489 da Giovan Francesco, cancelliere del Comune aquilano, e da una Tebaldeschi di Norcia. Anche il padre non era aquilano [...] di pieno diritto. Niente sappiamo dei primi studi, ma la normale formazione umanistica dei cancellieri cittadini del Rinascimento induce a pensare che dal padre abbia ricevuto i primi insegnamenti e indirizzi.
Prima data certa della biografia ...
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Patriota e letterato (Mantova 1835 - Montichiari 1886); volontario nel 1859, fu in Sicilia con i Mille; segretario di A. Depretis nel 1862, presto lasciò l'incarico per tornare con G. Garibaldi e fu con [...] che ai due drammi, Il cholera (1855) e La vocazione (1858), o ai mediocri romanzi, è affidata ad alcuni studî storico-letterarî (Il terzo Rinascimento, 1874; Il primo Rinascimento, 1878) e a due felici biografie di Bixio (1875) e di Garibaldi (1882). ...
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Umanista (Napoli 1453 - ivi 1526). Lettore di retorica nello Studio napoletano, lasciò pochi scritti; il suo maggior merito è di aver salvato da perdita quasi sicura l'autografo dell'Arcadia di I. Sannazzaro, [...] e di aver raccolto e pubblicato quasi tutte le opere di G. Pontano e le rime del Cariteo, suoi amici. Una sua lunga lettera in volgare a Marcantonio Michiel (1524) è il principale documento che ci informi sull'arte napoletana del Rinascimento. ...
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Poeta polacco (Sycyna, Radomsko, 1530 - Lublino 1584). Studiò a Cracovia, a Königsberg e (dal 1552) a Padova. Ritornato in patria fu per alcuni anni segretario di Sigismondo Augusto, ma alla vita politica [...] poeta polacco, invece, egli è il primo che abbia introdotto nella letteratura patria gli ideali poetici e culturali del Rinascimento e della Riforma da lui profondamente assimilati e resi aderenti alle condizioni di vita e di cultura polacche. Ciò è ...
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Poeta (n. Mantova 1447 - m. 1516), generale dei carmelitani (dal 1513). Elevato umanista e poeta fecondissimo in latino (circa 55.000 versi), è particolarmente ricordato per le dieci Egloghe, talora di [...] Parthenicae, canti in esametri in onore della Vergine e di alcune sante, con i quali S. inizia quella letteratura del Rinascimento che cala la materia cristiana negli schemi della latinità classica. Il suo culto fu confermato da Leone XIII nel 1885 ...
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Critico letterario, nato a Limbadi (Catanzaro) il 4 luglio 1890; dapprima professore nelle scuole secondarie, insegnò quindi letteratura italiana nelle università di Cagliari (1939-50) e Trieste (1950-60).
Studioso [...] crociana, è autore di un saggio su La poesia di U. Foscolo (Bari 1920, 2ª ed. riveduta ivi 1932), di un'opera su Il romanticismo e la poesia italiana dal Parini al Carducci (ivi 1935), e di Saggi sulla poesia del Rinascimento (Milano 1939). ...
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Umanista (Stignano, Buggiano, 1331 - Firenze 1406). Visse in un primo tempo a Bologna, dove il padre si era rifugiato esule, e che i S. lasciarono poi nel 1351. Studiò retorica e notariato. Per più di [...] il De laboribus Herculis, illustrazione del senso poetico e allegorico dei miti che si tramandavano su Ercole, assunto nel Rinascimento a simbolo della nobiltà e supremazia dell'uomo. Altri suoi trattati, in cui sempre S. affrontò ed approfondì ...
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rinascimento
rinasciménto s. m. [der. di rinascere]. – 1. a. Il fatto di rinascere, solo con riferimento al rifiorire delle civiltà, delle arti, degli studî o anche di altre attività: il r. delle lettere, delle arti, della pittura; il r. del...
rinascere
rinàscere v. intr. [lat. renasci, comp. di re- e nasci «nascere»] (coniug. come nascere; aus. essere). – 1. Nascere di nuovo: per li gran savi si confessa Che la fenice more e poi rinasce (Dante); mi piacerebbe r. fra mille anni;...