GUIDI, Camillo
Tullia Iori
Nacque a Roma il 24 luglio 1853 da Michele e Livia Mordacchini. Si laureò nel 1877 presso la R. Scuola di applicazione degli ingegneri di Roma, dove rimase come assistente [...] contribuendo in maniera fondamentale al rinnovamento dell'insegnamento della disciplina nelle scuole Solenni onoranze a C. G., Torino 1928; C. G., in Annuario della R. Accademia d'Italia, II (1929-30), pp. 178-184; A. Danusso, In memoria di C. G., in ...
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BELLAZZI, Federico
Bruno Di Porto
Nacque a Milano il 26 giugno 1825 da Giovanni, sarto, e da Rosa Ronchi. Nel 1846 entrò nel seminario maggiore di Milano che abbandonò, al principio del 1848, per iscriversi [...] furono esposti nel libro Prigioni e prigionieri nel Regno d'Italia (Firenze 1866), in cui si accusava la brutalità e l'inerzia dell'amministrazione carceraria e si sosteneva un rinnovamento dei metodi di detenzione. Alla Camera propugnò l'istituzione ...
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GASPARINI, Innocenzo
Marzio Romani
Nacque il 19 ag. 1920 a Milano da Antonio e Elisa Zambetti. Nel febbraio 1944 si laureò in economia e commercio presso l'Università L. Bocconi con G. Demaria, sul [...] un'applicazione sperimentale alla dinamica dello stesso in Italia per il periodo 1915-39.
Il brillante curriculum (1975-84), dedicò gran parte dei suoi sforzi al rinnovamento della "Università commerciale" milanese, trasformandola in una moderna ed ...
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ELLERO, Giuseppe
Franco Laicini
Nacque a Tricesimo (Udine) il 6 giugno 1866 da Luigi, proprietario di una filanda, e Anna Fabris, che dedicò tutte le sue cure all'educazione di quest'unico figlio. Carattere [...] Ma tali posizioni, che coinvolgevano anche il piano del rinnovamento degli studi storici e filosofici, se trovavano consensi tra Bergamo, Il Friuli, L'Ordine di Como e L'Avvenire d'Italia.
Su quest'ultima testata il 2 febbr. 1908 apparve uno scritto ...
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BENASSI, Umberto
Gian Franco Torcellan
Nato a Parma il 4 genn. 1876 da Aminta e da Maria Beatrice Pelizzi, fece colà gli studi secondari, recandosi poi nel 1894 a Pisa, dove compì gli studi universitari [...] posto in tutta una serie di studi che rinnovavano in quegli anni le prospettive della ricostruzione storica di cultura dei tempo, in partic. nell'Arch. stor. ital., e nel Giorn. stor. d. letter. ital.: ricordiamo per es. G. Coggiola, rec. a Storia ...
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AYMERICH, Matteo
Egidio Papa
Nato a Bordils (Aragona) il 27 febbr. 1715, entrò nella Compagnia di Gesù il 27 sett. 1733, nel noviziato di Tarragona, avendo già fatti studi di filosofia e teologia.
Completati [...] volta lasciata la cattedra, l'A. personalmente abbandonò il programma di rinnovamento della scolastica, per occuparsi in prevalenza di studi umanistici. Fu in questo campo che in Italia ebbe fieri avversari il Tiraboschi e il Vannetti. Quest'ultimo ...
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PARPAGLIA, Tomaso
Francesco Aimerito
PARPAGLIA (Parpalea, Parpalia, Parpalias), Tomaso. – Nacque verosimilmente a Revigliasco Torinese o a Torino fra il 1450 e il 1470, probabilmente terzogenito di [...] agli inizi dell’Età moderna, in Rivista di storia del diritto italiano, LVII (1994), pp. 321-383; D. Maffei, Giuristi piemontese, Torino 2002, ad vocem; F.A. Goria, Fra rinnovamento e tradizione. Lo ‘Speculum feudorum’ di Claude de Seyssel, Milano ...
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GUATTERI, Giovanni Battista
Antonello Pizzaleo
Nacque a Castelnovo di Sotto, presso Reggio nell'Emilia, il 29 ag. 1739 da Domenico e Anna Soncini, di famiglia modestissima. Compiuti i primi studi nelle [...] ubicazione era stata individuata fin dal 1768 nel quadro del rinnovamento urbanistico di Parma affidato ad A.E. Petitot. Dal 1770 7, V (1893-94), pp. 458-472; P.A. Saccardo, La botanica in Italia, Venezia 1895, I, pp. 86 s.; II, p. 57 (cui si rimanda ...
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CARUSO, Michele
Franco Molfese
Nacque a Torremaggiore (Foggia), intorno al 1830. Salariato agricolo, nel pieno dell'età si trovò coinvolto nella grande crisi del crollo della dinastia borbonica a seguito [...] alla liquidazione del regime feudale nel Mezzogiorno d'Italia, incamerando i terreni comunali, sopprimendo gli usi teoria, di una guida politica e di valide indicazioni di rinnovamento sociale, e perciò non poteva imporre i propri obiettivi alla ...
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ARRIGHI-LANDINI, Orazio
Antonella Dolci
Nacque a Firenze il 10 genn. 1718, da Giovan Maria e da Violante di Domenico Landini, ultima discendente del celebre umanista Cristoforo. Primogenito (due fratelli [...] è da ravvisarsi non tanto un interesse concreto per il rinnovamento del teatro (ché la tragedia dell'A. Il Conte , II, Napoli 1947, pp. 871-873; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, I, 2, Brescia 1753, pp. 1128 s.; G. Natali, Il Settecento, I ...
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rinnovamento
rinnovaménto s. m. [der. di rinnovare]. – L’azione di rinnovare, il fatto di rinnovarsi o di venire rinnovato, soprattutto negli usi e nei sign. fig.: r. civile, culturale, scientifico, morale, spirituale, ecc., di una nazione,...
salva-Italia
(salva Italia) agg. e s.m. inv. Che, chi ha la funzione, l’obiettivo di giovare alle sorti dell’Italia; in senso più esteso (e spesso scherz.), che, chi dà un aiuto provvidenziale alla risoluzione di una situazione molto difficile....