I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] attestati in testi toscani antichi (ad es., in Ristorod’Arezzo, che usa tanto doi per il maschile quanto ocho (anche dieciocho), venez. dizdoto, lomb. dezdòt, calabr. dičedwuottu, ecc.;
(d) decem et novem > spagn. diez y nueve, ecc.;
(e) decem ...
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Arti liberali
Vittorio Russo
L'esperienza intellettuale di D. appare chiaramente improntata dalla concezione del sapere e della cultura medievale, che suddivideva l'oggetto complessivo della conoscenza [...] medievale, nell'Anticlaudianus, ad esempio, di Alano di Lilla (1120 circa-1203) o nella Composizione del mondo (1282) di Ristorod'Arezzo : " E anche saranno sette arti liberali e non più, sì che ciascheduno pianeta avrà la sua " (II 6). Perciò ...
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MARGARITO (Margaritone) d’Arezzo
Grazia Maria Fachechi
Figlio di Magnano, come si desume dal documento del 1262, l’unico in cui viene menzionato, conservato nell’Archivio dei monaci camaldolesi di Arezzo [...] La pittura in Italia. Il Duecento e il Trecento, I, Milano 1986, pp. 364-366; A. Labriola, Ricerche su M. e Ristorod’Arezzo, in Arte cristiana, LXXV (1987), 720, pp. 145-160; C. Frugoni, Francesco e l’invenzione delle stimmate. Una storia per parole ...
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PERENNIO, Marco (Marcus Perennius)
Luisa Banti
Uno dei più importanti fra i vasai aretini, e quello che raggiunse il più alto valore artistico. Ebbe l'officina fuori dell'antica cinta murale di Arezzo, [...] di questa fabbrica durò circa un secolo (50 a. C.-40 d. C.).
Nel periodo più antico, che è anche il più addit.; K. Hähnle, Arretinische Reliefkeramik, Diss., Tubinga, Stoccarda 1915; Ristorod'Arezzo, L. Pignotti, A. Angelucci, U. Pasqui, U. Viviani ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Quaestio de aqua et terra - Introduzione
Francesco Mazzoni
Giunto ormai a questa parte del volume il paziente lettore si è certamente reso conto, attraverso pagine riguardanti [...] rerum, XIII, cap. xxi (su Isidoro); Brunetto Latini, Tresor, 1.105;[23] san Tommaso, Summa theol., I, q. 69, a. I; Ristorod'Arezzo, La composizione del mondo colle sue casciani, II.5.1-5.[24]
L'ipotesi veniva poi spiegata, quanto all'eziologia, o ...
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Lo scavo archeologico. Cenni storici e principi metodologici
Daniele Manacorda
Nel corso dei millenni l'uomo ha sempre modificato il suolo. Per costruire una capanna o una semplice palizzata, per [...] ceramisti romani, cioè in quegli artigiani che ‒ scriveva Ristorod'Arezzo nel XIII secolo ‒ "quando le vedevano, per " anni 1926-1943, in AMediev, 12 (1985), pp. 593-604; D. Manacorda - E. Zanini, Lo scavo archeologico. Dalle origini a oggi, ...
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ARETINI o ARRETINI, Vasi
A. Stenico
La locuzione "vasi aretini" risale già all'antichità. Fra tutti i passi di autori antichi (v.: Thesaurus linguae Latinae: Onomasticon; s. v.: Arretinus), il più esplicito [...] nei luoghi presso i quali sorgevano le fabbriche oppure dove esse ebbero i loro scarichi. Già ne fa menzione Ristorod'Arezzo che scrive nel 1282 e che reputa, come più tardi G. Villani nelle sue Cronache, quasi impossibile che essi fossero fattura ...
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tuono (trono; truono; 'ntrono)
Giorgio Stabile
Il termine, in D., oltre il suono prodotto dal corrispondente fenomeno atmosferico, ne designa l'effetto materiale, cioè lo squassare dell'aria provocato [...] di Beauvais Spec. natur. IV 55-67, Tommaso di Cantimpré De Naturis rerum XVIII 1, Bartolomeo Anglico De Propriet. rerum XI 13, Ristorod'Arezzo La compos. del mondo VII II 1, Brunetto Latini Trésor I VI 7-8, ps.-Aristotele De Mundo 4, 395a 10 ss ...
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aria
Enzo Volpini
Il termine ricorre una volta nella Vita Nuova (XXIII 5) e due nel Detto (242 e 245). Normale è la forma ‛ aere '; nella sola Commedia appare anche la forma ‛ aura '. Da segnalare ancora [...] esso; e infiammandosi e facendo fuoco e fuggendo, va facendo romore entro per lo vapore acqueo " (Ristorod'Arezzo Della composizione del mondo cit., 122). Sicché D. parla del fulmine quando l'aere fende (Pg XIV 131) e della nube che squarciata tona ...
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piede (piè; pè)
Alessandro Niccoli
È vocabolo ricorrente con varia frequenza in tutte le opere del D. canonico; non ricorre mai nel Fiore e nel Detto.
La variante grafica appiè, adottata dal Moore per [...] lei di dir, levata dritta in pè (in piè nella '21); la forma ‛ pè ' è documentata anche in altri testi toscani del tempo: Ristorod'Arezzo " tale a pe e tale a cavallo " (in Monaci, Crestomazia 416, r. 192); R. Canigiani " se con alcun di loro il pè ...
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visionario s. m. (f. -a) e agg. In senso figurato, che, chi mostra una grande lungimiranza, che dà la sensazione di essere quasi profetico nel suo guardare al futuro; in senso attenuato, detto di persona, che, chi è fuori della norma per spirito...