Fisica
Enzo Volpini
Nella comparazione dantesca dei cieli con le scienze, la scienza naturale, che Fisica si chiama (Cv II XIII 8) figura, insieme alla Metafisica, paragonata all'ottavo cielo o delle [...] variamente inteso e sviluppato, in diverse compilazioni enciclopediche di carattere popolare, come La composizione del mondo di Ristorod'Arezzo (ediz. Narducci, Roma 1859, 139), il De Naturis rerum di Alessandro Neckam (ediz. Th. Wright, Londra 1863 ...
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MARGARITO
E. Antetomaso
(o Margaritone)
Pittore del sec. 13° attivo nel territorio di Arezzo, città dove risulta menzionato in uno strumento d'allogazione del 1262. Vasari (Le Vite, II, 1967, pp. 89-93), [...] in R. Passalacqua, I codici miniati dugenteschi nell'archivio capitolare del duomo di Arezzo, Firenze 1980, pp. 3-23; A. Labriola, Ricerche su Margarito e Ristorod'Arezzo, AC 75, 1987, pp. 145-160; F. Mancinelli, I dipinti della Pinacoteca Vaticana ...
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NARDUCCI, Enrico
Maria Giuseppina Cerri
– Nacque a Roma il 12 novembre 1832 da Domenico Antonio e da Enrichetta Fioroni.
Studente al Collegio Romano, nel 1848 fu cadetto di fanteria del Governo provvisorio; [...] con l’Archivio storicoitaliano e il Giornale arcadico; divenne noto con l’edizione di La composizione del mondo di Ristorod’Arezzo (Roma 1859, II ed. Milano 1864) e con il Catalogo dei manoscritti ora posseduti da Baldassarre Boncompagni (Roma 1862 ...
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generare
Giorgio Stabile
Il verbo, di uso prevalente nel Convivio, vale " produrre ", " far nascere ", " originare ", sia in senso proprio, come atto di produzione naturale, che in senso traslato. Nella [...] 1, ma sono da vedere tutti i capp. 1-5, e ancora Phys. IV I 10-11, Mineral. I I 8-9, III I 10; Ristorod'Arezzo La composizione del mondo VII I 1-2, VIII IV 2-3).
Nel senso proprio di ‛ generazione naturale ' e ‛ procreazione ' è usato inoltre in Cv ...
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generazione
Alfonso Maierù
Il termine occorre nel Convivio e una sola volta nella Vita Nuova e denota, sia in senso proprio che traslato, il processo con il quale una qualche realtà giunge al suo essere; [...] quanto all'amore al luogo della g., è da ricordare che non tutti gl'individui possono essere generati in ogni luogo: cfr. Ristorod'Arezzo (La composizione del mondo, dist. 7, p. 4, c. 2, 109): " E troviamo le minierie fatte tale in uno luogo della ...
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Quadrivio (Quadruvio)
Michele Rak
L'unica occorrenza di Q. in D. (Cv II XIII 8) è nel corso di una comparazione tra sistema dei cieli e sistema delle arti alla quale D. dedica l'intero cap. XIII.
Dopo [...] solo a una lettura che non tenga conto del tentativo di D. - preparato attraverso una sapiente regia del contesto - di di storia letter. napolet., Città di Castello 1925, 41), in Ristorod'Arezzo La composizione del mondo 2 8 6 (1282; ediz. Roma 1859 ...
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MACHILONE
Cristina Ranucci
Non sono note le date di nascita e di morte di questo pittore, originario di Spoleto e attivo almeno a partire dal 1230, anno in cui appose la sua firma subito dopo quella [...] (catal., Orvieto), a cura di G. Testa - R. Davanzo, Todi 1984, pp. 16-19; A. Labriola, Ricerche su Margarito e Ristorod'Arezzo, in Arte cristiana, LXXV (1987), 720, pp. 145-160; L.C. Marques, La peinture du Duecento en Italie centrale, Paris 1987 ...
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adolescenza (adolescenzia)
La prima delle quattro età dell'uomo, che nel dantesco ‛ arco della vita ' è quella che precede, montando, a la gioventute (Cv IV XXIV 4; v. anche GIOVENTUTE; SENETTUTE; SENIO). [...] Aristotele (Gen. et corr. II X 336 b 10): " Et in aequali tempore corruptio et generatio quae secundum naturam "; e anche Ristorod'Arezzo (La composizione del mondo I 22): " per ciò che tanto tempo, come l'uomo mette in crescere in forza ed in biltà ...
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virtuare
Solo nelle opere latine, al participio presente o passato; ha nel primo caso il valore di " dare virtù " e nel secondo quello di " dotato di virtù " .
La prima forma è in Mn III XII 3 Quod... [...] eis sicut ex principiis activis "; si noti inoltre la relazione ‛ virtù (e operazione) del cielo ' - ‛ virtù dei corpi di sotto ' in Ristorod'Arezzo La composizione del mondo VI 1 (ediz. E. Narducci, Roma 1859, 77-78): " E se 'l cielo ha virtude per ...
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tempesta
Alessandro Niccoli
Il termine deriva dal latino tempestas che, dall'originaria equivalenza con tempus, passò a significare lo " stato del tempo ", la " condizione atmosferica " e, con restrizione [...] disordinata tempesta di venti e tuoni e baleni molto spaventevoli ".
In D. il vocabolo ricorre con il significato ora precisato, sempre inserito il Torraca citando a sostegno un luogo di Ristorod'Arezzo (VII 2), la metafora naturalistica si spiega ...
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visionario s. m. (f. -a) e agg. In senso figurato, che, chi mostra una grande lungimiranza, che dà la sensazione di essere quasi profetico nel suo guardare al futuro; in senso attenuato, detto di persona, che, chi è fuori della norma per spirito...