tripode Sostegno a tre piedi generalmente di bronzo, talvolta di altro materiale (oro, argento, rame, marmo e terracotta). Usati fin dalle età più antiche dai popoli d’Oriente, i t. assunsero presso i [...] le carni o sostenere un recipiente da vino) e servivano anche come premio, per es. nelle gare sportive o nelle feste dionisiache, in cui il corego vincitore consacrava a Dioniso il t. ricevuto. I Romani usarono i t. nel culto e nei ritifunebri. ...
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Forma di cannibalismo rivolta alle persone del proprio gruppo. Gli unici casi documentati si riferiscono a ritifunebri di società della Nuova Guinea (i Foré delle Highlands orientali) e dell’Amazzonia. [...] Parti del cadavere o, più spesso, frammenti di ossa polverizzate venivano ingerite per sottolineare, a livello simbolico, la trasmissione di ‘sostanze’ e valori sociali da una generazione all’altra. Per ...
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Antica dea romana della cerchia delle divinità infere che presiedevano ai ritifunebri: la sua festa si celebrava alle calende di giugno (Kalendae fabariae).
Un tempio di C., che la tradizione attribuiva [...] a L. Giunio Bruto, sorgeva a Roma sul Celio ...
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Antropologia
Finto volto, di cartapesta, legno o altro materiale, riproducente lineamenti umani, animali o del tutto immaginari e generalmente fornito di fori per gli occhi e la bocca.
L’uso rituale delle [...] è però solo uno dei motivi dell’uso delle m. nei riti d’iniziazione: il personale cui il novizio è affidato per il per es., alla mummificazione, cui l’uso appunto della m. funebre si accompagna nell’Egitto antico; esempi di maschere-ritratto dei morti ...
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. Le origini. - La vita civile degli Arî insediati nel Pengiab e nell'alta valle del Gange verso il 1000 a. C. si accentra nel villaggio, dove i sacerdoti o brahmani, gelosi custodi del "sapere" (veda), [...] portano via il cadavere; fino al crematorio recitano elogi funebri. Poi restano soltanto le ossa imbiancate, e le offerte dell'esistenza dell'anima, il dubbio, la fede nell'efficacia dei riti e delle buone opere, le passioni, l'odio e l'avversione, ...
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BENEDETTO III, papa
Ottorino Bertolini
Di famiglia romana; il padre si chiamava Pietro. Sin dall'inizio della sua carriera ecclesiastica appare nel clero del patriarchio lateranense, e quindi nella [...] veramente notevole, quando si ponga mente alla brevità del pontificato. B. III volle anche assicurare un'adeguata dignità ai ritifunebri celebrati a Roma per le esequie dei papi e di alti ecclesiastici. Un suo specifico constitutum, precisò che il ...
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Olimpiadi antiche
Mario Pescante
Gianfranco Colasante
La pratica agonistica nelle antiche civiltà
di Mario Pescante
Prima di affrontare il tema specifico delle origini dei giochi atletici dell'antica [...] , che offre una minuziosa rappresentazione delle gare organizzate da Achille, sotto le mura di Troia assediata, per accompagnare i ritifunebri celebrati in onore di Patroclo, ucciso in duello da Ettore. Il racconto dei giochi è senza dubbio il più ...
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Scienza indiana: periodo vedico. Discipline ausiliarie dei Veda
Christopher Minkowski
Takao Hayashi
David Pingree
Discipline ausiliarie dei Veda
Testi per i rituali solenni (Śrautasūtra)
di Christopher [...] talpe e alle altre creature che vivono nei campi.
Ritifunebri e riti rivolti agli antenati
I Gṛhyasūtra forniscono anche descrizioni, assai varie, degli śrāddha, i ritifunebri e i riti volti a onorare gli antenati paterni. I sūtra che descrivono ...
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VICHINGHI
K. Bornholdt
Popolazioni danesi, svedesi e norvegesi che nell'Alto Medioevo abitavano l'Europa settentrionale, note anche come Normanni (v.); il termine V. veniva utilizzato per definire i [...] del defunto verso il Walhalla o indicarne il livello sociale di appartenenza oppure ancora riflettere credenze connesse ai ritifunebri, come le sepolture a nave con sacrifici di cavalli a Oseberg e a Gokstad. Queste interpretazioni andrebbero ...
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Fulvio Irace
Auditorium
Dove il progetto dello spazio sposa l'arte del suono
Le architetture per la musica di Renzo Piano
di Fulvio Irace
21 aprile
Si inaugura a Roma, con un concerto dell'orchestra e [...] divino' si perfezionò in un complesso multiplo e monumentale dove avevano luogo feste, giubilei e ritifunebri. In Grecia, nell'età omerico-micenea, riti dionisiaci e cori ditirambici si svolgevano in appositi recinti che l'archeologia indica con l ...
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gramaglia
gramàglia s. f. [dallo spagn. gramalla, sorta di veste lunga], letter. – Abito da lutto; per lo più al plur.: essere in gramaglie; una vedova in gramaglie; anche fig.: le stelle e i pianeti non mancano di nascere e di tramontare,...
lemure1
lèmure1 s. m. (di solito al plur., lèmuri, lat. Lemŭres). – Nelle credenze degli antichi Romani, erano così chiamati gli spiriti dei morti (talora identificati con le larve), ombre notturne vaganti che ritornavano nel mondo e nelle...