Anormalità del ritmocardiaco. Le a. cardiache sono comunemente distinte in bradiaritmie, quando la frequenza cardiaca è inferiore a 60 battiti per minuto (bpm), e tachiaritmie, quando la frequenza cardiaca [...] a 60 o superiore a 100 bpm non è necessariamente indicativa di a. ( bradicardia e tachicardia sinusale). Un battito cardiaco irregolare può non essere associato a un’a. organizzata, come nel caso delle extrasistoli, espressione di stimoli elettrici ...
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Ripristino della normalità del ritmocardiaco in condizioni di emergenza, mediante l’intervento automatico di un generatore di impulsi che eroga una scarica elettrica ( defibrillatore). La scarica elettrica [...] attraverso il torace depolarizza il cuore e abolisce il ritmo patologico. Ne consegue la ripresa immediata di un ritmo idoneo a sostenere le funzioni vitali (generalmente il ritmo sinusale). I due elettrodi del defribillatore, coperti con uno spesso ...
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Disturbo del ritmocardiaco caratterizzato dalla presenza di extrasistoli a caratteri assai variabili e dovuto all’interazione di due centri di origine delle contrazioni cardiache: uno normale (centro [...] ) e uno più basso, ectopico, ventricolare (paracentro ventricolare). Particolare forma di p. è la pararitmia, in cui le contrazioni cardiache che prendono origine dal centro sinusale e da un centro ectopico si alternano regolarmente, simulando un ...
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Alterazione del ritmocardiaco, consistente nell’alternarsi costante di una extrasistole con un battito normale. Può essere sintomo spontaneo, la cui patogenesi rientra in quella delle extrasistole in [...] genere, oppure di natura tossica, provocato da un iperdosaggio o da intolleranza digitalica ...
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Il succedersi ordinato nel tempo di forme di movimento, e la frequenza con cui le varie fasi del movimento si succedono.
Il succedersi di varie fasi secondo un certo ordine e certi intervalli di tempo [...] e sarebbe responsabile dell’induzione-repressione del ritmo. Esperimenti svolti con antibiotici che interferiscono con dai fenomeni ambientali: per es., quello respiratorio e quello cardiaco. Per alcuni si è provata la dipendenza dai ferormoni, come ...
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Insieme dei provvedimenti rivolti a controllare, sostenere e riattivare funzioni organiche depresse o compromesse. Il termine può assumere significato sensibilmente diverso a seconda che si riferisca [...] spontaneo, che comprende la ventilazione e l’assistenza circolatoria con strumenti invasivi, la diagnosi del ritmocardiaco e la terapia elettrica e farmacologica specifica. Indipendentemente dalla tipologia di rianimazione cardiopolmonare che il ...
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Scienza che si occupa dello studio del cuore, in condizioni normali o patologiche.
Diagnostica
Evoluzione dei mezzi diagnostici. - L’esame clinico delle condizioni cardiocircolatorie si limitava in passato [...] diffuse riguardano le coronarie (cardiopatia ischemica), le turbe del ritmocardiaco (➔ aritmia), le malattie delle valvole cardiache (➔ valvola) e le malattie del muscolo cardiaco (➔ cardiomiopatia). Con meccanismi diversi e con diversa incidenza ...
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Botanica
P. radicale
In fisiologia vegetale, la p. che spinge verso l’alto la linfa nei vasi del fusto delle piante terrestri e che si origina nella radice, forse in corrispondenza all’endoderma; è uno [...] si dipartono fibre afferenti che attraverso il vago giungono al miocardio, conducendo impulsi che rallentano il ritmocardiaco; dalla seconda fibre parasimpatiche ad azione vasodilatatrice; da quella pressoria fibre ortosimpatiche in parte destinate ...
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Anatomia
N. del seno (o n. seno-atriale) Formazione anatomica situata nell’atrio destro del cuore, in corrispondenza dello sbocco della vena cava superiore, importante nella regolazione del ritmocardiaco.
Astronomia
Per [...] un pianeta, e anche per la Luna e altri astri planetari, n. sono i due punti in cui l’orbita taglia l’eclittica. N. dell’eclittica (o punti equinoziali o equinozi) sono i due punti in cui questa taglia ...
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ritmo
s. m. [dal lat. rhythmus, gr. ῥυϑμός, affine a ῥέω «scorrere»]. – Il succedersi ordinato nel tempo di forme di movimento, e la frequenza con cui le varie fasi del movimento si succedono; tale successione può essere percepita dall’orecchio...
aritmia
aritmìa s. f. [comp. di a- priv. e ritmo, sul modello di euritmia]. – Mancanza di ritmo. In cardiologia, ogni perturbazione del funzionamento cardiaco che si manifesti con alterazioni del ritmo del cuore, per es. per extrasistole (a....