Hering, Heinrich Ewald
Fisiologo (Vienna 1866 - Papenhausen, Meclemburgo, 1948). Prof. a Praga (1901) e a Colonia (1913), autore d’importanti studi di fisiologia e fisiopatologia del sistema nervoso, [...] centri vasomotore e cardioinibitore del bulbo. La scoperta di tale nervo, che rappresenta la principale via afferente dei riflessi depressori e rallentatori del ritmocardiaco, ha portato alla giusta interpretazione della sindrome del seno carotideo. ...
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ipopotassiemia
Basso contenuto di potassio nel sangue (➔ potassiemia). Si può verificare per scarso apporto alimentare di potassio (diete carnee), o in seguito a somministrazione prolungata di cortisonici, [...] diminuzioni del tono e della forza muscolare, fino alla paralisi (paralisi periodica familiare). È detta anche ipokaliemia (o ipocaliemia). Una persistente e grave i. causa alterazioni del ritmocardiaco e può provocare gravi danni, fino alla morte. ...
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kaliuria
Eliminazione di potassio con le urine, riferita alle 24 ore. Il potassio ha funzioni di regolazione del volume di liquidi presenti nell’organismo, agisce sulla regolazione del ritmocardiaco [...] e sulle funzioni dei muscoli scheletrici. È importante che i valori della potassiemia siano stabili e che l’eliminazione urinaria sia contenuta entro un range ben definito. Conoscere quindi la k. aiuta ...
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sopraventricolare
Di fenomeno cardiaco la cui origine è al di sopra dei ventricoli: extrasistole s.; tachicardia sopraventricolare. La terminologia è legata all’origine degli impulsi elettrici che si [...] fenomeno patologico ha sede in quest’area, viene definito a insorgenza sopraventricolare. Tachicardia parossistica s.: alterazione del ritmocardiaco (aritmia) ad alta frequenza, con segnali che si susseguono dall’atrio verso il ventricolo, che si ...
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Greatbach, Wilson
Ingegnere biomedico statunitense (n. Buffalo 1919). Di notevole rilevanza sono le sue ricerche sul ritmocardiaco e sulla possibilità di regolarlo. A lui si deve il pacemaker a batterie [...] isotopiche, in grado di funzionare per vari decenni; il primo modello di tale dispositivo è stato impiantato nel 1960. G. ha fondato la Mennen-Greatbach Electronics, cui si devono modelli sempre più perfezionati ...
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galoppo, ritmo di
Ritmo a tre tempi che ricorda il galoppo di un cavallo, e che si ascolta alla regione precordiale in certi casi di tachicardia con scompenso cardiaco. Il ritmo di g. è determinato dall’aggiunta, [...] ai due toni normali, di un terzo tono, dovuto al brusco rilasciamento del ventricolo sinistro ipertrofico e sclerotico ...
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RITMO (gr. ῥυϑμός)
Giuseppe Montalenti
Biologia. - Quasi tutti i processi vitali hanno un decorso ritmico. Si può forse affermare che il ritmo è una delle caratteristiche della vita: certamente anche [...] e regolare sono troppo conosciuti perché occorra insistervi: basta pensare alle pulsazioni cardiache, al ritmo respiratorio nei Vertebrati e in molti Invertebrati, al ritmo di attività di molte ghiandole, p. es., quelle della digestione, e, infine ...
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Ritmo biologico
Gigliola Grassi Zucconi
Tutti gli organismi, dai più semplici ai più complessi, sono capaci di organizzare i loro processi non solo in senso spaziale, ma anche temporale, e sono quindi [...] , può assumere lunghezze diverse: da alcuni secondi, come il battito cardiaco, che ricorre tante volte in un giorno (ritmo ultradiano), a 24 ore, come il ciclo sonno/veglia (ritmo circadiano, dal latino circa dies, cioè intorno alle 24 ore), fino ...
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Organo muscolare, cavo, che costituisce il centro motore dell’apparato circolatorio.
Anatomia comparata
Il c. è l’organo muscolare propulsore del sangue dei Vertebrati Cranioti (fig. 1). Si origina da [...] così la contrazione dei ventricoli. Al nodo di Keith e Flack giungono dal plesso cardiaco rami simpatici, che esercitano azione acceleratrice sul ritmo del cuore, e rami parasimpatici (vagali), ad azione rallentatrice. All’irrorazione del cuore ...
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Il prodotto del concepimento dei Mammiferi dalla comparsa dei caratteri propri della specie al momento del parto. Nella specie umana tali caratteri compaiono al 3° mese di gestazione, quando termina la [...] a 140 battiti al minuto al termine. L’alta gettata cardiaca fetale potrebbe servire a compensare il basso contenuto di ossigeno del Nell’uomo la mielinizzazione delle fibre si realizza con ritmo lento dalla 12a settimana di gestazione; in altre ...
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ritmo
s. m. [dal lat. rhythmus, gr. ῥυϑμός, affine a ῥέω «scorrere»]. – Il succedersi ordinato nel tempo di forme di movimento, e la frequenza con cui le varie fasi del movimento si succedono; tale successione può essere percepita dall’orecchio...
aritmia
aritmìa s. f. [comp. di a- priv. e ritmo, sul modello di euritmia]. – Mancanza di ritmo. In cardiologia, ogni perturbazione del funzionamento cardiaco che si manifesti con alterazioni del ritmo del cuore, per es. per extrasistole (a....