Farmaci che agiscono sul sistema cardiovascolare con riduzione della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, inibendo i recettori β (➔ recettore) del sistema simpatico, che sono presenti in numerosi [...] respiratorio poiché provocano la broncodilatazione.
I b. trovano ampio impiego nella cura dei disturbi del ritmocardiaco e in generale nella terapia delle malattie cardiovascolari, nel trattamento della ipertensione arteriosa, della cardiopatia ...
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Fisiologo (Vienna 1866 - Papenhausen, Meclemburgo, 1948), figlio di Ewald; prof. a Praga (1901) e a Colonia (1913), autore d'importanti studî di fisiologia e fisiopatologia del sistema nervoso, dei muscoli, [...] per un tratto al nervo glosso-faringeo. La scoperta di tale nervo, che rappresenta la principale via afferente dei riflessi depressori e rallentatori del ritmocardiaco, ha portato alla giusta interpretazione della sindrome del seno carotideo. ...
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Aumento di volume delle cavità del cuore in seguito a processi morbosi di varia natura: infarto del miocardio; cardiomiopatie; miocarditi; endocarditi infettive, tossiche o degenerative (➔ miocardio). [...] , improvvisa. I sintomi sono quelli dell’insufficienza cardiocircolatoria (affanno, astenia, presenza di edemi declivi, alterazioni del ritmocardiaco ecc.). La cura varia a seconda dei casi, e prevede oggi quasi invariabilmente l’impiego di farmaci ...
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La contrazione sincrona dei due atri del cuore, o sistole atriale, in quanto precede la sistole ventricolare (➔ cuore). Durante la p. il sangue, attraverso gli orifizi atrioventricolari, passa dagli atri [...] che sono in diastole. Tono presistolico Tono aggiunto che turba il normale ritmocardiaco presentandosi nell’ultima fase della diastole. Galoppo presistolico Ritmo assunto dal cuore per la presenza del tono presistolico, espressione di insufficienza ...
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Medico (Alt-Lietzegöricke, Brandeburgo, 1841 - Vienna 1905). Insegnò patologia e terapia medica nelle univ. di Jena (dal 1874) e Vienna (dal 1882). Coordinò la pubblicazione di un classico trattato di [...] patologia in 24 volumi (1894-1905) e fornì numerosi e notevoli contributi sperimentali e clinici sulle funzioni cerebrali, sulle angioneurosi, sull'epilessia, sul morbo di Addison, sulle anomalie del ritmocardiaco, ecc. ...
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Fisiologo (n. Saint-Sorlin 1846 - m. 1920), prof. di fisiologia nella univ. di Lilla, poi di Lione. Fu autore di studî sul ritmocardiaco, sulla contrattilità muscolare, sull'innervazione motrice dello [...] stomaco, sul glicogeno ...
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NERVOSO, SISTEMA
Giovanni Berlucchi
Stefano Ricci
Fabrizio Toccaceli
Claudio Massenti
Stefano Ricci
(XXIV, p. 609; App. II, II, p. 400; III, II, p. 239; IV, II, p. 567)
Neurofisiologia generale. [...] orali riduce notevolmente il rischio di recidive; non si hanno invece dati sull'efficacia degli anticoagulanti in pazienti con ritmocardiaco normale. In caso di stenosi carotidea ispilaterale ai sintomi, con riduzione del lume superiore al 70%, l ...
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TRAPIANTI
Gino Doria
Fabrizio Trecca
. Biologia. - Introduzione. - I t. di organi, tessuti, o cellule suscitano da molti anni l'interesse di medici e biologi. Infatti, è molto antica l'idea di sostituire [...] . I pace-maker sono ormai di una perfezione tale da possedere la capacità di autoregolarsi, adattandosi al naturale ritmocardiaco allorché il cuore funzioni normalmente o subentrando con una frequenza fissa (circa 70 impulsi al minuto) allorché si ...
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Reazioni da farmaci
Giuseppe Luzi
La farmacologia ha lo scopo di individuare le caratteristiche delle molecole studiate per definirne le proprietà terapeutiche e determinare con buona approssimazione [...] . Anche per questi prodotti possono essere scatenate diverse reazioni che vanno dall'oculorinite a disturbi del ritmocardiaco, alla sindrome orticaria-angioedema, fino allo shock anafilattoide. L'approccio al problema diagnostico si basa sull ...
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PSICHIATRIA (XXVIII, p. 446; App. II, 11, p. 624; III, 11, p. 514)
Gian Carlo Reda
La p. in questi ultimi vent'anni ha presentato un notevole sviluppo, legato soprattutto ai progressi della psicofarmacologia, [...] precedentemente esposta perché le variazioni dell'ansia e delle sue componenti somatiche (temperatura corporea, ritmocardiaco, tensione muscolare, sudorazione), dovute all'evocazione della situazione ansiogena e alla successiva autoinduzione del ...
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ritmo
s. m. [dal lat. rhythmus, gr. ῥυϑμός, affine a ῥέω «scorrere»]. – Il succedersi ordinato nel tempo di forme di movimento, e la frequenza con cui le varie fasi del movimento si succedono; tale successione può essere percepita dall’orecchio...
aritmia
aritmìa s. f. [comp. di a- priv. e ritmo, sul modello di euritmia]. – Mancanza di ritmo. In cardiologia, ogni perturbazione del funzionamento cardiaco che si manifesti con alterazioni del ritmo del cuore, per es. per extrasistole (a....