ALESSANDRO II, papa
Cinzio Violante
Secondo il più attendibile catalogo dei pontefici di questo periodo, Anselmo, futuro A. II, era figlio di un Arderico. La sua famiglia, di Baggio, aveva il capitanato [...] il cardinale Ugo Candido tornava come legato pontificio in Spagna e, oltre a combattere la simonia, reintroduceva il ritoromano in Aragona, abolendo la particolare liturgia mozarabica. Mentre le Chiese catalana e aragonese venivano ormai a dipendere ...
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Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 83 (2015)
Bruno Andreolli
PICO, Alessandro II. – Figlio di Galeotto IV e di Maria Cybo Malaspina, nacque il 30 marzo 1631 e succedette al nonno Alessandro I, signore di Mirandola, per deliberazione testamentaria dello stesso, morto il 2 settembre del 1637.
Tuttavia in ragione dell’età (6 anni), fu affidato alla ... ...
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Papa (m. 1073). Anselmo da Baggio fu eletto al soglio pontificio (1° ott. 1061), pur contrastato da parte imperiale con la nomina dell’antipapa Onorio II. A. venne universalmente accettato in un concilio a Mantova (1064) grazie all’intervento di s. Pier Damiani. A. appoggiò l’opera di riforma della ... ...
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Anselmo da Baggio presso Milano (m. Roma 21 apr. 1073), vescovo di Lucca nel 1057, legato pontificio a Milano con Ildebrando (futuro Gregorio VII) e s. Pier Damiani per promuovere la riforma della Chiesa; successe a Niccolò II, il 1º ott. 1061. La sua elezione avvenuta, con l'appoggio dei Normanni, ... ...
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Alessandro II
Cinzio Violante
Secondo il più attendibile catalogo dei pontefici di questo periodo, Anselmo, futuro A., era figlio di un Arderico.
La sua famiglia, di Baggio, aveva il capitanato della pieve di Cesano ed era strettamente legata alla corte imperiale. Adalardo del fu Arderico da Baggio, ... ...
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Anselmo, nato di nobile famiglia a Baggio, presso Milano. ordinato prete in quella città, vi sostenne con dottrina ed eloquenza il movimento riformatore della Pataria (v.). Allontanato da Milano per il suo zelo e inviato dall'arcivescovo Guido alla corte imperiale, dovette alla fiducia in lui riposta ... ...
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BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] è inaugurato da B. che - secondo lo Schmitz - "avrebbe preso l'idea nelle Litaniae e nella Deprecatio fidelium del ritoromano. Ma il Christe eleison è una novità. Separando questi Kyrie dalla litania, B. ha loro dato una esistenza indipendente che ...
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CASTIGLIONE (de Castilliono, de Casteleone, Castiglioni), Branda da
Dieter Girgensohn
Nacque nella città di Milano, molto probabilmente poco prima del 1360, da Maffeo, o Maffiolo, e da Lucrezia Porro. [...] , coll. 1434-1444. Sulla sua carriera ecclesiastica e sull'attività diplomatica: R. Sabbadini, Il cardinale B. da C. e il ritoromano, in Arch. stor. lomb., s. 3, XIX (1903), pp. 397-408;B. Katterbach, Referendariiutriusque signaturae a Martino V ad ...
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BONOMI (Buonhomo, Bonhomi, Bonhomini, Bonhomius), Giovanni Francesco
Gerhard Rill
Nato a Cremona il 6 dic. 1536 da Nicolò e da Chiara Calini, apparteneva a una famiglia milanese residente a Cremona [...] ora il B. introdusse definitivamente, con il consenso del capitolo del duomo, il 3 apr. 1575, il ritoromano, conservando però alcuni particolari del rito eusebiano. Per questo motivo l'anno precedente erano insorti violenti contrasti con il capitolo ...
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GIUNTI (Giunta), Lucantonio, il Vecchio
Massimo Ceresa
Nacque a Firenze, da Giunta di Biagio, nel 1457 nel "popolo" di S. Lucia d'Ognissanti, dove trascorse la fanciullezza.
La famiglia, di origine [...] , librai viennesi, che presenta tra l'altro un paragrafo dove vengono descritte le differenze tra le feste liturgiche secondo il ritoromano e quello della diocesi di Passau. Un esemplare in pergamena di un libro d'ore stampato nel 1505, ricco di ...
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CONTARINI, Maffeo
Francesca Meneghetti
Figlio di Domenico di Nicolò del confinio di S. Angelo e di una nobildonna di cui nulla ci dicono le fonti, nacque con ogni probabilità a Venezia sul finire del [...] o "patriarchino" - derivato alla Chiesa veneziana, insieme con la dignità patriarcale, dalla Chiesa di Grado -, sostituendolo con il ritoromano. A tale scopo ottenne dal papa Callisto III una bolla, datata 12 dic. 1456, che autorizzava il patriarca ...
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CADONICI, Giovanni
Giuseppe Pignatelli
Nato a Venezia nel 1705 da modesta famiglia, compì gli studi nel seminario patriarcale di Venezia, "del quale era uno dei più distinti allievi" (Memorie dell'I. [...] s. Agostino "Ecclesiam Christi servituram fuisse sub regibus huius saeculi" e delle giornaliere pubbliche preci da ristabilirsi nel RitoRomano per la salute e prosperità dei propri Sovrani (pubblicata a Pavia nel 1784 da Giuseppe Zola), il documento ...
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MATTEO da Perugia
Angelo Rusconi
MATTEO da Perugia. – Nacque, probabilmente a Perugia, nella seconda metà del Trecento. Il suo nome appare per la prima volta nei registri del duomo di Milano nel 1402, [...] V (1409); tale elemento biografico sembra riflettersi in alcune composizioni che M. rielaborò per adattarle alle esigenze del ritoromano.
Dal 1414 all’ottobre 1416 M. fu di nuovo attivo nel duomo di Milano; al momento della sua riassunzione ...
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SFORNO, ‘Ovadyah (Servadio, Salvadio)
Saverio Campanini
– Nacque a Cesena intorno alla metà degli anni Settanta del XV secolo da Jacob di Rubino, non si conosce il nome della madre, e appartenne a una [...] Lumen gentium, a Bologna, per i tipi di Anselmo Giaccarelli nel 1548. Frattanto, nel 1540, nel Machazor (rituale) di ritoromano pubblicato a Bologna, era apparso il suo commento al trattato di massime etiche intitolato Pirqe Avot (Capitoli dei padri ...
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AYAMONTE, Guzmán y Zúñiga, Antonio di
Nicola Raponi
Nato nel 1524, apparteneva alla nobile famiglia spagnola dei Guzmán, imparentata con la dinastia portoghese e insignita, dalla cittadina di residenza, [...] al pontefice Gregorio XIII di poter far celebrare la messa e le funzioni religiose nella sua cappella secondo il ritoromano, sollevò le proteste dell'arcivescovo intento al ripristino della liturgia ambrosiana nella diocesi milanese e preoccupato di ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...