CLEMENTE VII, antipapa
Mark Dykmans
Roberto di Ginevra, di illustre famiglia feudale che faceva risalire la sua affermazione politica all'epoca carolingia, nacque nel castello di Annecy nell'anno 1342, [...] messa di Urbano VI. Al termine del rito Roberto si affrettò a prosternarsi ai piedi di quel papa, che diceva di aver fatto venne innalzato lo stendardo di C. VII accanto a quello degli Angiò, e fu proclamato il passaggio del Regno all'obbedienza ...
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ADRIANO I, papa
Ottorino Bertolini
D'illustre famiglia dell'aristocrazia militare di Roma, orfano in tenera età del padre Teodoro e perduta poi anche la madre, fu accolto ed allevato dallo zio paterno [...] di Liutprando, di Astolfo e di Desiderio da parte longobarda, di Pipino e di Carlomagno da parte franca, avevano reso inevitabile che il passaggio il papa rispose a Tarasio che, nella sinodica dirito, gli aveva comunicato la propria accettazione del ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] passaggiodi attribuzioni dalle istituzioni civili al vescovo locale, di cui la legislazione imperiale di quei a opera degli aglabiti di Kairouan (Tunisia). In compenso, il numero delle continentali, e non solo delle calabresi, dirito greco si era ...
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URBANO VIII
Georg Lutz
Maffeo Virginio Romolo Barberini nacque, penultimo di sei fratelli, il 5 aprile 1568 a Firenze da Antonio e Camilla Barbadori; fu battezzato lo stesso giorno nel battistero del [...] rito battesimale. In considerazione delle disposizioni pontificie che condannavano richieste di questo genere da parte dei sovrani, Barberini aveva fatto di soprattutto da parte del granduca di Toscana. Il passaggiodi proprietà si svolse, invece, ...
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Scienza egizia. Cosmogonia, cosmologia e teologia
Jan Assmann
Mark Smith
Jürgen Zeidler
Cosmogonia, cosmologia e teologia
Nell'Antico Egitto non è possibile separare la conoscenza che riguarda le [...] mondo. Il rito appartiene alla magia e alla mistica. Il mondo non soltanto è interpretato come una concatenazione di azioni divine una forma narrativa con alcuni passaggi descrittivi o didattici. Tuttavia, il papiro di Copenaghen-Firenze-New Haven è ...
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Protestantesimo
Heinz-Horst Schrey
di Heinz-Horst Schrey
Protestantesimo
sommario: 1. L'autocomprensione odierna del protestantesimo: a) genesi storica; b) distinzione tra veteroprotestantesimo e neoprotestantesimo; [...] di garantire una conformità del comportamento determinata dall'esterno, di osservare precetti oggettivati nel rito e nelle usanze, ma di Ma ciò sta appunto a dimostrare che il passaggio dalla coscienza vincolata a Dio all'autonoma autocoscienza ...
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Pio XI
Francesco Margiotta Broglio
Achille Ratti nacque a Desio, borgo non piccolo dell'Alta Brianza tra Monza e Como, il 31 maggio 1857, quarto figlio di Francesco (nato a Rogeno nel 1823) e di Teresa [...] " e poi anche un appoggio contro i cattolici dirito orientale. Non del tutto apprezzabili, in questo contesto posizione papale nei confronti della Germania e del nazismo, il passaggio da testi di compromesso, come la Non abbiamo bisogno del 1931, a ...
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Pio X, santo
Maurilio Guasco
Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese (Treviso) il 2 giugno 1835, secondogenito tra dieci fratelli e sorelle, da Giovanni Battista e Margherita Sanson. Battezzato il [...] tempo incoraggiava i missionari a diffondere in Oriente il rito latino, provocando con questo e altri gesti lo ogni forma di sacralità e vivendo il passaggio alla laicizzazione: per P., quei processi erano solo opera di nemici da combattere ...
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Pio XII
Francesco Traniello
Eugenio Pacelli nacque a Roma il 2 marzo 1876 da Filippo e da Virginia Graziosi. La sua era una famiglia di piccola nobiltà pontificia, originaria di Acquapendente, distintasi [...] della cristianità", e richiedente un deciso passaggio all'azione finalizzata alla "ricostruzione di ciò che sorgerà e deve sorgere a e in Romania le comunità cattoliche uniati - cioè dirito orientale ma unite a Roma - furono forzatamente incorporate ...
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Religioni primitive
Ioan M. Lewis
Introduzione
Il concetto di 'religioni primitive' è in parte retaggio di concezioni evoluzionistiche della società e in parte espressione dei pregiudizi delle grandi [...] segmenti o classi della società. Il mito di Edipo, ad esempio, non rappresenta solo il passaggio dalla 'natura' alla 'cultura', come al fine di consolidarsi in modo più efficace".
Il rito, in ultima analisi, deriva il suo potere di sacralizzazione ...
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battesimo
battéṡimo (ant. e poet. battésmo) s. m. [lat. eccles. baptismus, dal gr. βαπτισμός propr. «immersione»]. – 1. a. Rito con cui una persona, mediante abluzione e l’osservanza della forma prescritta, entra a far parte della Chiesa:...
segregazione
segregazióne s. f. [dal lat. tardo segregatio -onis, der. di segregare (v. segregare); il sign. 1 b è un calco semantico dell’ingl. segregation; i sign. del n. 2 sono ricalcati sul fr. ségréger «separare una parte dalla massa,...