SALE (fr. sel; sp. sal; ted. Salz; ingl. salt)
Corrado MONCADA
Ugo Enrico PAOLI
Carlo PERRIER
Giuseppe DE LUCA
Con questo nome (lat. sal; gr. ἅλς) si designò sin dai tempi più antichi il cloruro di [...] . - La liturgia cristiana trovò l'uso e la menzione del sale come simbolo già nel giudaismo e nei Vangeli. Nel ritoromano è adoperato da tempi antichi: ne veniva dato un poco nella bocca al catecumeno, prima che entrasse in chiesa per ricevere ...
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PALEOSLAVO
Pier Gabriele Goidànich
. Lingua. - Generalità. - Col nome di paleoslavo o veteroslavo si usa designare la lingua di cui gli apostoli slavi e i loro compagni e discepoli si servirono nella [...] 'XI o del principio del sec. XII. Il luogo della prima redazione è incerto. È una traduzione da un testo liturgico latino di ritoromano e contiene alcuni boemismi (c e z per antico bulg. št e žd). Che sia stato tradotto da Gorazd compagno di Cirillo ...
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MESSA
Giuseppe DE LUCA
Giulio Cesare PARIBENI
. È l'unico e supremo rito sacrificale del cristianesimo cattolico, e sino dai primi secoli è stata il centro della vita liturgica e mistica della Chiesa. [...] dal celebrante all'altare.
Segue il Credo in unum Deum, che è il più recente dei canti della messa. Entrò infatti nel ritoromano solo nel corso del secolo XI, mentre era già in uso ufficiale fino dal sec. VI in Oriente e così anche in Spagna ...
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GREGORIO I papa, detto Magno, santo
Ottorino BERTOLINI
Giampiero PUCCI
Nacque intorno al 535 in Roma. La madre Silvia era di nobile stirpe, discendente dall'illustre gens Anicia; il padre, Gordiano, [...] illuminata e tenace. In grazia di tale assestamento, già iniziato, del resto, fin dai tempi di Damaso I, la scuola di ritoromano poté, nei tempi, diffondersi vittoriosa in tutta la chiesa latina (v. canto: Canto liturgico). G. morì il 12 marzo 604 ...
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TABERNACOLO
Gioacchino MANCINI
Giuseppe RICCIOTTI
Celso COSTANTINI
. La voce latina tabernaculum è diminiutivo di taberna e sta propriamente a indicare una baracca posticcia eretta con tavole di [...] . L'interno del tabernacolo sia completamente rivestito e ornato di seta rossa per le chiese di rito ambrosiano, di seta bianca per le chiese di ritoromano. Abbia una piccola porta nella parte anteriore; la porta sia adorna dell'immagine di Cristo ...
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VELO (fr. voile; sp. velo, ted. Schleier; ingl. veil)
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
Luigi GIAMBENE
Antichità. - La voce velum era presso i Romani un termine generico per designare ogni brano di stoffa [...] e religioso del velo; attributo di parecchie divinità greche e romane, fu anche insegna sacerdotale; infatti nei sacrifici di ritoromano l'officiante doveva avere la testa velata. Le vestali durante i sacrifici si coprivano la testa col suffibulum ...
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METODIO, santo
Francesco Dvorník
, Nacque circa l'815, a Salonicco, da Leone, dignitario militare bizantino. Accuratamente educato, si dedicò alla carriera amministrativa e raggiunse il grado di arconte [...] non si volgessero verso Bisanzio, il papa si mostrò molto benevolo con i due fratelli e approvò la liturgia slava secondo il ritoromano, come essi l'avevano introdotta in Moravia. Costantino morì a Roma nell'869. Il papa concepì frattanto un grande ...
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VESPRI, VESPERALE
Giulio Cesare Paribeni
. Il Vesperale è il libro liturgico, in cui sono raccolti Salmi, Antifone, Capitoli, Inni e Versetti, con le relative musiche, che si recitano e si cantano negli [...] dell'inno Pange lingua, in terzo tono autentico:
I Vespri ambrosiani hanno differenze non lievi da quelli di ritoromano sin qui descritti. Le caratteristiche più salienti sono la presenza del cosiddetto Lucernario nella parte fissa d'apertura ...
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RITUALE ROMANO
Giuseppe De Luca
. È uno dei libri liturgici del ritoromano, con valore ufficiale e, per molte parti, normativo (cfr. M. Th. Bernard, Cours de liturgie romaine: le Rituel, I, 1-9). Si [...] ; e ne promulgò la nuova edizione col breve Quam ardenti del 25 marzo 1752. Al nucleo primitivo del rituale (rito dei sacramenti, assistenza dei moribondi, esequie, e alcune benedizioni) si vennero via via aggiungendo, con l'approvazione della S ...
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OREMUS ("preghiamo!")
Giuseppe De Luca
Formula di esortazione e invito alla preghiera, che ricorre con molta frequenza nei libri della liturgia romana, sia nella messa e nel breviario, sia nel Pontificale [...] tranne casi rarissimi, adoperata innanzi a tutte le orazioni che ricorrono nel rito sacro, sotto forma di colletta (v.). È uso particolare, ma non esclusivo, del ritoromano; e pare che nelle origini questa esortazione fosse seguita da una preghiera ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...